Caldo anomalo, maggio si traveste da luglio: che estate sarà?
L’ondata calda in corso sull’Italia avrà ancora vita lunga e rischia di rivelarsi un evento eccezionale per durata nonostante la collocazione in un mese primaverile. Se il buongiorno si vede dal mattino…
La fase di caldo anomalo in corso sull’Italia è già arrivata ad una settimana di durata ma l’analisi dei modelli numerici fa intendere che possa protrarsi ancora per diversi giorni. Fossimo in piena estate potremmo già considerarla un evento notevole ma il fatto che stia coinvolgendo le ultime 2-3 decadi di maggio la rende un evento piuttosto raro.
Ormai ci stiamo abituando a certi effetti del riscaldamento climatico globale e a molti può apparire normale che faccia caldo in questo periodo mentre quanto sta avvenendo normale proprio non è! A volte capita di leggere commenti del tipo “beh, ma se non fa caldo in estate quando dovrebbe farlo?”.
Ecco, proprio questo è il punto… non siamo in estate, siamo in primavera, sia che si parli delle convenzioni della Meteorologia sia che ci si attenga ai cicli astronomici.
L'estate in primavera
Se tutto procederà come da evidenze attuali dei modelli numerici e degli scenari Ensemble il rischio che questa prima ondata di caldo dell’anno (non dell’estate!) possa durare fino al 25 del mese al nord e andare oltre al centrosud è molto concreto. Questo anche se i valori di temperatura, ampiamente al di sopra delle medie, non raggiungeranno record storici estremi È proprio la durata che colpisce.
Sempre lui, l’anticiclone africano!
L’evoluzione sinottica prevista per i prossimi giorni su scala euro-atlantica vedrà ancora l’alta pressione a matrice africana imperversare su gran parte dell’Europa, sul Mediterraneo occidentale e sui mari italiani.
Analizzando il modello europeo ECMWF rileviamo come la depressione atlantica in movimento tra la Groenlandia e le isole Britanniche favorisca una rimonta meridiana di un promontorio anticiclonico a matrice africana che giovedì troveremo esteso dal deserto dall'entroterra algerino al Mar Baltico. Fino a domenica in Italia non sono quindi attese perturbazioni o fenomeni atmosferici di rilievo se non una certa instabilità pomeridiana sulle zone alpine centrorientali.
Previsioni: maggio travestito da luglio
Ecco i tratti salienti da segnalare: a parte un po' di nuvolosità residua attesa per oggi, giovedì, tra Calabria e Sicilia, associata ad un basso rischio di isolati piovaschi, il tempo sulle regioni centromeridionali e sulle isole maggiori sarà soleggiato e caldo fino a domenica. Anche sulle regioni settentrionali tra giovedì e domenica prevarranno sole e temperature di stampo estivo ma sulle Alpi nel pomeriggio si formerà parziale nuvolosità cumuliforme che potrà dare luogo a locali rovesci o brevi temporali.
Gran caldo, anche in quota. Temporali sulle Alpi
Interessante l’andamento del quadro termico: alla quota di riferimento di 1500 metri circa i picchi di temperatura si raggiungeranno al nord il giorno 21 maggio con isoterme estreme comprese tra 17 e 20 gradi, il giorno 23 maggio al centro con valori compresi tra 16 e 19 gradi, a cavallo tra il 24 ed il 25 maggio al sud con valori compresi tra 17 e 22 gradi. Si tratta di anomalie positive di grande rilievo, anomalie variabili tra 7 e 10 gradi al di sopra delle medie del periodo!
Con queste condizioni al suolo le temperature massime da nord a sud oscilleranno tra i 28 e i 34 gradi, valori che ricordano più la prima metà di luglio che l’ultima decade di maggio.
Ma quanto durerà il caldo? Temporali più estesi a fine mese?
Diciamo che al momento gli scenari Ensemble vedono un riavvicinamento alle temperature medie del periodo dal 25 maggio al nord e al centro, anche se l’anomalia rimarrà comunque positiva. Potrebbero rivedersi i temporali anche in pianura al nord. Al sud progressivamente i valori caleranno un po’ ma l’anticipo d’estate potrebbe arrivare fino al primo giugno e oltre.
La cosa che inquieta non poco è che questo caldo si somma ai problemi di siccità che affliggono parecchie zone dell’Italia e dell’Europa. Inoltre, le proiezioni a lungo termine emanate dal centro europeo, indicano la possibilità che anche i mesi di giugno e luglio possano risultare più caldi della norma con il rischio di nuove ondate di calore che potrebbero questa volta raggiungere picchi davvero importanti.