Le previsioni per febbraio in Italia, del meteorologo Daniele Ingemi: ci aspetta un mese dinamico, possibili sorprese

Come ogni mese cercheremo di realizzare una linea di tendenza per il mese successivo, interpretando i vari indici climatici e le analisi di lungo periodo dei centri di calcolo internazionali. Febbraio potrebbe regalare sorprese.

Ondate di freddo.
Come ogni mese cercheremo di realizzare una linea di tendenza per il mese successivo, interpretando i vari indici climatici e le analisi di lungo periodo dei centri di calcolo internazionali.

Come ogni mese cercheremo di realizzare una linea di tendenza per il mese successivo, interpretando i vari indici climatici e le analisi di lungo periodo dei centri di calcolo internazionali.

Come sempre, prima di entrare nei dettagli, ribadiamo che le previsioni stagionali (da non confondere con le normali previsioni a breve scadenza che valgono fino e non oltre a 72 ore), meglio come conosciute come “linee di tendenza”, sono sperimentali e presentano una importante incertezza, accentuata dalle discrepanze tra i modelli di riferimento.

Come inizierà febbraio?

Dalle analisi del modello europeo ECMWF si evidenzia come la prima decade possa essere caratterizzato dal dominio di anomalie positive, sia di pressione che di geopotenziale in quota, su buona parte dell’Europa centrale. Mentre sull’area del Mediterraneo prevarranno anomalie bariche e di geopotenziale negative.

Questo scenario barico si tradurrebbe in un inizio di febbraio all’insegna dell’instabilità, con piogge al di sopra delle medie climatologiche sulle regioni meridionali e sulle due Isole Maggiori, mentre le regioni settentrionali si troverebbero più riparate dalla copertura anticiclonica sull’Europa centrale.

In questo scenario l’Italia si troverebbe in balia di fredde correnti orientali, pronte a portare anche delle ondate di freddo, soprattutto sulle regioni centro-meridionali, attraverso flussi secondari orientali, in uscita dall’area balcanica.

Cambiamenti per la seconda decade?

Secondo l’ultimo aggiornamento del nostro modello di riferimento, basato sui dati forniti da ECMWF, la seconda decade di febbraio potrebbe vedere dei cambiamenti, con l’estensione di un campo anticiclonico verso il Mediterraneo e l’Europa meridionale, per un trasferimento delle anomalie bariche positive dall’Europa centrale verso il Mediterraneo.

Precipitazioni attese nel mese di febbraio.
Secondo il modello Meteored, basato sulle analisi di ECMWF, il mese di febbraio risulterà poco piovoso, ad eccezione dell'area ionica.

Questo scenario si tradirebbe in un periodo di maggiore stabilità e precipitazioni sotto medie su quasi l’intero territorio nazionale, con qualche episodio d’instabilità relegato ai versanti tirrenici.

Anche le temperature, in tale scenario, si presenteranno sopra le medie del periodo, specialmente sulle regioni meridionali. Verso la parte finale della seconda decade ondate di maltempo potrebbero tornare a colpire il Sud, incluse Sardegna e Sicilia.

La terza decade?

L’attendibilità si fa più scarsa, vista anche la notevole distanza temporale. Gli scenari propinati dai vari modelli sono differenti, ma secondo la proiezione di ECMWF buona parte della terza decade di febbraio potrebbe vedere l’anticiclone protagonista sul Mediterraneo, con tempo stabile e mite.

Ma l’anomalia barica non sembra essere così solida, tanto da favorire dei cedimenti, con il possibile ingresso di masse d’aria fredde dal Nord Europa, pronte a scivolare sul Mediterraneo, originando importanti ondate di maltempo, con ciclogenesi sull’area mediterranea.

Possibili ondate di freddo entro la terza decade?

I segnali per la terza decade, secondo ECMWF, fino ad oggi non sono molto chiari. Ma la distribuzione delle anomalie bariche al suolo potrebbe favorire un prevalente dominio anticiclonico, in grado di assicurare tempo più stabile e maggiormente asciutto in quasi tutte le regioni.

Anomalie temperature.
Secondo il modello di riferimento di Meteored, basato su dati ECMWF, febbraio sarà un mese con temperature sopra le medie, ad eccezione del Sud.

Sotto l’aspetto pluviometrico solo le aree tirreniche vedranno precipitazioni in linea o poco sopra le medie climatologiche del periodo.

Entro la fine del mese, un possibile aumento dei valori di pressione e di geopotenziale in quota, sul Nord Atlantico, potrebbe favorire lo scivolamento di qualche veloce ondata di freddo, pronta a coinvolgere maggiormente le zone adriatiche e il meridione, riportando qualche nevicata a quote molto basse. Va detto che data la notevolissima distanza temporale l’affidabilità di questa linea di tendenza è molto scarsa.