Previsioni meteo di inizio gennaio: quando tornerà l'inverno?
Ancora non si vede una via d'uscita da questa lunga fase anticiclonica, una svolta potrebbe arrivare nel lunghissimo termine da una nuova intensificazione dell'attività convettiva in sede tropicale. Ecco i dettagli meteo.
La prima decade di gennaio sta per finire, ma finora l’inverno continua a latitare su gran parte del continente europeo. Anzi, nei primi giorni di questo 2020, la situazione è ulteriormente peggiorata, a seguito di un nuovo ricompattamento del vortice polare in sede artica che non promette nulla di buono per il futuro.
Al momento non si vedono delle vie d’uscita da questo prolungato periodo anticiclonico che sembra destinato a tenerci compagnia ancora a lungo. Per una soluzione indicativa ad un possibile cambio di circolazione nella lunga scadenza non ci resta che monitorare il comportamento di un importante indice teleconnettivo, come la “Madden–Julian oscillation“.
Cos’è la “Madden-Julian oscillation”?
La “Madden–Julian oscillation“ è un’oscillazione inter-stagionale tropicale ad 1-2 onde emisferiche, della durata, generalmente, di 30-60 giorni. È più vigorosa nella stagione invernale, specialmente nell’emisfero orientale, con un massimo d’intensità tra l’oceano Indiano centro-orientale e l’Indonesia.
Questo indice teleconnettivo è molto importante per la circolazione generale dell’atmosfera, poiché una sua intensificazione (attraverso un rafforzamento dell’attività temporalesca in area tropicale) può andare ad influenzare la circolazione lungo le medie latitudini, modificando l’assetto della “corrente a getto” e favorendo lo sviluppo di grossi anticicloni di blocco, fra Pacifico settentrionale e nord Atlantico.
Cosa accadrà nei prossimi giorni?
Le forti ondate di calore che hanno interessato l’Australia hanno agevolato un sensibile aumento delle temperature delle acque superficiali dell’oceano Indiano orientale e del mare degli Arafura, oltre che del mar di Tasman e degli altri bacini che circondano il vasto territorio australiano. Questo rapido aumento delle temperature dei mari che circondano l’Australia, già dai prossimi giorni, contribuirà a potenziare la “Madden–Julian oscillation“, fornendo all’atmosfera un rilevante contributo energetico che fungerà da carburante per l’attività convettiva (nascita di temporali) in sede tropicale.
Nei prossimi giorni, stando all’evoluzione verso levante della “MJO”, sull’oceano Indiano equatoriale orientale, l’attività convettiva raggiungerà la massima intensità, con lo sviluppo di imponenti sistemi convettivi e giganteschi “clusters temporaleschi” molto attivi, specie nel tratto di oceano compreso fra l’isola di Sumatra, Giava e la parte più occidentale di Papua Nuova Guinea.
Come influenzerà la circolazione alle medie latitudini?
Il rinforzo della “MJO” potrebbe avere importanti ripercussioni anche sulla circolazione generale emisferica, specialmente durante l’evoluzione di quest’ultima verso il Pacifico occidentale equatoriale, ad est di Papua Nuova Guinea, fra la Micronesia e il mare delle Salomone. Durante questo passaggio la “Madden–Julian oscillation“ raggiungerà la sua massima intensità, con un potente “forcing” convettivo che potrebbe arrivare a disturbare la circolazione emisferica.
Ciò potrebbe imporre una intensificazione dei “forcing” troposferici sull’Asia centrale e orientale, con lo sviluppo di grandi onde planetarie che nel corso delle prossime settimane determineranno un rallentamento dei miti venti occidentali che dal continente europeo si muovono sopra l’Asia centro-settentrionale.
Gli scenari possibili nelle prossime settimane
Questo nuovo scenario aprirebbe la strada ad una circolazione zonale abbastanza ondulata e con maggiori scambi di calore lungo i meridiani, e quindi il ritorno delle ondate di freddo fra nord America, Europa e Asia centro-settentrionale.
Quindi, fra l'ultima decade di gennaio e il mese di febbraio, si potrebbe assistere ad un cambio di pattern atmosferico che potrebbe aprire le porte al ritorno del freddo e a condizioni climatiche più tipiche per la stagione invernale.