Natale congelato in Italia? L'aria polare potrebbe pietrificare la mattina del 25 con temperature sotto zero

Proprio a cavallo con l'arrivo delle festività natalizie una ondata di freddo porterà maltempo, con piogge, freddo, vento e nevicate a quote molto basse in queste regioni italiane.

L’anticiclone che da alcuni giorni interessa l’Italia, apportando condizioni di tempo stabile e soleggiato, con frequenti nebbie e foschie lungo la Val Padana e le conche interne di Alpi e Appennini, nel corso delle prossime ore subirà un deciso ridimensionamento, causa l’irrompere dall’Atlantico Britannico di una estesa perturbazione atlantica.

Quest’ultima, dopo aver attraversato rapidamente le Alpi, si muoverà rapidamente verso sud-est, andando velocemente in “cut-off” sul Tirreno, nel corso della giornata di venerdì 20 dicembre 2024.

La maestrala del weekend

Fra venerdì 20 e sabato 21 dicembre, lo sviluppo di un profondo minimo barico alla mesoscala, pronto a scendere velocemente al di sotto dei 1000 hPa, attiverà venti molto forti a rotazione ciclonica sui mari che circondano l’Italia.

In particolare venerdì 20 dicembre le regioni del versante tirrenico, la Sardegna occidentale e la Sicilia settentrionale potrebbero sperimentare i venti più intensi, con raffiche che localmente supereranno i 90-100 km/h, specialmente lungo le coste, ed anche più forti sui rilievi.

Anche i mari circostanti saranno particolarmente agitati o molto agitati, fino a localmente grossi. Pertanto si prevedono mareggiate significative lungo le coste esposte del Mar di Sardegna, del Mar Tirreno e del Canale di Sicilia.

Tali condizioni meteomarine avverse produrranno sospensioni nei collegamenti tra le Isole maggiori e minori a causa delle condizioni avverse del mare. In modo particolare i collegamenti con le isole minori potrebbero subire delle interruzioni.

La nuova ondata di freddo per Natale

Anche oggi i principali centri di calcolo internazionali confermano a più riprese la seconda e più intensa ondata di freddo prevista per il periodo di Natale.

Le regioni del medio-basso Adriatico e del Sud, trovandosi lungo il margine più meridionale dell’anticiclone presente sul centro Europa, verrebbero investite da correnti d’aria fredda, in uscita dai Balcani (che nel frattempo si ammanteranno di neve dopo il passaggio della perturbazione del weekend).

freddo, Natale
Per il giorno di Natale ci sarà la possibilità di nevicate fino a bassa quota fra Abruzzo, Molise, Puglia, mentre piogge e nevicate in montagne sarebbero probabili fra Calabria e Sicilia settentrionale.

Secondo l’analisi del centro di calcolo europeo ECMWF, punto di riferimento del modello di Meteored, queste correnti fredde settentrionali favoriranno l’arrivo di una nuova e veloce ondata di freddo all’estremo Sud, con la possibilità di nevicate fino a bassa quota fra Abruzzo, Molise, Puglia, mentre piogge e nevicate in montagne sarebbero probabili fra Calabria e Sicilia settentrionale.

Tale avvezione fredda condizionerà, a quanto pare, il freddo per buona parte delle giornate del 24, 25 e 26, con rischio di nevicate fino a quote collinari sull’Appennino meridionale, a quote basse anche sui rilievi della Sicilia.

Il resto del territorio nazionale, a parte un importante calo delle temperature, non subirà effetti di rilievo, trovandosi sotto la protezione del promontorio anticiclonico, disteso verso le Alpi.

L’incognita “Ionio low”

Ancora rimane una certa incertezza riguardante sia l’intensità in sé dell’avvezione fredda, che dell’entità delle precipitazioni nevose, attese sulle regioni meridionali.

Difatti la fenomenologia verrebbe agevolata nel caso in cui l’asse dell’ondata di freddo punti dritto verso il Sud Italia, favorendo lo sviluppo, sull’asse sottovento della saccatura, di un minimo depressionario sullo Ionio: la famosa “Ionio low”.

Nel caso di una Ionio low, vicino alle coste di Calabria e Sicilia, le precipitazioni saranno decisamente più intense, lungo il medio-basso versante adriatico e al Sud, anche sotto forma di rovesci, locali temporali, gragnolate e nevicate a bassa quota.

Rischio gelate per Natale

L’aria fredda depositandosi al suolo produrrà durante le festività natalizie estese gelate su tutte le regioni. In particolare lungo le valli e sulle pianure il fenomeno dell’inversione termica renderà il clima un po’ rigido, durante la notte e al primo mattino.

Al Nord il giorno di Natale sono attese gelate al piano e sulle aree vallive, con brinate e possibili galaverne.

Ma gelate deboli sono previste, al primo mattino, pure sulle pianure del Centro, mentre al meridione avremo minime che oscilleranno fra i +4°C e i +10°C. Insomma ci aspetta un Natale di tutt’altro tenore rispetto a quelli che hanno caratterizzato gli anni 2000.