A Natale andrà in vacanza anche l’inverno: arriva l'anticiclone africano
Altro che bianco Natale o “sciabolate artiche” dopo Santo Stefano, pure l’inverno andrà in vacanza per gran parte delle prossime festività dominate da un invadente anticiclone subtropicale.
A furia di alzare i toni per guadagnare click si sta rasentando il ridicolo nel campo dell’informazione meteorologica. Questo andazzo, per il sottoscritto deprecabile, non potrà che minare la credibilità della natura scientifica della Meteorologia e dei tanti professionisti seri che operano in questo campo, a volte minato, sempre affascinante.
Ecco quindi che i reiterati annunci di ondate gelide epiche sull’Italia, spostate sempre più avanti nel tempo naturalmente, di poderose irruzioni continentali dopo Natale, sublimano come la brina al primo sole del mattino di fronte al dato reale, l’avvento di un anticiclone africano che ha tutta l’aria di non volersi schiodare dai cieli mediterranei ed italiani fino a San Silvestro.
Ma tranquilli, già oggi c’è chi inizia a strombazzare di una possibile fase gelida e nevosa tra metà e fine gennaio, degradando per l’ennesima volta una scienza seria al rango di profezia o predizione astrale.
La legge dell’anticiclone africano
Spesso i modelli numerici individuano con buona attendibilità a diversi giorni di distanza le irruzioni gelide nordamericane. Allo stesso modo godono di ottima affidabilità le proiezioni che segnalano l’arrivo del famigerato anticiclone africano nel Mar Mediterraneo e sui mari italiani.
Anche in questo caso gli scenari Ensemble e i modelli globali hanno ben individuato da molti giorni l’avvento della configurazione sinottica che caratterizzerà i prossimi giorni e gran parte delle festività natalizie: Intensificazione dell’azione del vortice polare, flusso zonale atlantico in migrazione a latitudini più settentrionali ed espansione di un promontorio anticiclonico subtropicale sul Mediterraneo centroccidentale.
Risultato: inverno in pausa, temperature in aumento e cieli spesso grigi per ristagno di umidità ed inquinanti nei bassi strati.
Aspettando il Natale
Oggi, giovedì, un blando fronte in transito determinerà condizioni di tempo variabile con annuvolamenti bassi al centronord e lungo il versante tirrenico del sud continentale. Per il resto schiarite più ampie sulle regioni centromeridionali adriatiche, ioniche e sulle isole maggiori. Previste locali deboli piogge o pioviggini tra Liguria di levante, Toscana, zone interne appenniniche.
Temperature in aumento con valori quasi primaverili dove prevarrà il sole con punte massime comprese tra 16 e 20 grati nelle regioni centromeridionali e sulle isole maggiori. Venerdì giornata fotocopia di giovedì.
Il tempo a Natale e S. Stefano
Dopo un sabato di Vigilia molto simile alle due giornate precedenti eccoci alle festività natalizie vere e proprie, il 25 e 26 dicembre:
l’anticiclone dal cuore caldo aumenta la sua azione sui mari italiani con cielo sereno o poco nuvoloso sulle regioni centromeridionali adriatiche e ioniche, sulla Sardegna e sulla Sicilia. Parziali banchi nuvolosi bassi nelle zone comprese tra Roma e la Calabria. Sole anche sulle aree alpine ma solo in quota o nelle zone più interne.
Tempo decisamente più grigio e umido per nubi basse e locali nebbie sulla pianura Padana, sulla Liguria e sulla Toscana. Possibile qualche debole pioggia o pioviggine su Liguria di Levante, pianura Padana tra novarese e alessandrino, Friuli Venezia Giulia.
Dove prevarrà il sole farà decisamente caldo con punte fino a 22 gradi sulle isole maggiori e fino a 20 sulle regioni meridionali continentali. Temperature comunque miti anche sulle regioni centrali con valori che si attesteranno tra 15 e 18 gradi.
Quota dello zero termico molto elevata per la stagione sulle Alpi, a tratti anche superiore ai 3000 metri! Naturalmente non si avrà la percezione di clima mite dove il cielo rimarrà grigio, quindi soprattutto in pianura Padana e nelle valli che non potranno godere del sole.
Freddo almeno a San Silvestro?
Pare proprio di no, le proiezioni a lungo termine vedono ancora condizioni anticicloniche temperature superiori alle medie in quota e dove ci sarà buon soleggiamento.
Per ora si apre solo un’ipotesi di peggioramento del tempo proprio nel passaggio all’anno nuovo per una maggiore influenza da parte di flussi umidi atlantici ma l’affidabilità è molto bassa.
Seguite i nostri aggiornamenti che segnaleranno con la consueta serietà eventuali modifiche rilevanti della circolazione che dovessero emergere nell’ultima parte del mese.