Previsioni del tempo aggiornate per giugno: ancora forti temporali in Italia? Questo dicono i modelli di Meteored
Dopo un inizio mese all’insegna dell’instabilità, soprattutto sulle regioni settentrionali, ecco cosa ci potrebbe riservare la seconda parte del mese, con le linee di tendenza per la seconda e la terza decade.
Come avevamo preannunciato nella nostra linea di tendenza il mese di giugno è iniziato all’insegna dell’instabilità, soprattutto sulle regioni settentrionali, dove le continue intrusioni di saccature, seguite da masse d’aria più fredde, in discesa dal Nord Atlantico, hanno prodotto diversi episodi temporaleschi, anche di forte intensità.
In alcune aree del Nord, soprattutto sui settori pedemontani prealpini, le precipitazioni sono state davvero molto abbondanti. Ma anche sul resto dell’Europa continentale il maltempo in questi giorni sta causando notevoli problemi, causa i diversi eventi alluvionali che hanno colpito Svizzera, Austria, Germania e Polonia.
Una situazione di grandi criticità che noi di Meteored avevamo già preannunciato a marzo, in questo articolo in cui si parlava del rischio di possibili eventi alluvionali su buona parte del vecchio continente.
Come proseguirà il mese di giugno?
A partire dalla seconda decade assisteremo ad un rinvigorimento del promontorio anticiclonici di matrice africana, che dall’area desertica del Maghreb si elongherà con i suoi elementi in direzione del bacino centrale del Mediterraneo.
La spinta verso nord dell’anticiclone africano, che finora si era mantenuto piuttosto basso di latitudine, sarà indotta da una nuova ridistribuzione delle anomalie di geopotenziale e di pressione, con un aumento dei geopotenziali sull’area mediterranea, mentre pressioni e geopotenziali più bassi della media si stabiliranno a ridosso dell’Europa occidentale.
Ciò favorirà le incursioni dell’alta pressione nordafricana verso l’Italia centro-meridionale e la Penisola Ellenica, dove avremo condizioni atmosferiche più stabili, in un contesto climatico decisamente caldo, con temperature ben sopra le medie del periodo.
Ancora instabilità sulle regioni settentrionali?
Nonostante le maggiori influenze dell’anticiclone africano, che dovrebbe garantire maggiori periodi di stabilità atmosferica, le regioni del Nord, in modo particolare tutta la fascia alpina e prealpina, si troveranno lungo la linea di confine fra masse d’aria estremamente diverse fra loro.
Lì dove l’aria calda africana interagisce con le più fresche correnti atlantiche si potranno creare situazioni favorevoli a nuovi episodi temporaleschi, anche di forte intensità, dato l’enorme carburante in gioco (aria calda e umida preesistente sopra valli e pianure).
Tali situazioni potranno favorire lo scoppio di temporali, anche di forte intensità, soprattutto sull’area prealpina e lungo tutta la pianura Padana.
Anomalie termiche attese
Sotto l’aspetto delle anomalie termiche la seconda metà del mese vedrà, tutto sommato, anomalie contenute, soprattutto sulle regioni settentrionali e centrali, dove saranno più frequenti le incursioni fresche oceaniche.
Al Sud e sulla Sicilia, invece, la maggiore persistenza dell’anticiclone africano, con periodi di tempo stabile e soleggiato più prolungati, favorirà un clima un po’ più caldo della norma, soprattutto tra Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia. Sulla Sardegna avremo valori in linea con le medie stagionali, se non addirittura poco sotto.