Previsioni: alta africana in vista poi incursione fredda

Nei prossimi giorni faremo di nuovo i conti con l’anticiclone sub-tropicale mite in quota, marcate inversioni termiche con umidità e concentrazioni di inquinanti elevate. La prossima settimana possibile incursione fredda.

Torna l'anticiclone africano sull'Italia: aumentano umidità, particolato ed inquinanti nei bassi strati dell'atmosfera in molte regioni.

Nei prossimi giorni, come già segnalato nei precedenti report, si riproporrà ancora una volta sull’Italia l’azione di un campo anticiclonico sub-tropicale con aria mite in quota, temperature che a circa 1500 metri di quota sono destinate addirittura a raggiungere valori di stampo estivo sul Mediterraneo occidentale e l’area tirrenica! Naturalmente, visto il periodo stagionale, gli effetti al suolo non saranno paragonabili a quelli che avrebbero nella stagione calda ma risultano comunque dati impressionanti!

Con questo tipo di circolazione possiamo quindi aspettarci su tutta la penisola tempo stabile ma con progressivo accumulo di umidità ed elementi inquinanti nei bassi strati per effetto delle marcate inversioni termiche.

Lascia davvero a bocca aperta la proiezione del modello ECMWF per la giornata di lunedì 3 febbraio che prevede valori di temperatura alla quota media di 1500 metri compresi tra 12 e 18 gradi nel comparto che va dalla pianura Padana centroccidentale alla Sardegna! Vedremo se saranno poi realmente raggiunti.

Aumentano umidità e inquinamento

Se giovedì prevale ancora il sole quasi su tutte le regioni, al netto della presenza di nubi basse e banchi nebbiosi tra la Liguria e l’alta Toscana e su alcune zone della pianura Padana tra Veneto ed Emilia, da venerdì si intensifica l’azione dell’anticiclone africano.

Questo significherà innesco di forti inversioni termiche e incremento dell’umidità negli strati medio-bassi dell’atmosfera su tutto il versante tirrenico, soggetto a deboli correnti sudoccidentali. Venerdì, di conseguenza, tra la Toscana, il Lazio ed in parte l’Umbria il tempo sarà grigio e ci sarà la possibilità di pioviggini o deboli piogge sparse.

Previsioni meteo week-end

Sabato foschie dense, nebbie e banchi nuvolosi bassi saranno presenti su tutto il catino padano, sulle regioni centrali in generale e su quelle meridionali tirreniche fino al golfo di Policastro. Qualche pioggia debole potrà cadere lungo tutto il versante tirrenico compreso tra Genova e Lamezia Terme. Qualche pioviggine è attesa anche sulle zone più orientali del Friuli Venezia Giulia.

Il tempo sarà invece più soleggiato sulle isole maggiori e sui versanti ionico e adriatico anche se qualche addensamento parziale sarà a tratti possibile. Il settore più caldo dovrebbe risultare quello compreso tra le Marche e la Puglia con valori massimi compresi tra 16 e 20 gradi. Naturalmente temperature più basse dove ci sarà copertura nuvolosa.

Domenica condizioni ancora favorevoli a nebbie e nubi basse lungo il versante tirrenico e la pianura Padana anche se su Piemonte e Lombardia occidentale dovrebbero poi diradarsi permettendo un rialzo dei valori di temperatura fino a 14/16 gradi.

Qualche pioviggine potrà verificarsi ancora lungo i litorali tirrenici tra la Liguria di levante e la Calabria. Nubi in aumento sulle creste confinarie alpine con qualche nevicata solo a quote molto elevate. Altrove più sole con clima decisamente caldo su tutto il versante adriatico e sull’area ionica dove le temperature massime potranno raggiungere i 18/20 gradi.

LUNGO TERMINE
Ecco come il modello ECMWF vede l'irruzione di aria più fredda tra il 4 ed il 5 febbraio alla quota media di 1500 metri.

Segnali di svolta in questo blando inverno?

Dopo l’ulteriore aumento delle temperature in quota nella giornata di lunedì, che segnalavo all’inizio di questo previsionale, i modelli numerici indicano il possibile transito di una veloce saccatura a carattere freddo tra i giorni 4 e 5 di febbraio.

Non possiamo certo parlare di svolta stagionale, dato che il tutto sembra durare molto poco, ma almeno avrà il merito di portare qualche pioggia, qualche nevicata sui rilievi e soprattutto un miglioramento della qualità dell’aria e un calo delle temperature.

Gli effetti di questa potenziale irruzione fredda sono tuttavia ancora da calibrare viste le differenze non trascurabili tra i più importanti modelli di previsione. Nei prossimi giorni tutti i dettagli sull’evoluzione in corso alla luce delle ultime analisi modellistiche.