Previsioni meteo: attenzione al peggioramento atteso al centro-sud
Lo scivolamento verso sud di un minimo depressionario proveniente dalla Francia innescherà una vivace attività temporalesca fra Tirreno e mari attorno la Sicilia
Nella meteorologia sinottica alcune configurazioni bariche sono note perché capaci di apportare condizioni di tempo particolarmente severo. Una di queste è la cosiddetta “saccatura allungata con ciclogenesi meridiana”, configurazione prevista per l’inizio della prossima settimana.
Questa saccatura ha una forma particolarmente allungata, presentandosi sviluppata essenzialmente lungo il suo asse principale in senso meridiano, alla cui base, inoltre si va a formare una ciclogenesi che andrà a svilupparsi in maniera indipendente dalla saccatura, sebbene la sua traiettoria sia disposta lungo il settore periferico.
In queste situazioni, soprattutto nella stagione autunnale, in un contesto energetico molto elevato (mari caldi in superficie), il passaggio in alta quota di un ramo del “getto polare” determinerà un netto rinvigorimento della divergenza in quota, rafforzando notevolmente l’attività convettiva, con lo sviluppo di intensi “sistemi temporaleschi a mesoscala” che verranno ingrossati dal calore latente fornito dall’ancora calda superficie marina e dalla presenza di una ventilazione meridionale nei medi e bassi strati.
Un minimo in scivolamento dalla Francia causerà severo maltempo
Già a partire dalla giornata di domenica 6 ottobre il tempo andrà rapidamente a peggiorare a partire dalle regioni settentrionali, la Sardegna e i settori tirrenici, per il rapido scivolamento dalla Francia di un minimo relativo, accompagnato da una significativa avvezione di vorticità positiva in quota che dal Tirreno scivolerà in direzione della Tunisia e del Canale di Sicilia, apportando condizioni di tempo marcatamente instabile nella giornata di lunedì.
Lunedì 7 ottobre: forte maltempo sulle tirreniche
Lo scivolamento di questo minimo verso la Sicilia causerà maltempo lungo le coste tirreniche e sulla Sardegna, dove si svilupperanno numerosi rovesci e temporali, alcuni anche di forte intensità, che potranno assumere carattere di nubifragio.
Nel corso della giornata il grosso dei fenomeni temporaleschi dovrebbe spostarsi verso il medio-basso Tirreno, interessando più da vicino il basso Lazio, la Campania, la Basilicata e la Calabria tirrenica, dove fra pomeriggio e serata sarà elevato il rischio di forti temporali e nubifragi.
Fra il tardo pomeriggio e la serata le piogge e i temporali si estenderanno anche alla Sicilia, al resto della Calabria, la Basilicata e la Puglia, mentre sulle regioni settentrionali il tempo andrà a migliorare, con schiarite sempre più ampie che accompagneranno l’ingresso di una sostenuta ventilazione nord-orientale che eccederà la soglia d’attenzione sull’alto Adriatico e medio-alto Tirreno, con raffiche di burrasca attese su Liguria, Toscana, Lazio e Campania.
Fra martedì e giovedì attenzione al forte maltempo sui settori ionici
Nella giornata di martedì il minimo depressionario affonderà sul Canale di Sicilia, poco ad ovest di Malta, apportando piogge, ma soprattutto rovesci e temporali che potranno risultare particolarmente intensi sulla Sicilia meridionale e orientale.
Difatti, l’elevato “gradiente barico orizzontale” favorirà un ulteriore intensificazione della ventilazione nord-orientale e settentrionale, nei bassi strati, fra le regioni adriatiche, quelle tirreniche (grecale) e l’estremo sud (tramontana), dove i venti a tratti supereranno la soglia d’attenzione.
Questi venti orientali impattando sui rilievi di Calabria e Sicilia orientale, costretti ad una brusca risalita verso l’alto, agevoleranno una rapida saturazione delle masse d’aria (a quote basse), per l’azione del “forcing” orografico, favorendo lo sviluppo di estesi annuvolamenti (stau), pronti a dare la stura a rovesci e a temporali sparsi.
Le precipitazioni bagneranno soprattutto le coste e le zone pedemontane del limitrofo retroterra, fra bassa Calabria e Sicilia orientale, con fenomeni localmente intensi e cumulativi pluviometrici elevati fra messinese ionico, catanese, costa siracusana e ragusano, che potranno causare criticità di carattere idraulico e idrogeologico.