Previsioni meteo, cambiamenti in arrivo ad ottobre?
Il mese di settembre si mantiene un po’ più caldo della media in diverse zone d’Italia ma qualcosa potrebbe cambiare nei primi giorni di ottobre con possibile discesa di aria più fredda dal nord Europa.
Delle piogge ci sono state, in qualche caso anche notevoli, qualche fronte è transitato, si è vista anche una prima nevicata sulle Alpi. Ma se esaminiamo una carta dell’anomalia termica su scala europea ci accorgiamo ci accorgiamo che settembre risulta comunque un po’ più caldo della media storica nella maggior parte dell’Italia.
Un settembre caldo
Salvo qualche eccezione la scala cromatica di queste mappe riassuntive del clima mensile vede una prevalenza di toni tra l’arancio pallido e il rosso sbiadito, colorazione che segnala appunto un’anomalia termica positiva tra qualche decimo di grado e 1-2 gradi.
Le regioni che nel corso del mese sono risultate più calde rispetto alla media di riferimento 1981-2010 sono il Friuli Venezia Giulia, la Puglia, le Alpi in generale ed il litorale tirrenico.
Anche nei prossimi giorni, almeno fino alla conclusione del mese, le cose non cambieranno molto perché la dominante delle correnti sarà occidentale, continueranno ad affluire masse d’aria relativamente miti e mancheranno nuovi passaggi perturbati di un qualche rilievo.
Cambiamenti in arrivo ad ottobre
La situazione potrebbe sbloccarsi in modo più deciso ad inizio ottobre con un primo tentativo di discesa fredda dai quadranti settentrionali. Vediamo cosa potrebbe accadere.
Evoluzione prossimi giorni: clima mite, più umido al nord da sabato:
Tra oggi e la fine settimana il tempo sarà governato dal contrasto tra una depressione con minimi sulla Scozia e da un’alta pressione con massimi tra l'Algeria e l'Oceano Atlantico.
L’Italia si troverà un po’ nel mezzo di questo braccio di ferro che di fatto determinerà un tempo stabile e più anticiclonico al sud, un po’ più umido a tratti al nord, ovunque sempre piuttosto mite.
Giovedì 26 e venerdì 27 settembre, prevalenza di bel tempo su tutte le regioni con cielo poco nuvoloso per velature d’alta quota e con qualche addensamento lungo la dorsale appenninica e le Alpi.
Venerdì iniziano a farsi strada parziali annuvolamenti nei bassi strati al nord. Ancora caldo il clima al sud con temperature massime vicine ai 30 gradi, tiepido altrove dove comunque i valori diurni si attesteranno sui 24/26 gradi.
Il tempo del week-end
Nel corso della fine settimana le correnti tenderanno a piegare progressivamente a sudovest con risalita di aria più umida negli strati bassi dell’atmosfera sul nord Italia.
Questo favorirà sabato 28 settembre un aumento della nuvolosità di tipo basso, tecnicamente tra il suolo e i 2500 metri, soprattutto sulle regioni di nordest e tra Liguria di levante e area tirrenica della del nord della Toscana. Su queste zone non si esclude qualche pioviggine e debole pioggia nel corso della giornata. Sole e velature d’alta quota sulle regioni centromeridionali e le isole maggiori.
Domenica 29 settembre
Domenica 29 settembre i parziali addensamenti nuvolosi bassi insisteranno su parte del nord e potrebbero espandersi a gran parte delle regioni centrali tirreniche. Non si tratta di nuvolosità importante ma qua e là qualche pioviggine o debole pioggia potrebbe manifestarsi. Tempo favorevole a locali nebbie, soprattutto nelle valli nella fase più fredda della giornata.
Il week-end rimarrà stabile dal punto di vista termico con puntate diurne fino a 30 gradi in qualche zona del sud e valori sui 24/26 gradi sulle altre aree del paese.
Primi assalti da nord a inizio ottobre?
Questa potrebbe essere la novità dei primi giorni del nuovo mese. Dall’analisi dei modelli non pare una vera e propria svolta ma l’assetto della circolazione sinottica sembra evolvere verso scambi meridiani più accentuati con l’Italia che potrebbe trovarsi nella traiettoria di un flusso settentrionale più freddo, soprattutto il versante adriatico (modello ECMWF).
Fronte freddo nei primi giorni di ottobre?
Un fronte freddo potrebbe irrompere il tra il 2 ed il 3 ottobre da nord, interessando con un veloce passaggio perturbato tutte le regioni con fenomeni più accentuati su centrali e meridionali adriatiche e ioniche. La caratteristica principale di questo transito sarà il raffreddamento in quota e poi al suolo che seguirà la perturbazione, valutabile oggi in 6/8 gradi.
Diciamo che si respirerà maggiormente aria d’autunno rispetto ad ora anche se non sono attese piogge importanti ed il flusso post frontale potrebbe risultare abbastanza secco e stabile già dal giorno 5. Ma avremo modo di seguire questo possibile sviluppo con i prossimi aggiornamenti.