Meteo: rimonta africana, verso un anticipo di primavera
Dopo aver parlato spesso di neve in questo inverno è il turno di una rimonta anticiclonica africana. Nubi basse e nebbie al nord, clima mite al centrosud. Da mercoledì possibile sole ovunque e temperature fino a 20 gradi.
In questa stagione invernale abbiamo avuto tante occasioni per parlare nelle nostre previsioni di nevicate e in qualche caso anche di ondate fredde. In alcune zone si sono verificati eventi invernali da record, basta ricordate quanto accaduto in Spagna.
Più recentemente come non menzionare le nevicate record in alcune zone della Russia europea, le nevicate sull’Acropoli ateniese e l’eclatante ondata di gelo statunitense che ha coperto di neve gran parte del territorio fino al Golfo del Messico.
Nei prossimi giorni, almeno per quanto riguarda l’Europa centroccidentale, si cambierà completamente registro dal punto di vista atmosferico. Una poderosa rimonta anticiclonica con radici africane porterà sull’Italia aria calda in quota e temperature in progressivo aumento, tanto da far percepire un vero e proprio anticipo di primavera in molte zone del paese.
Evoluzione sinottica: ecco come arriverà il caldo
È già in atto l’espansione di un promontorio anticiclonico su Algeria e Libia verso il Mar Baltico. Per ora alla quota di riferimento di circa 1500 metri stanno affluendo sull'Italia masse d’aria con temperatura variabile tra 0 e 4 gradi. Già in Sardegna, tuttavia, si comincia a registrare il respiro più mite con valori fino a 8/10 gradi.
Nei prossimi giorni il promontorio di alta pressione si rinforzerà espandendosi ancora più a nord fino alla Scandinavia nella giornata di domenica. In quota la temperatura si porterà più diffusamente tra i 6 e i 10 gradi sulle regioni centromeridionali, anche più alta sulla Sardegna. Resisterà con isoterme un po’ più basse il nord ma anch’esso è destinato a capitolare entro la metà della prossima settimana.
Il tempo fino al week-end
Inevitabilmente le inversioni termiche faranno il loro lavoro comprimendo l’umidità nei bassi strati e conferendo alle aree pianeggianti del nord e inizialmente al settore tirrenico centrale quelle classiche sfumature di grigio dovute alla presenza di foschie dense, nebbie e banchi nuvolosi bassi. Il sole tenderà a prevalere invece sulle zone alpine e dalle Marche in giù lungo il versante adriatico, al sud e sulla Sardegna al netto di qualche annuvolamento ancora possibile tra giovedì e venerdì.Tra sabato 20 e domenica 21 se ne vanno le nubi basse da tutto il centrosud eccezion fatta per la Toscana. Ancora tempo grigio sulla pianura Padana mentre sulle Alpi splenderà il sole.
Aperture si manifesteranno anche sulla pianura tra Emilia Romagna e basso Veneto. Dove prevarrà il sole le temperature potranno salire fino a 16/18 gradi nelle zone pianeggianti mentre saranno inevitabilmente più basse, comprese tra 10 e 14 gradi dove saranno più presenti nebbie e parziali annuvolamenti bassi.
Febbraio finisce con aria di primavera?
Potrebbe proprio andare così! I modelli numerici sono dei cecchini nel prevedere le onde anticicloniche sub-tropicali, anche a dieci giorni.
Il modello europeo ECMWF vede la formazione di una circolazione chiusa con minimi sull’Algeria martedì. Questa mossa darà nuovo impulso al nostro promontorio africano che potrebbe dislocare i suoi massimi geopotenziali sulla Germania mercoledì 24 e sull’Europa orientale giovedì 25.
Se questa evoluzione dovesse andare in porto potrebbe calare in parte il tasso di umidità relativa nei bassi strati anche al nord con conseguente dissoluzione delle nebbie e delle nubi basse nella fase diurna.
Il modello vede quindi la possibilità di giornate in gran parte soleggiate su tutte le regioni tra il 24 ed il 26 febbraio con temperature in ulteriore lieve rialzo fino a lambire o toccare i 20 gradi in molte regioni.
Tendenza a lungo termine: una rondine non fa primavera
L’evoluzione atmosferica che abbiamo descritto potrebbe dunque portare ad un anticipo di condizioni primaverili sull'Italia. In fondo sappiamo che per le convenzioni della Meteorologia l’inverno si chiude con la fine di febbraio.
È bene però ricordare che colpi di coda invernali sono assolutamente possibili nel pazzo marzo e che gli scenari a lungo termine vedono un rientro delle temperature su valori più vicini alle medie del periodo proprio nei primi giorni di marzo.