Settimana dalle miti brume, l'inverno riporterà il sole! E il Natale?
Temperature sopra la media, nuova perturbazione a metà settimana e rischio valanghe in aumento su Piemonte e Valle d'Aosta. L'inverno astronomico inizierà con un cambio di circolazione atmosferica: Maestrale protagonista e calo termico, il tutto in attesa di un bianco Natale, almeno in montagna!
Dopo la breve parentesi della settimana scorsa con fiocchi in pianura e temperature in gran parte allineate alle medie del periodo, si ripresenta puntuale l’anomalia termica positiva, oramai caratteristica di quest’autunno infame. Lo zero termico lo troviamo oggi a 2000 metri sulle Alpi, dove sono in atto delle nevicate, decisamente più in alto in Appennino, dove quasi si respira aria di primavera.
Domenica entreremo ufficialmente in inverno, ma le temperature saranno ben lontane dal farcelo capire
La stazione storica dell'aeronautica militare di Guidonia Montecelio ieri ha toccato i 20°C, lo stesso vale per quella di Alghero. Temperature soltanto leggermente più basse rispetto a queste si sono registrate diffusamente su tutto il Centro-Sud, mentre al Nord spiccano i 17°C di Trieste e valori intorno ai 15°C su tutto il Triveneto. Nove gradi di massima a Torino e Milano sotto la pioggia.
Siamo allineati alle medie del periodo solo sulle pianure del Nord-Ovest, 5°C sopra la media sull’arco alpino, 8°C su Triveneto, centro Italia e Sud.
Discorso analogo vale per le temperature minime della scorsa notte, quando Cagliari non è scesa sotto i 15°C, Lecce ha registrato una minima di 13°C, Firenze 11°C e Venezia 8°C e anche in questo caso ci manteniamo dai 6 agli 8°C sopra alla media del periodo.
Cosa sono le brume?
Abbiamo parlato di brume, capita talvolta di trovare questa parola nei bollettini meteorologici, più difficilmente la si usa nel gergo comune, piaceva molto ai poeti del passato, ma di cosa si tratta?
Bruma non è altro che un sinonimo di foschia, nebbia leggera, cielo offuscato a causa dell'elevato tasso di umidità tipico del periodo autunnale nelle zone di pianura o nelle vallate particolarmente strette. Ecco, se dovessi identificare il tipo di tempo di questa settimana utilizzerei questa parola: bruma! Senza scendere troppo nell'etimologia di questa parola possiamo dire che deriva dal latino e fa riferimento proprio al solstizio d’inverno che, guarda caso, capita proprio all’interno di questa settimana.
Brume a parte, che saranno la caratteristica di domani su gran parte del Nord, nelle vallate interne del centro Italia ed anche sui litorali del Sud nelle prime ore del mattino, a metà settimana dovremo fare i conti con una perturbazione.
Bollino nero della settimana a giovedì 19 Dicembre
Gran parte dell’Italia vedrà la pioggia, quota neve in rialzo e venti meridionali in intensificazione.
L'insieme di questi fattori determinerà un aumento del rischio valanghe. Nevicate in corso in queste ore su Piemonte e Valle d’Aosta, dove al momento abbiamo un rischio valanghe identificato come grado 3, marcato, dovuto a strati di neve che si sono sovrapposti con temperature molto differenti, compresa neve bagnata, pioggia sul manto nevoso e quindi perdita di coesione tra gli strati.
Rischio valanghe
Nella giornata di giovedì su queste zone raggiungeremo il grado 4, che identifica una situazione valanghiva molto critica con probabilità di distacchi spontanei spesso anche di dimensioni molto grandi. Il rischio valanghe raggiungerà il grado 3 anche sulle Alpi lombarde, situazione più tranquilla su Dolomiti venete, dove il rischio sarà due moderato e derivante principalmente dal vento e dalle elevate temperature.
Domenica si cambia aria, sarà proprio l'inverno a portare i venti da nord
Si concluderà sabato questa ondata di maltempo che vedrà sfilare molte nubi, ma poche piogge su medio Adriatico e al Sud, acquazzoni passeggeri in un contesto quasi primaverile su medio Tirreno e Sardegna, fenomeni continui e persistenti da oggi ed almeno fino a venerdì invece sul Nord-Ovest.
Domenica 22 dicembre, proprio in corrispondenza dell'inizio dell'inverno astronomico, le correnti ruoteranno da Nord, anzi da Nord-Ovest, perché si tratterà di Maestrale che entrerà impetuoso dalla valle del Rodano spazzando con violenza la Sardegna e ripulendo gran parte del nostro paese dalle nuvole.
Rischioso e poco deontologico spingersi oltre con le previsioni, ma la curiosità spesso vince e al momento i modelli matematici indicano un avvio della settimana natalizia con temperature in sensibile diminuzione.