Maltempo, attenzione al ciclone in formazione fra Baleari e Sardegna!
Una tempesta isolata colpirà le Isole Baleari nei prossimi giorni, lasciando una prolungata fase di maltempo, con forte vento e piogge intense. Sebbene l'incertezza sia ancora alta, alcuni modelli meteo ipotizzano la formazione di un ciclone con caratteristiche subtropicali a partire da domenica 7 novembre.
Nelle prossime ore le condizioni meteorologiche diventeranno più complicate nel Mediterraneo e soprattutto nelle Isole Baleari, al largo della Spagna. Sotto l'intenso flusso della componente settentrionale, si svilupperà una tempesta di grande impatto, recentemente denominata "Blas" dall'Agenzia Meteorologica Statale spagnola. Questa area di instabilità si isolerà poi ad est dell'arcipelago e rafforzerà ulteriormente questa circolazione. Darà luogo a una tempesta marittima piuttosto duratura, con una forte mareggiata che colpirà soprattutto le isole di Maiorca e Minorca, spazzate da venti che localmente potranno raggiungere i 100 km/h.
A causa di questi venti,anche le onde saranno molto importanti, con un'altezza significativa di oltre 6 metri e un'altezza massima che potrebbe avvicinarsi ai 12 metri, motivo per cui l'Agenzia Meteorologica spagnola Aemet ha attivato una allerta arancione per forte mareggiata. Si faranno sentire anche le piogge, diffuse in tutto l'arcipelago e localmente forti a Minorca e nel nord e nell'est di Maiorca. Tuttavia, a parte l'ondata di maltempo, la tempesta Blas nasconde un'altra particolarità.
Da domenica 7 novembre la tempesta si isolerà sul Mediterraneo tra le Baleari e la Sardegna, in una zona dove la temperatura della superficie del mare è attualmente di circa 22°C. Il vento in quota diminuirà e la convezione inizierà a prendere rilievo al centro della depressione, il che potrebbe favorire il passaggio a caratteristiche subtropicali secondo l'evoluzione prevista da alcuni modelli. Ciò in linea di massima non dovrebbe modificare la situazione prevista per le Isole Baleari, dove è improbabile che il centro della bassa tocchi terra, ma può implicare che, acquisendo una nuova struttura e sfruttando in modo più efficiente il caldo del Mediterraneo, il suo ciclo di vita possa durare un po' più a lungo così come la tempesta marittima associata.
Qui sotto, video del maltempo che sta colpendo già in queste ore le Baleari.
Verso un nuovo medicane?
A fine ottobre abbiamo parlato molto del maltempo in Sicilia e Calabria, con il ciclone Apollo, e si è parlato molto di "medicane". Sebbene la definizione sia stata più volte dibattuta, un medicane deve avere una struttura tropicale o almeno caratteristiche tropicali evidenti e ben sviluppate per essere designato come tale. Alcuni modelli indicano una transizione subtropicale che potrebbe portare a questo tipo di struttura. Tuttavia, non tutti i modelli meteorologici contemplano questa situazione. Se da un lato quasi tutti i modelli si aspettano che la burrasca iniziale sviluppi convezione, alcuni ipotizzano che questa durerà solo marginalmente per poche ore, senza trasformare apprezzabilmente la struttura.
Allo stato attuale - venerdì 5 novembre - sembra quindi in gran parte esclusa una transizione tropicale completa, ovvero lo sviluppo di una tempesta tropicale o di un uragano con un nucleo caldo profondo. Le condizioni non sono favorevoli per questo sviluppo. Inoltre, nel Mediterraneo queste situazioni sono piuttosto rare, salvo alcune eccezioni, come il ciclone Ianos nel 2020 o la tempesta tropicale 01-M (Rolf) nel 2011. In questo caso, ciò che sembra possibile è che si possa formare un ciclone ibrido o subtropicale immerso in una maggiore circolazione di origine extratropicale, simile a quanto accaduto con Wanda nei suoi primi due giorni di vita nell'Atlantico.
Sebbene vi sia un'elevata incertezza nella previsione della sua traiettoria, è probabile che questo sistema si sposti verso sud e verso est, lontano dalle Isole Baleari, quindi è improbabile un impatto diretto sull'arcipelago spagnolo. Al momento, uno degli scenari più contemplati è che si diriga verso la Sardegna dove toccherebbe terra e probabilmente si disperderebbe, anche se ci sono ancora altri scenari possibili. Bisognerà prestare attenzione nelle prossime ore agli aggiornamenti meteo, per capire quale situazione potremmo vivere alla fine di questa prima settimana di novembre.