Previsioni meteo: il freddo se ne va, torna l’alta pressione
Dopo la veloce incursione fredda, avvertita principalmente al centrosud, si propone per i prossimi giorni un’alternanza tra anticicloni subtropicali e timide interferenze atlantiche.
Avevo definito nei giorni scorsi salutare “cambio d’aria” il previsto e poi confermato avvento delle correnti settentrionali più fredde. Salutare perché finalmente il vento del nord avrebbe ripulito dal persistente ristagno di umidità ed inquinanti molte zone del nostro paese, in primis la pianura Padana. Il tipo di circolazione depressionaria ha portato inevitabilmente qualche nevicata a quote collinari sui versanti appenninici più esposti, un fatto del tutto normale per questo periodo dell'anno.
Come accade di questi tempi, tuttavia, su vari Mass-Media si sono ancora una volta letti ed ascoltati commenti ingiustificatamente enfatici su un evento invernale del tutto "normale", molto limitato nel tempo, avvertito in modo più incisivo solo sul alcune regioni e che in realtà non rimarrà certo nella storia delle ondate di gelo che hanno colpito l’Italia.
Probabilmente ci stiamo ormai abituando al clima più caldo, alle mimose che fioriscono con un mese di anticipo e ad altri evidenti segnali di sapore primaverile. Così, al primo sbuffo un po’ più freddo che fa rientrare nelle medie del periodo o poco al di sotto le temperature, si parla a sproposito di gelo e inverno che si riprende la scena. Ben più eclatanti sono stati i 25-27 gradi registrati nella pianura piemontese pochi giorni fa!
Evoluzione a breve termine: torna l’alta pressione
Con oggi, giovedì, vedremo progressivamente esaurirsi gli ultimi effetti legati alla discesa fredda che ha interessato l’Italia in questi ultimi tre giorni. In particolare segnaliamo qualche locale fenomeno in rapida attenuazione sulle estreme regioni meridionali e i venti ancora sostenuti da nord tra basso Adriatico e area ionica. Su gran parte del centrosud farà ancora discretamente freddo. Sulle altre regioni sole splendente salvo modesti addensamenti lungo le creste alpine di confine.
Venerdì alta pressione in ripresa e sole per tutti salvo locali addensamenti residui tra Puglia e Calabria. Nottata piuttosto fredda al nord e nei fondovalle alpini ed appenninici con gelate ma temperature diurne in risalita con valori massimi compresi tra 10 e 14 gradi da nord a sud.
Week-end stabile e soleggiato
Nella fine settimana permarranno condizioni di tempo stabile e anticiclonico ma domenica aumenterà l’umidità nei bassi strati, soprattutto al nord e salirà la quota dello zero termico con il ritorno delle inversioni termiche.
Sabato sole su tutte le regioni e temperature in ulteriore lieve aumento nei bassi strati, più sensibile in quota con livello dello zero termico primario compreso tra 2500 e 2700 metri su tutta la penisola. Primi cenni di ristagno dell’umidità nei bassi strati sulla pianura piemontese con qualche addensamento basso e nebbie, foschie più dense e banchi di nebbia nelle ore più fredde anche sul resto del nord e lungo i litorali tirrenici del centro. Temperature massime attorno ai 10 gradi in pianura Padana, fino a 12 lungo il versante adriatico del centro, punte di 14 sulle regioni centrali tirreniche, al sud e soprattutto sulle isole maggiori.
Domenica tra infiltrazioni umide nei bassi strati ed inversioni termiche torneranno a manifestarsi parziali annuvolamenti bassi, foschie dense e nebbie sulla pianura Padana. Qualche banco basso e locali nebbie notturne possibili anche lungo la linea costiera tra Liguria e Lazio. Su Sardegna e Sicilia termometri fino a 16/18 gradi.
L’inverno ci riprova? No, vince ancora l’alta pressione
Dal giorno 10 dovremmo osservare un timido tentativo del flusso occidentale atlantico di scendere di latitudine favorendo un marginale interessamento dell’Italia, principalmente il centronord. Le temperature in quota oscilleranno tra il valori medi del periodo e una nuova fase più calda, in particolare sulle regioni centromeridionali. In realtà accadrà ben poco, segnalo qualche debole pioggia lunedì lungo il versante tirrenico peninsulare e sull’estremo nordest ed una certa variabilità a tratti sul centronord. Al sud più sole e temperature decisamente primaverili, anche superiori ai 20 gradi.
L’analisi dell’andamento degli indici AO (oscillazione artica) e NAO (oscillazione nordatlantica) mostra una persistente positività il che significa una notevole energia del Vortice Polare che non depone per nuovi scambi meridiani sul settore europeo.
Solo un cenno finale a più lungo termine con la possibilità ragionevole di una fase anticiclonica sempre di matrice subtropicale a partire dalla fine sella seconda decade.
Naturalmente vi rimando come sempre ai costanti aggiornamenti su www.ilmeteo.net.