Previsioni: la Befana porta il gelo al sud
Nessuna perturbazione in vista per l’Epifania ma la vecchietta con la scopa arriverà trasportata da venti nordorientali che saranno più freddi sulle regioni meridionali. Domina ancora l’alta pressione.
Eravamo in attesa di capire se, oltre alla tradizionale calza, la Befana avrebbe portato con sé anche un episodio di maltempo in pieno stile invernale. I modelli erano discordanti fino ad un paio di giorni fa ma le analisi odierne ci permettono di sciogliere la prognosi: freddo epifanico sarà ma solo al sud ed più attenuato sulle regioni adriatiche.
L’evoluzione sinottica
Nei prossimi giorni per quanto riguarda la penisola sarà ancora una volta l’anticiclone atlantico a dettare la propria legge. Non ci saranno quindi le condizioni per ciclogenesi sui mari italiani. L’alta pressione non sarà però inerte e ferma sulle sue posizioni attuali, tenderà ad espandersi e a spostare i suoi massimi in quota in prossimità delle coste occidentali europee. Tra domenica 5 e lunedì 6 gennaio i geopotenziali più elevati li troveremo addirittura sulla penisola Iberica mentre allo stesso tempo si approfondirà una depressione tra la Grecia e la Turchia.
Cosa significa tutto questo? Che l’espansione verso levante dell’alta pressione e la presenza di una depressione più ad oriente favoriranno un temporaneo flusso di aria fredda verso le regioni adriatiche e meridionali italiane. Mentre per le zone affacciate su alto e medio Adriatico si tratterà di un raffreddamento marginale e contenuto il meridione sarà più direttamente investito da aria gelida e venti sostenuti settentrionali.
Non ci sarà maltempo generalizzato
Non si tratterà maltempo generalizzato, a parte un po’ di nuvolosità e qualche fenomeno a carattere sparso domenica, ma il calo delle temperature tra Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia sarà sensibile. Su queste regioni arriveranno, infatti, isoterme di -6/-8 gradi alla quota media di 1500 metri, 8/10 gradi inferiori a quelle attuali.
Evoluzione fino al week-end
Fino a sabato 4 proseguiranno le attuali condizioni anticicloniche caratterizzate, soprattutto al centronord, da elevate temperature in quota e marcate inversioni termiche. Parziale nuvolosità tenderà a formarsi sulle aree alpine e prealpine, aumenteranno le velature d’alta quota e si potrà formare parziale nuvolosità bassa tra Piemonte meridionale, Liguria centroccidentale e Toscana dove non si escludono venerdì locali e deboli pioviggini.
Temperature miti sulla gran parte dell’Italia fino a venerdì con massime più elevate al sud dove i termometri potranno toccare anche i 15/17 gradi. Nottate fredde per inversione termica nelle valli e sulla pianura Padana ma massime attorno ai 10 gradi anche al nord e pure più alte sulle zone pedemontane.
Sabato 4 gennaio, primi refoli freddi
Sabato il tempo si manterrà generalmente buono al nord mentre parziale nuvolosità tenderà a manifestarsi sulle regioni centrali ed in parte su quelle del sud associata a qualche isolato piovasco. Gradualmente inizierà a raffreddarsi il clima a partire dai rilievi con la progressiva affermazione dei venti più freddi provenienti dai Balcani e come origine dalla pianure russe.
Con la Befana arriva il gelo al sud
Domenica nuvolosità variabile, a tratti intensa, lungo i versante adriatico dell’Appennino e sulla Puglia con qualche debole nevicata fino a quote molto basse. Prevalenza di sole sulle altre regioni ma con temperature ovunque in calo, più avvertito sul versante adriatico del centronord e su tutto il sud. Intensificazione dei venti tra Tramontana e Grecale su Abruzzo e Puglia con punte fin a 90 km/h, venti sostenuti tra nord e nordest anche sulle altre regioni meridionali.
La Befana porterà i suoi doni in un clima decisamente invernale al sud dove si avrà parziale nuvolosità ma senza fenomeni di rilievo. Temperature in sensibile diminuzione e gran freddo sulle zone appenniniche.
Andrà meglio al nord e al centro, in particolare sui settori occidentali dove l’irruzione fredda sarà molto più periferica. Su queste regioni prevalenza di sole e calo termico contenuto.
Tendenza successiva: ancora alta pressione e meno freddo
L’irruzione fredda dell’Epifania, oltre a colpire solo una parte del paese, sarà di breve durata e nel giro di pochi giorni si tornerà a valori termici più elevati della media in quota. L’impressione è che gennaio possa vedere un netto dominio anticiclonico almeno fino a metà mese, senza perturbazioni e con condizioni climatiche piuttosto dolci per il periodo stagionale. Ma avremo modo di riparlarne con i prossimi aggiornamenti.