Le previsioni di Meteored per la seconda metà di Giugno: fra caldo e temporali rischio di fenomeni estremi?
Il mese di giugno continua a mostrare ancora dei segnali d’instabilità, con nuovi episodi di piogge e temporali, anche piuttosto intensi, che hanno interessato le regioni settentrionali, mentre il meridione è interessato dalle spinte dell’anticiclone africano.
Il mese di giugno continua a mostrare ancora dei segnali d’instabilità, con nuovi episodi di piogge e temporali, anche piuttosto intensi, che hanno riguardato buona parte delle regioni settentrionali, che si trovano lungo il confine fra masse d’aria molto diverse tra loro.
Del resto, come prognosticato dalla linea di tendenza per giugno, fino alla prima decade, l’instabilità atmosferica ha continuato a farla da padrona al Nord, mentre le regioni centro-meridionali e la Sicilia, hanno fatto i conti con un inizio estate sotto l’influenza del torrido anticiclone nord-africano.
Qui il clima si è presentato decisamente caldo e molto secco, con pochissime precipitazioni e temperature che sono rimaste sempre al di sopra della media climatologica, per lunghi periodi.
Come sarà la seconda metà di giugno?
Dall’analisi elaborata dal nostro modello di riferimento, basato sui dati di ECMWF, la seconda metà di giugno vedrà qualche piccolo cambiamento nella ridistribuzione delle anomalie di pressione e geopotenziale sull’area euro-atlantica.
Difatti secondo il centro di calcolo europeo verso la parte finale di giugno avremo un aumento dei valori di geopotenziale sull’Europa centro-settentrionali e sul bacino del Mediterraneo, mentre sull’Europa occidentale i valori di pressione e geopotenziale tenderanno a diminuire.
Ciò, in concreto, agevolerà le spinte del torrido anticiclone africano verso l’area mediterranea. Pero, nonostante le maggiori influenze dell’anticiclone africano, che dovrebbe garantire maggiori periodi di stabilità atmosferica, le regioni del Nord, in modo particolare tutta la fascia alpina e prealpina, si troveranno lungo la linea di confine fra masse d’aria estremamente diverse fra loro.
Rischio di eventi estremi?
Lì dove l’aria calda africana interagisce con le più fresche correnti atlantiche si potranno creare situazioni favorevoli a nuovi episodi temporaleschi, anche di forte intensità, dato l’enorme carburante in gioco fornito dall’aria calda e umida preesistente sopra valli e pianure.
Al Centro, al Sud e sulla Sicilia, invece, la maggiore persistenza dell’anticiclone africano, con periodi di tempo stabile e soleggiato più prolungati, favorirà un clima un po’ più caldo della norma, soprattutto tra Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia.
Come sarà luglio?
Secondo il modello ECMWF nel mese di luglio i valori di pressione e di geopotenziale saliranno in tutto il Mediterraneo e l’Europa meridionale, sia per la spinta zonale dell’anticiclone delle Azzorre verso l’Italia e la Grecia, che per la naturale dilatazione verso nord della calda circolazione subtropicale, facente capo alla cella di Hadley sull’area sahariana.
La spinta dell’anticiclone africano sul Mediterraneo aprirà a lunghi periodi di clima caldo, con lunghi periodi caratterizzati da totale assenza di piogge, soprattutto al meridione e su Sicilia e Sardegna. Ma lunghe fasi calde e secche (ossia senza piogge) sono attese in gran parte d’Europa, tra Portogallo, Spagna, Francia, Gran Bretagna e Germania.
Nel mese di agosto si prevedono nuove spinte, verso l’area mediterranea, del torrido anticiclone africano, anche se non dovrebbero risultare persistenti per lunghi periodi, eccetto per le regioni meridionali, direttamente interessate.