Nuova intensa perturbazione sull'Italia: rischio di nubifragi, ecco dove colpiranno

Un sistema frontale, direttamente collegato alla depressione centrata sulle Isole Britanniche, raggiungerà l’Italia, favorendo un sensibile rinforzo della ventilazione meridionale sui mari attorno la penisola e l'arrivo di nuove precipitazioni.

Dopo la pausa soleggiata di ieri una nuova perturbazione si avvicina al Nord Italia, determinando una intensa ondata di maltempo già a partire dalle prossime ore. Difatti, un sistema frontale, direttamente collegato alla depressione centrata sulle Isole Britanniche, raggiungerà l’Italia, favorendo un sensibile rinforzo della ventilazione meridionale sui mari attorno la penisola.

Questa ventilazione, molto tiepida e umida da Sud, a partire dalla serata porterà le prime piogge e rovesci sparsi, iniziando dalla Liguria, alta Toscana e settori nord-occidentali.

La parte più attiva del sistema frontale, ossia il lato freddo post frontale, raggiungerà le regioni settentrionali non prima di domani, causando precipitazioni a carattere diffuso su gran parte delle regioni settentrionali.

Rischio fenomeni intensi, ecco dove

Il fronte pronto a transitare sul Nord rischia di produrre fenomeni di forte intensità, con conseguenti possibili criticità di carattere idraulico e idrogeologico. Le aree più a rischio sono la parte della Liguria di levante, l’Emilia occidentale, il Trentino Alto Adige e le aree pedemontane fra Lombardia orientale, Veneto e Friuli, dove si rischiano apporti pluviometrici significativi. In alcune di queste aree si potranno superare pure i 200 mm nelle 24 ore. Quindi in grado di causare locali criticità.

Le anomalie di temperature attese ad inizio settimana dal modello di riferimento di meteored, su dati ECMWF.

Entro la fine della giornata di domani il maltempo poi si sposterà sulle regioni centrali tirreniche, coinvolgendo pure il resto della Toscana, le coste laziali e l’Umbria più occidentale. Anche in queste aree avremo il rischio di vedere locali nubifragi, accompagnati da tuoni e raffiche di vento.

Attenzione all’acqua alta a Venezia

I forti venti di ostro e scirocco, pronti ad attivarsi all’interno dell’Adriatico, contribuiranno a gonfiare il mare, producendo il fenomeno dell’acqua alta a Venezia. Secondo le ultime previsioni del centro maree del comune domani si attende un picco di oltre 120 cm durante la mattinata.

Ma la persistenza dell’intensa ventilazione meridionale lungo tutto il bacino adriatico rischia di produrre un nuovo picco di marea entro la giornata di martedì 31. Il tutto accompagnato da possibili mareggiate e forti risacche lungo tutta la costa dell’alto Adriatico. Ma mareggiate e forti risacche sono attese pure lungo le coste e l’arcipelago Toscano, per l’intensa ventilazione meridionale.

Al Sud clima simil estivo

Come sempre, in queste occasioni, le regioni meridionali vedranno condizioni di tempo variabile, ma ancora caldo, con cieli per lo più velati dal passaggio di innocue nubi di origine africane, alte e sottili, quindi non in grado di arrecare precipitazioni.

Da attenzionare il nuovo aumento termico atteso all’estremo Sud, visto che avremo valori di ben +28°C +30°C sulle Isole Maggiori e lungo l’area del basso Adriatico, in particolare sull’entroterra pugliese.