Dal modello europeo avviso meteo per l'area delle Alpi: precipitazioni di 200 mm e forti nevicate tra domani e venerdì

Secondo le ultime proiezioni del modello europeo ECMWF, punto di riferimento del modello di Meteored, sono attese precipitazioni abbondanti, con accumuli che localmente potrebbero raggiungere i 200 mm, anche nevosi.
Come abbiamo visto negli ultimi aggiornamenti l’intensa perturbazione atlantica che sta per colpire le regioni settentrionali rischia di produrre piogge molto abbondanti sull’area alpina e prealpina, con un impatto significativo su questi territori.
Secondo le ultime proiezioni del modello europeo ECMWF, punto di riferimento del modello di Meteored, sono attese precipitazioni abbondanti, con accumuli che localmente potrebbero raggiungere i 200 mm, accompagnate da forti nevicate a quote medio-alte.
Lo sbarramento orografico, il ruolo delle Alpi
In questo caso la sinottica aiuta non poco ad esacerbare il prodotto pluviometrico, soprattutto lungo i versanti meridionali delle Alpi, e sull’area prealpina.
Difatti, gli umidi venti meridionali richiamati dalla vasta depressione, presente ad ovest dell’Italia, interagendo con le pendici montuose, vengono costretti a salire rapidamente.

Questo fenomeno, noto come sbarramento orografico, provoca un raffreddamento dell’aria e la condensazione del vapore acqueo, dando origine a precipitazioni abbondanti sul versante sopravvento, in particolare sulle aree pedemontane di Piemonte, Lombardia e Friuli, oltre che sulle Alpi occidentali e centrali.
Sopra tale quota cadrà tantissima neve, molto bagnata, che rischia di rendere molto instabile il manto nevoso, creando a fine peggioramento le situazioni ideali a valanghe e slavine, anche di grandi dimensioni.
Quando si raggiungerà il picco del maltempo?
Dagli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici la fase clou del maltempo si registrerà tra mercoledì e venerdì, quando i fenomeni diverranno diffusi e insistenti su tutta la regione alpina.

Le regioni alpine più colpite saranno quelle occidentali e centrali, mentre le Alpi orientali potrebbero vedere fenomeni meno intensi, ma comunque significativi, in grado di provocare la piena dei principali corsi d’acqua.
Solo nel fine settimana pasquale si prevede un graduale miglioramento, con la cessazione degli ultimi fenomeni e l’apertura di qualche schiarita.
Attenzione al rischio valanghe
Pertanto viste le delicate condizioni meteorologiche attese si consiglia ad appassionati di montagna e operatori turistici di monitorare costantemente l’evoluzione meteorologica, seguendo i bollettini e gli avvisi della Protezione Civile, sia locale che nazionale.
Le forti nevicate, attese in quota, e il rischio valanghe marcato, rischiano di compromettere ulteriormente il weekend di Pasqua, richiedendo la massima cautela da parte degli operatori e dei turisti, che sceglieranno di trascorrere qualche giorno di vacanza in montagna.