Luca Lombroso avvisa: nelle prossime ore fitte nevicate in arrivo a quote basse su Alpi e Appennino
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Un fronte freddo sta per essere rinvigorito dalla corrente a getto polare, attese nevicate a quote basse su alcune zone di Alpi e Appennino. Ecco tutti i dettagli. Quando arriverà la neve in pianura?
Continuiamo a seguire con attenzione l’evoluzione della situazione di blocco russo scandinavo, che finora non ha sortito importanti irruzioni fredde in Italia, ma comunque lascia spazio a tratti all’ingresso di depressioni sul suo fianco sudoccidentale.
Ora la situazione ha una conformazione diversa, e alcuni effetti tipici delle irruzioni di freddo e neve iniziano a vedersi analizzando in dettaglio la situazione. Ecco cosa sta per succedere.
Situazione sinottica
La mappa delle isobare al suolo vede diversi cambiamenti nelle ultime ore ed altri si delineano nelle prossime ore. Va sparendo il massimo sulla Scandinavia, e un campo di alta pressione si sta instaurando con massimo sulla Groenlandia, la cui aria fredda prova ad alimentare un ramo, anche se non intenso, della corrente a getto polare, diretta verso le Alpi.
Al suolo venerdì si forma sul nord Italia una depressione complessa fra Mar Ligure, medio Tirreno e Adriatico. Presente un moderato gradiente barico transalpino, con un promontorio a nord delle Alpi.
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In quota si stacca dal polar jet stream una piccola depressione che irrompe sul nord Italia, con masse d’aria moderatamente fredde.
Manca aria veramente gelida, date le temperature calde anomale sulle zone polari e russe, ma comunque contribuirà a far abbassare la quota neve.
Venerdì di maltempo
Concentriamo la nostra attenzione su venerdì 14 febbraio, San Valentino 2025, che vedrà un tempo piuttosto perturbato in molte zone d’Italia.
Iniziamo dalle zone dove invece il tempo sarà variabile o anche con schiarite, in quanto nella parte non perturbata della depressione. Il nordovest grazie ai venti in parte già settentrionali vede infatti schiarite anche ampie e moderate condizioni di fohen a ridosso della Alpi occidentali.
Variabile ventoso senza precipitazioni in Sardegna, nuvoloso e qualche schiarita sulle regioni meridionali in mattinata, ma nel pomeriggio temporali raggiungono le coste tirreniche.
Le nevicate imminenti: ecco dove sarà bianco San Valentino
E veniamo alle zone più perturbate e nevose in collina e montagna, ovvero il nordest intero e parte della Lombardia orientale nonché Emilia occidentale.
Piogge e rovesci nelle zone di pianura, ma appunto neve soprattutto lungo l’Appennino Tosco Emiliano e Romagnolo, in abbassamento nel pomeriggio sera a 300-500 m. Attesi 20-30 cm nella fascia del crinale.
Neve anche sulle Alpi, con nevicate fitte a tratti, di discreta consistenza, 10-20 cm per esempio nelle Dolomiti. Bora dal pomeriggio in alto Adriatico.
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Al centro, temporali e piogge anche diffuse specie su Toscana, Umbria e Marche, a tratti anche Lazio. Temporali anche su Roma. Occasionalmente qualche grandinata. In Appennino nevica oltre 1000-1200 m, a tratti sul finire a 800 m.
Temperature in calo in giornata, con aria più fredda specie in quota, freddo normale invernale a bassa quota, non è gran gelo: al nord in pianura non scende nemmeno sotto zero, con massime sui 8-9°C. al centro sud fra 4 e 17°C.
Fine settimana migliora, ma attenzione al rischio valanghe
Rapido miglioramento sabato al nord e anche al centro, mentre al sud si concentrerà la circolazione depressionaria, portando piogge e temporali a tratti intensi ma in passaggio veloce. Coinvolta dai rovesci anche la Sicilia, mentre in Sardegna la tramontana spazza via le nubi. Ulteriore miglioramento, anche al sud, domenica con giornata soleggiata in quasi tutt’Italia, ma con aumento nubi medio alte al nordovest.
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Tornando alla montagna e alle zone interessate dalle nevicate di San Valentino, le due giornate invoglieranno a escursioni sulla neve fresca. Invitiamo al proposito scialpinisti ed escursionisti a valutare attentamente le condizioni che si andranno creando, e a consultare i bollettini nivometeo.
Non solo sulle Alpi orientali, ma anche in Appennino possono crearsi condizioni da rischio valanghe ora non valutabile nella apposita scala, ma spesso sottovalutate in queste zone.
Le temperature: in calo, tornano gelate notturne al nord, ma di giorno non fa gran freddo.
E la pianura, quando vedrà la neve?
Il modello ECMWF nei nuovi run a 360 ore vedeva fino a ieri a tratti ipotesi di neve al nord attorno al 22-24 febbraio. Prendiamola più come speranza per chi desidera nevicate in pianura che come previsione, anche perchè gli ultimi aggiornamenti vedono prevalere altri scenari.
Consultando le apposite mappe dei cluster infatti lo scenario freddo intenso e neve in pianura è il meno probabile, valutabile ora al 10-20% delle possibilità probabilistiche. Gli altri scenari vedono una fase di NAO positiva, in parte umida ma più mite, e una di NAO negativa, fredda moderata ma con scarse possibilità di neve in pianura. Seguiteci e ne riparleremo.