Neve imminente, dove e quanta?
Per la neve il miglior metodo di previsione è il nowcasting, la brevissima scadenza. Un lungo fronte polare si trova a ridosso delle Alpi, ecco le conseguenze sull'Italia.
Ormai il quadro è chiaro, come avevamo preannunciato si sta formando un profondo ciclone mediterraneo con caratteristiche extratropicali. I fenomeni saranno determinati da due fronti occlusi, la depressione infatti è così vigorosa che il fronte freddo si unirà a quello caldo. Ecco cosa sta per succedere, con un occhio però anche alle mappe a medio termine che potrebbero vedere sorprese.
Prima fase nevosa fra martedì e mercoledì
La prima fase di neve sarà fra martedì 22 sera e mercoledì 23 gennaio al mattino a causa della risalita del primo fronte lungo il versante adriatico. Diciamo subito che non nevicherà in tutto il nord, anzi Torino e Milano per esempio non sono interessate da questa prima fase di neve, ma solo le zone fra Marche, Toscana, Romagna ed Emilia orientale. Nelle Marche e Toscana neve a quote basse, ma non raggiungerà le pianure, al più qualche fiocco fra la pioggia. Si imbiancheranno invece le spiagge attorno a Rimini e le città di Cesena, Forlì e Bologna. In pianura sarà poca, una spruzzata di neve di 0-3 cm, nell’Appennino fino a 20-30 cm grazie a precipitazioni più intense.
Mercoledì mattina pausa nelle nevicate, non meravigliatevi se da qualche parte fa capolino il sole fra le nubi seppur con aria da neve, e soprattutto non abbassate la guardia, perché già in tarda mattinata il secondo fronte porterà le sue avanguardie nevose in Liguria, fin quasi sulla costa!
Secondo fronte nevoso fra mercoledì e giovedì
La seconda perturbazione sarà più intensa e diffusa. Mercoledì pomeriggio neve anche fitta fra Liguria e basso Piemonte. Questa fascia oraria è fuori dal cosiddetto nowcasting, dunque necessariamente restiamo più vaghi. Fitta nevicata su Cuneo, probabile imbiancata, ma modesta, a Torino, e qualche fiocco che arriva fin verso Milano, che però complice anche l’isola di calore urbana difficilmente si imbiancherà. Attenzione a Genova, i quartieri collinari potrebbero vedere neve anche forte.
Verso sera la neve si estenderà da Piacenza fino a Bologna e fin quasi al Po, oltre da un lato le scarse precipitazioni, dall’altro la dinamica dei venti riducono a bassa la speranza di depositi significativi. Sulle città Emiliane condizione termiche al limite fra pioggia mista a neve e neve, azzardando potrebbero depositarsi 2-8 cm di neve bagnata. Praticamente tagliate fuori le Alpi, più vicine all’anticiclone Europeo che alla depressione mediterranea. A tratti qualche nevicata in pianura a ridosso delle Prealpi Venete e Friulane, ma andranno deluse le attese di neve a Verona e Venezia. A Trieste è possibile una modesta fioccata fra le raffiche di bora.
Giovedì neve lungo la dorsale Appenninica centro-meridionale, a 300-400 m fra Toscana, Marche e Umbria, 500-700 m al sud. Probabile neve a Perugia ma si conferma esclusa Firenze, salvo fiocchi fra la pioggia. Anche a Roma e Napoli non ci sono le condizioni per la neve, che però potrebbe imbiancare le pendici del Vesuvio. Forti nevicate in Sardegna, oltre i 400-600 m, con tanta neve prevista verso il Gennargentu oltre mezzo metro, curiosamente molto di più di Cortina che vedrà fiocchi e al più pochi cm in tutto!
Attenzione su domenica-lunedì
I modelli prospettano un secondo fronte polare fra domenica e lunedì, con nuovo rischio (o speranza per alcuni) di neve in pianura! È prematuro però parlarne, le farfalle sono ancora in movimento e le carte potranno rimescolarsi completamente. La prevedibilità al momento è molto bassa, di conseguenza il meteorologo professionista deve, correttamente, dire che le previsioni non sono usabili. Ovviamente non mancheremo di seguire la situazione, vi piacerebbe una previsione sui pupazzi di neve?