Meteo: Natale con sorprese e cambiamenti, ecco le novità
Aria più fredda al centro sud nel fine settimana e quindi correnti più umide e miti da metà prossima settimana. Ci sono novità invece nelle mappe Natalizie, ecco cosa porterà Babbo Natale.
Pianura padana sotto zero stanotte con nebbia brinosa e alte concentrazioni di inquinanti, -2,-5°C le temperature minime, umidità prossima al 100%, concentrazioni di PM10 prossime ai 100 mg/m3, alti anche gli ancor più dannosi PM2.5, con picchi di 69 mg/m3 a Milano. Solo al sud troviamo minime sopra i 10°C, ma in poche località, le più calde le isole di Ustica e Pantelleria, 12°C.
Il tutto in un quadro che vede poche nubi da satellite, solo la nebbia al nord spicca al visibile, e qualche nube stratificata al centro sud e soprattutto Sicilia. Radar meteo poi inconsueto, senza alcune eco di precipitazioni non solo in Italia ma anche in tutta l’Europa centro-occidentale. Questo insomma il quadro favorito da un poderoso anticiclone europeo, cosa succederà la settimana di Natale?
La sinottica
L’anticiclone ora ha il massimo sul Regno Unito con 1040 hPa, e si estende appunto a tutta l’Europa centro-occidentale e al Bacino del Mediterraneo. Nelle prossime 48-72 ore si strutturerà in senso meridiano, col massimo che migra fra Islanda e Scandinavia. Sul suo fianco orientale troveremo così la corrente a getto polare, che porterà fronti freddi verso i Balcani, lambendo le nostre regioni meridionali adriatiche. Nella settimana di Natale il cedimento dell’anticiclone avverrà non a opera delle correnti gelide artiche, ma di flussi atlantici umidi e miti. Insomma, sfumano le speranze di un bianco Natale.
Fine settimana più freddo al sud, ma poca neve
Sabato al nord ancora nebbia persistente nelle zone di media e bassa pianura, specie lungo il Po, sollevamento e diradamento degli strati nebbiosi sulle città e a ridosso delle colline Appenniniche e prealpine. Splendida giornata sulle Alpi, con aria limpida e pura, aria inquinata invece nelle zone urbane e industriali. Al centro prevale il sereno, anche se nelle conche sono possibili alcune nebbie e ristagno di inquinanti. Al sud qualche annuvolamento in Puglia e in Calabria, unica zona dove qualche debole precipitazione, con neve in montagna, è possibile.
Domenica poco cambia al nord, le correnti fredde non entrano in pieno e non bastano a dissolvere nebbia e disperdere lo smog. Insomma, grigiori in pianura, bel tempo in montagna. Tempo buono anche al centro e Sardegna, con annuvolamenti nelle coste Adriatiche, ma al momento non dovrebbero portare fenomeni. Più nuvoloso al sud, sulla Puglia e in parte di Basilicata e Calabria con addensamenti e possibili deboli nevicate in collina, oltre i 500-600 m circa.
Le temperature, freddo con gelate notturne al nord e anche al centro, minime sui -1,-5°C, massime dove sbuca il sole al nord, come nelle città, sui +6,+8°C, al centro sui +10°C. Al sud minime sui +5,+8°C, massime sui 12-14°C.
Prossima settimana più umida
Nel corso della settimana si inizieranno ad avvertire correnti più umide, con qualche pioggia fra martedì 21 e giovedì 23 sull’Italia centrale, specie su Toscana, dove però prevarrà già aria meno fredda, dunque non sembrano condizioni da neve a bassa quota. Qualche piovasco anche in Sicilia. Prevalenza di grigiori al nord, freddo non particolarmente intenso, siamo pur sempre in dicembre e stare fra 0 +6°C è normale per la stagione. Le Alpi godono invece di giornate buone.
Aria più fredda invece lambisce l’Adriatico, con addensamenti dall’Abruzzo alla Puglia, e possibile qualche nevicata in collina e montagna. Freddo invernale con gelate per i primi giorni della settimana, poi tendenza a aria più mite già da giovedì.
E Natale?
Sgradite sorprese oggi per chi confidava nel bianco Natale. I nuovi calcoli si sono indirizzati verso gli scenari meno probabili degli Ensamble, del resto avevamo accennato a queste incertezze. Insomma, entrano ormai con probabilità medio alta correnti da W-SW, più umide e nettamente più miti. Possibili, ma ancora non dettagliabili, fasi di pioggia anche a quote alte in Appennino, in media montagna sulle Alpi. Ma lasciamo un barlume di speranza, l’evoluzione nel dettaglio è ancora incerta, anche se l’ipotesi di intensa irruzione fredda è ormai poco probabile.
E fine anno?
Giunti a questo punto, riteniamo non opportuno sbilanciarci per le condizioni di fine anno, nemmeno come linea di tendenza. Le ultime elaborazioni ensamble infatti mostrano forbici previsionali troppo ampie, anche già dal 25, notiamo per esempio al nord ipotesi di temperature massime fra i -2,-3°C degli scenari freddi e addirittura +15°C in scenari miti.
Le mappe substagionali altrettanto hanno ricalcolato in modo diverso dalle precedenti la tendenza. Perché tutto questo? Beh, ci sarebbero complesse spiegazioni scientifiche, ma due frasi storiche, da Lorenz e da Tyndall, rendono l’idea e ci dicono anche di prendere un po' quel che viene. “Può il batter d'ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?” E “l’atmosfera è la fabbrica delle meraviglie. ".