Meteo: primavera ancora inquieta
La primavera è un po’ per definizione una stagione volubile ma quest’anno potremmo definirla più tarantolata del solito. In vista ancora giornate all’insegna dell’instabilità atmosferica con clima più fresco della media.
Per chi non vede l’ora di godersi almeno una manciata di giornate calde e soleggiate di fila ci sarà ancora da aspettare, la circolazione generale atmosferica non è oggi, e non sarà ancora per parecchi giorni, favorevole al ritorno di alte pressioni robuste sull’Italia.
La primavera 2021 proseguirà quindi nel solco della variabilità con qualche schiarita e un persistente precario equilibrio che si tradurrà in annuvolamenti accompagnati a fasi alterne da piogge e rovesci temporaleschi. Questa incertezza sarà più insistente al nord ma non mancherà di farsi notare anche nelle regioni centrali e meridionali.
Perché il tempo è instabile?
Il motore che mantiene viva questa vivacità atmosferica è un vasto impianto depressionario presente al suolo tra l’Oceano Atlantico, il Mare del Nord ed il Mar Baltico. Questa depressione, presente anche in quota con disposizione un po’ diversa, pilota verso l’Italia correnti occidentali prevalentemente umide ed in qualche caso dei fronti perturbati un po’ più organizzati.
Con queste condizioni sono più esposte a nubi e fenomeni le regioni settentrionali, le centrali adriatiche e la Sardegna. Anche il sud però dovrà fare i conti con qualche fase più instabile. In generale le temperature si manterranno ancora un po’ inferiori alle medie del periodo confermando il trend generale di questa primavera che ricorda in parte quelle degli anni ‘60 e ’70 del secolo scorso.
Fino a venerdì 14 maggio piogge e rovesci per tutti
Se la giornata odierna, giovedì 13 maggio, dopo un a relativa pausa al mattino, vedrà accendersi l’instabilità su gran parte delle regioni centrosettentrionali, limitatamente anche alla Campania, venerdì un corpo nuvoloso più organizzato è destinato ad attraversare tutte le regioni nel corso della giornata a partire dal nord e successivamente la Sardegna, la Sicilia ed il centrosud peninsulare.
Le tempistiche saranno diverse con piogge possibili già al mattino su Liguria di levante, alta Toscana e nordest mentre il carico principale dei fenomeni è previsto tra il pomeriggio e la serata sul resto del nord ed il centrosud.
Week-end balbettante, specie al centronord
Anche la prossima fine settimana non sarà esente dalla ormai familiare variabilità che potrà sfociare in fenomeni di instabilità abbastanza diffusi in quasi tutto il territorio nazionale sabato, solo al centronord domenica. La giornata festiva sarà invece decisamente migliore sul settore centromeridionale che risentirà positivamente di un contenuto rialzo della pressione.
Sabato 15 maggio cielo irregolarmente nuvoloso con possibilità di piovaschi sparsi e di qualche temporale sulle aree centrorientali del nord, sulle regioni centromeridionali. Un po’ più di sole è atteso sulle isole maggiori, sul centro Italia e sul nordovest. Temperature massime comprese tra 18 e 22 gradi su tutte le regioni con qualche punta superiore sulla Sicilia orientale, nel catanese in particolare.
Domenica 16 maggio con l’Italia divisa in due, tempo incerto al centronord, finalmente più stabile e soleggiato al centrosud. In particolare dobbiamo mettere in conto piogge e rovesci temporaleschi in prossimità delle zone alpine e centrali appenniniche che potrebbero sconfinare ad alcuni settori della pianura Padana e dei litorali.
Sole e poche nubi, invece, sulle regioni centromeridionali e sulle isole maggiori dove di conseguenza le temperature massime saliranno di qualche grado fino a raggiungere punte di 26/28 gradi.
Tendenza successiva: alta pressione meno timida?
Questa prospettiva non è campata in aria! L’anticiclone atlantico potrebbe infatti spingersi più ad est coinvolgendo nella sua periferia orientale i mari italiani (modello ECMWF).
Un abbraccio meno timido per nordovest, regioni centrali tirreniche e sud, ancora una volta tremebondo per nordest e regioni centrali adriatiche che potrebbero essere lambite da correnti relativamente fresche e instabili associate ad una depressione con minimi sulla Scandinavia.
E per quelli che aspettano l’estate? In effetti, dal punto di vista delle convenzioni meteorologiche, la stagione più calda inizia con il primo di giugno. Per ora possiamo dire che la parte finale di maggio potrebbe regalare quanto meno un rientro delle temperature nelle medie stagionali e forse tempo un po’ più stabile.
Per il resto non possiamo che riportare quanto emerge dalle previsioni stagionali che vedono un rialzo notevole delle temperature a giugno. Ma è tutto da verificare prima di qualsiasi conferma.