Novembre metterà fine a siccità e caldo anomalo? Ecco la linea di tendenza
Il lungo periodo caratterizzato dal caldo anomalo e dalla siccità ci dovrebbe accompagnare fino ai primi giorni di novembre, poi possibili cambiamenti in vista per un cambio di circolazione.
L’imponente promontorio anticiclonico subtropicale di blocco, che da settimane domina lo scenario meteorologico sull’area europea, purtroppo sta aggravando la grave fase siccitosa che interessa il nostro Paese. Soprattutto su vaste aree del centro-nord, dove i grandi bacini idrografici stanno affrontando eccezionali magre per il periodo. Mentre sulle regioni del sud, il clima caldo e molto secco sta favorendo lo sviluppo di diversi incendi, specie in Sicilia.
Per questo motivo, molti tengono d'occhio ciò che potrebbe accadere nelle prossime settimane, con l’arrivo del mese di novembre. Per avere una svolta bisognerà sperare nell’abbassamento di latitudine del flusso perturbato, con l’ingresso delle fredde e piovose perturbazioni atlantiche verso il bacino centrale del Mediterraneo. Solo con l’arrivo dei sistemi frontali atlantici si può sperare in un allentamento della siccità.
Pur sapendo che le previsioni stagionali (da non confondere con le normali previsioni a breve scadenza che valgono fino e non oltre a 72 ore), o meglio “linee di tendenza”, sono sperimentali e presentano una importante incertezza, accentuata dalle discrepanze tra i modelli di riferimento, in questo articolo cercheremo di vedere cosa ci potrà riservare il mese di novembre.
La tendenza per novembre secondo ECMWF
Secondo l’ultima emissione del centro di calcolo europeo, ECMWF, la parte iniziale di novembre potrebbe esordire senza grosse variazioni, rispetto alla situazione attuale, con valori di pressione sopra la media su gran parte d’Italia. Ciò significa sostanzialmente una persistenza dell’anticiclone, con temperature ancora sopra le medie stagionali e precipitazioni al di sotto delle medie climatiche.
Questo quadro, purtroppo, rischia di aggravare la fase di siccità che interessa buona parte del nostro Paese. In modo particolare le regioni di nord-ovest, maggiormente coinvolte.
Possibile una svolta nella seconda decade?
Un cambiamento, anche importante, lo potremmo vedere in concomitanza con l’inizio della seconda decade di novembre, quando si attende una ridistribuzione delle anomalie di pressione e di geopotenziale sul vecchio continente, con una vasta anomalia positiva sull’Europa settentrionale.
Ciò si tradurrebbe in una circolazione atmosferica ancora “meridiana”, con rapidi scambi di calore fra tropici e polo e un flusso perturbato atlantico ancora debole e molto ondulato. Generalmente questo tipo di impianto configurativo, da AO (oscillazione artica) e NAO negative (oscillazione nord atlantica), da un lato favorirebbe la costruzione di grossi “blocking” anticiclonici meridiani, sia sull’Atlantico che in Europa.
Dall’altro, la presenza di un robusto anticiclone sul nord Europa agevolerebbe un fronte polare più basso di latitudine, fino al Mediterraneo, con conseguente sviluppo di perturbazioni e sistemi frontali sull’Europa mediterranea. Ciò aprirebbe a fasi di maltempo, anche intense, verso l’Italia, con precipitazioni anche abbondanti, soprattutto sui versanti tirrenici.
Il modello di meteored indica che nel mese di novembre su diverse aree del Paese si potrebbero avere precipitazioni in linea con le medie o poco sopra, specie lungo i settori tirrenici e all’estremo sud. Mentre anomalie pluviometriche al di sotto della media sono attese su buona parte delle regioni centrali, sull’ovest della Sardegna e sul nord-est.
Le anomalie termiche
Dal punto di vista termico, dopo una parte iniziale con un po’ più di caldo della norma, dalla seconda decade non sembrano rilevarsi importanti anomalie, rispetto alla media climatologica.
Pero è chiaro che la persistenza di una anomalia positiva di pressione sul nord Europa potrebbe agevolare diverse discese di aria fredda, di origine polare marittima, fino alle nostre regioni, con conseguenti anomalie termiche negative che potrebbero diventare più significative, in caso di persistenza del suddetto pattern.
Per ECMWF, il modello di riferimento di Meteored il mese di novembre dovrebbe essere con temperature di poco sopra le medie, ma con scarti molto ridotti al centro-sud, dove l’anomalia termica positiva potrebbe attestarsi fra i +0,5°C e i +1,5°C. Ben più intensa l’anomalia termica positiva attesa sulle regioni settentrionali, dove si potranno raggiungere valori anche di +2°C e oltre, soprattutto in Val Padana e sull’area prealpina e alpina.