Meteo: verso una lunga e intensa ondata di caldo. Quanto durerà?
L’ondata di caldo europea si estende all’Italia. Nuova fase con temperature prossime ai 40°C da metà settimana, ecco i rischi che comporta. Pesante la situazione in quota e sui ghiacciai. A quando speranze di pioggia?
Sta intensificandosi in queste ore l’ondata di caldo di proporzioni storiche da giorni annunciata sul Regno Unito. Inconsueta notte tropicale in Inghilterra, l’aeroporto di Londra Heathrow ha registrato una temperatura minima di +21°C, e alle 10 il termometro è già prossimo a 30°C. Il peggio però sarà domani, le ferrovie inglesi hanno precauzionalmente rallentato i treni e cancellato alcuni convogli. In Italia, caldo intenso ma per ora non estremo, anche se valori di 38-39°C a Firenze e Perugia dovrebbero essere l’eccezione e non la norma. Ora però entriamo nel periodo detto anche della canicola, e potrebbe durare a lungo.
La situazione in quota: dov'è lo zero termico?
Diamo uno sguardo anzitutto alla situazione delle temperature in montagna. Glaciologi, operatori turistici, alpinisti e ambientalisti sono infatti preoccupati dalle ripercussioni sul ritiro dei ghiacciai e sulla sicurezza, non solo da valanghe di ghiaccio ma anche per frane e caduta di roccia per lo stress termico. In particolare, è sparita del tutto la neve invernale anche oltre i 4000 m, situazione che di solito si verifica a fine estate. Nemmeno nel 2003 si era in questa condizione.
I radiosondaggi evidenziano oggi zero termico a 4800 m al nordovest, leggermente meglio ma comunque alto al nordest, 3900 m dal radiosondaggio di Udine. Ieri sulla Marmolada si sono sfiorati i +11°C, stamane +2°C a Capanna Margherita sul monte Rosa a 4554 m dove ieri si è arrivati a +5°C.
Nei prossimi giorni la situazione termica in quota cambierà poco, e verso il fine settimana lo zero termico potrebbe portarsi anche a 5000 m, con valori record ad alta quota.
Il tempo in italia fino giovedì
Giornate pienamente estive da nord a sud in questi primi giorni della settimana. Alta pressione infatti dominante, con campo barico livellato al suolo e in consolidamento dall’Africa in quota. La piccola onda in quota che passa sulla Francia non irrompe oltre le Alpi e anzi fa da motore al richiamo di aria calda.
Temporali di calore martedì molto limitati, locali nelle prealpi occidentali, mercoledì presenti lungo la cresta di confine con Svizzera e Austria, ma pare senza sconfinare più a sud.
Temperature in graduale aumento, fino a portarsi sui 37-39°C al nord e centro nelle città mercoledì e soprattutto giovedì, quando le zone più calde urbane e le zone di bassa pianura e conche potrebbero raggiungere i 40°C.
Da notare che il sud e la Sardegna per ora non sono investite in pieno dall’onda di calore, farà molto caldo ma non estremo, in genere entro i 34-36°C nelle zone più calde.
Picco di caldo nel week end, oltre i 40°C nelle città?
Venerdì, sabato e domenica saranno giornate roventi in tutta Italia. L’ondata di caldo infatti si intensificherà anche al sud, ma il peggio sarà sempre al centro nord. Sabato e domenica in particolare alcune zone urbane e extraurbane potrebbero vedere il termometro anche oltre i 40°C.
Difficile ora stimare o prevedere eventuali record, che dipendono anche da fattori locali ed eventuale attivazione di venti discendenti dalle colline e montagne.
Il problema vero è la durata del caldo, che arriva dopo settimane sempre sopra la media, ormai si è perso il conto delle ondate di calore verificatosi da maggio a oggi.
Avremo nuovamente smog fotochimico per l’aumento dell’ozono troposferico, rischio di blackout sia per l’aumento della domanda che per lo stress alle linee ed impianti, rischio di incendi non solo nei boschi ma anche in campi e nelle sterpaglie a fianco di strade e ferrovie.
Quanto durerà e quando arriverà la pioggia?
Difficile dire quanto durerà il caldo, è una situazione subdola di cui non si riesce a intravedere la reale fine. Potremmo avere molti giorni con temperature oltremodo elevate e straordinarie. Ricordiamo peraltro che nel 2003 i giorni peggiori furono ad agosto.
Riguardo la pioggia, situazioni da precipitazioni organizzate proprio non si vedono e per ora vanno anche diradandosi i temporali di calore. Qualche spiraglio lo lascia il modello americano GFS, che intravede passaggi frontali a fine mese, ma le tendenze ECMWF sono veramente pessimistiche.
Francamente, speriamo che queste previsioni si presentino ridimensionate, ma ancora una volta occorre prepararsi e aumentare la propria resilienza a una situazione straordinaria ma ormai che fa parte della nuova normalità climatica.