Meteo: Previsioni per la prima metà di giugno: dove sarà estate ?
Col primo giugno inizia formalmente l’estate meteorologica. Cosa ci aspetta nella prima metà di giugno? Arriva il gran caldo o l’estate zoppicherà? Ecco la tendenza per i primi 15 giorni del mese.
Dal 4 giugno in Italia si allentano ulteriormente le restrizioni per l’emergenza coronavirus, e il ritorno alla normalità passa anche per la ripresa del turismo.
Con le giuste dovute precauzioni di distanza fisica, uso di mascherine, disinfettanti e quanto necessario potremo dunque andare finalmente al mare o in montagna. Il tempo si sta mantenendo ancora variabile, a tratti instabile e relativamente fresco per la stagione. Certo, nulla a che vedere con il freddo, piovoso e perfino a tratti nevoso maggio dello scorso anno, ma ora, dopo i sacrifici del lockdown, ferve l’attesa per l’estate.
Andiamo dunque alla scoperta della tendenza del tempo per la prima metà giugno.
Previsioni fino al 3 giugno: sereno variabile
L’afflusso di aria fresca e instabile dei giorni scorsi si va allontanando verso i Balcani, ma non riesce ad espandersi in modo deciso l’alta pressione. L’anticiclone principale infatti si trova nel medio alto Oceano Atlantico, e tenderà a spostare il suo massimo verso la Scandinavia. Questo, a medio e lungo termine, è un elemento di incognita e potrebbe aprire la strada a correnti fredde e instabili, ma per i primi giorni di giugno non si presenteranno perturbazioni grazie a una tenue sella anticiclonica.
Martedì 2 giugno il tempo sarà in genere sereno o poco nuvoloso su gran parte della penisola, al pomeriggio complice un certo tepore, sui 26-28°C di massima al nord, si formeranno cumuli con occasione per qualche rovescio sulle Alpi e lungo l’Appennino sia settentrionale che centrale. Qualche acquazzone potrebbe anche sconfinare nella pianura padana centrale. Al centro a maggior rischio di piogge e anche temporali sarà la Sardegna orientale, per il resto prevarrà il sole, soprattutto al sud.
Mercoledì 3 il copione si ripete, prevalenza di sole al mattino e formazione di nubi torreggianti al pomeriggio. Inizialmente farà un po’ più caldo, specie al nord dove si sfiorano i 30°C, ma questo accentuerà l’attività convettiva e quindi nel tardo pomeriggio attenzione ai temporali su Alpi e Appennino, aumenta il rischio di rovesci temporaleschi anche in diverse zone della valpadana.
Giovedì 4 e venerdì 5 incognita perturbazione
Ancora i modelli meteo risentono dell’imprecisione dovuta alla riduzione di dati meteo per la crisi del coronavirus e così ci troviamo di fronte, già a 4-5 giorni, a incertezze e discrepanze dei modelli. Qualche modello infatti delinea a metà settimana l’ingresso deciso di un fronte freddo. Riteniamo comunque più realistico lo scenario ECMWF, che vede avvicinarsi il fronte al nord, dove aumenterà l’instabilità, ma viceversa al sud la configurazione della saccatura che si approfondirà porterà una corrente a getto calda subtropicale con una breve e moderata ondata di caldo.
Dunque, giovedì 4 al nord ci aspettiamo piogge e temporali sulle Alpi e Appennino settentrionale, verso sera in locale sconfinamento in pianura. Presto per i dettagli, ma il forte contrasto termico potrebbe favorire anche fenomeni temporaleschi localmente forti. Al centro qualche rovescio su alta Toscana, per il resto nuvolosità variabile e temperature in aumento, specie su Sardegna anche verso i 30°C. Bel tempo al sud.
Venerdì la giornata sembra partire bene al nord, poi il pomeriggio sarà nuovamente temporalesco. Al centro e al sud temperature in ulteriore aumento, e questo aumenterà l’instabilità fra Toscana e Lazio con occasione per acquazzoni pomeridiani. Al sud il caldo si farà sentire maggiormente, specie sulla Sicilia.
Fine settimana perturbato a nord e centro?
La tendenza a 6-7 giorni indica il probabile ingresso più deciso di una saccatura con aria fredda in quota, potrebbe irrompere l’isoterma -20°C a 500 hPa sulle Alpi e portare così tempo instabile, a tratti anche perturbato con piogge e temporali anche organizzati al nord e temporali più frequenti anche al centro.
Ci si può consolare o per chi può ripiegare con il sud, dove la perturbazione ancora non dovrebbe giungere e così dominare il sole con temperature estive.
Tendenza di massima per metà giugno
Le tendenze subseasonal e ensamble per metà giugno non sembrano indicare il rischio di ondate di caldo intense, cosa che peraltro a giugno non dovrebbe avvenire.
Al momento anzi sembra che ancora avremo a che fare con tempo variabile, a tratti instabile, con temperature probabilmente un po’ inferiori alla media stagionale, insomma sarà un po’ fresco per giugno con precipitazioni probabilmente superiori alla media. In fondo, però la pioggia è necessaria e fa bene ai bacini idrici, alle falde e soprattutto all’agricoltura.