Maltempo a ondate fino a lunedì con pioggia e neve sulle Alpi. Poi arriva il freddo con neve a bassa quota?
L’inverno meteorologico si congeda con tempo instabile su tutte le regioni. Perturbazioni in successione porteranno altre piogge e nevicate in molte regioni, da domenica allerta a nordovest.
Con oggi si chiude la stagione invernale, almeno quella considerata come tale dalle convenzioni meteorologiche. Si chiude anche uno dei mesi di febbraio più caldi di sempre. Da giorni tutte le regioni italiane sono a fasi alterne interessate da perturbazioni piuttosto intense e da qualche temporanea pausa. In alcuni casi, come in Veneto e in Toscana, la situazione si è fatta critica per fenomeni intensi e allagamenti.
Cosa accadrà nei prossimi giorni? La circolazione generale proporrà ancora eventi di maltempo in successione tra venerdì e domenica, proprio nell’ultimo giorno della settimana si preannuncia un marcato peggioramento del tempo sul nordovest che si protrarrà fino a lunedì estendendosi a tutte le regioni anche se con intensità un po’ minore.
Evoluzione: depressioni, perturbazioni e aria mite
L’alta pressione atlantica rimonterà prepotentemente verso la Groenlandia favorendo lo sfondamento a sud di una saccatura atlantica tra l’Islanda e le isole Baleari tra oggi e domenica. Sui mari italiani sono attive circolazioni depressionarie anche al suolo che mantengono spiccatamente instabile il tempo in tutte le regioni, isole maggiori comprese.
La situazione rimarrà favorevole alla formazione di nuvolosità, a tratti intensa e associata a piogge sparse e nevicate sulle Alpi a quote medio-alte, le masse d’aria in arrivo sono infatti abbastanza miti per il periodo.
Tra piogge sul bagnato e allerta meteo
Giovedì piogge abbondanti o localmente intense cadranno sulle regioni centromeridionali adriatiche e ioniche. Pioverà anche nelle altre regioni tra cui quelle più colpite dal maltempo nei giorni scorsi ma per fortuna con intensità minore. In serata peggioramento a nordovest. Non pioverà, salvo limitati e locali eccezioni, e farà caldo solo su Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Attenzione ai forti venti di Libeccio e Scirocco su Mar Ionio e medio e basso Adriatico con raffiche fino a 100 km/h.
Venerdì un minimo depressionario al suolo porterà nubi e piogge in quasi tutte le regioni. Questa volta saranno interessata solo marginalmente le regioni adriatiche e ioniche centromeridionali mentre piogge a tratti abbondanti potranno cadere al nord e sull’Appennino Tosco Emiliano. Quota neve sulle Alpi attorno ai 1400 metri di quota, localmente a quote un po’ inferiori su Lepontine e Pennine, sopra i 1500 metri sull’Appennino Tosco Emiliano.
Meteo weekend: marcato peggioramento a nordovest
Sabato giornata di relativa pausa anche se molto instabile con parziali schiarite a cui faranno seguito annuvolamenti a tratti intensi, associati a piogge sparse, rovesci e locali temporali in molte regioni, specie nelle ore più calde.
Domenica variabilità con schiarite più ampie sulle regioni adriatiche ma fin dal primo mattino saranno possibili piogge tra Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria, in successiva intensificazione. Locali piogge a ridosso delle Prealpi sul nordest in successiva estensione a tutti i territori entro sera. Locali temporali in Liguria.
Nel corso della giornata e fino a lunedì piogge intense o molto intense potranno cadere sulla Liguria di ponente e sul Piemonte con probabile stato di allerta in diversi settori, in particolare nelle province di Verbania, Biella, Vercelli e nel cuneese tra Borgo San Dalmazzo ed il passo Tenda. Abbondanti nevicate fino a 500/900 metri tra Alpi Marittime e Cozie, attorno ai 1000/1300 metri altrove.
Tendenza successiva: ancora pioggia e poi ondata fredda?
Lunedì la perturbazione colpirà anche il centrosud e le isole maggiori mentre la situazione migliorerà al nord dal pomeriggio. Mercoledì 6 marzo nuove piogge potrebbero interessare più il nordovest e il centrosud.
Gli ultimi aggiornamenti dei modelli cominciano ad ipotizzare una rimonta anticiclonica sull’Europa settentrionale tra il 5 e l’8 marzo con formazione dei massimi anticiclonici sulla Scandinavia. Questa evoluzione determinerebbe una possibile discesa di aria notevolmente fredda verso le regioni italiane con rischio di nevicate a quote molto basse proprio l’8 marzo sulle regioni centrali.
Si tratta di uno scenario da verificare e non ancora confortato dalle analisi Ensemble di cui, tuttavia, diamo segnalazione dato che un brusco calo termico dopo le diffuse fioriture anticipate potrebbe causare non pochi problemi.