Siccità al nord, qualcosa si muove. Torna la sabbia del Sahara al sud
Ancora sole per tutti fino a venerdì poi sono attesi parziali annuvolamenti al centrosud nel week-end con piovaschi sparsi, specie domenica. Per l’agognata pioggia al nord speranze per fine mese.
Le condizioni meteorologiche siccitose che imperversano nelle regioni settentrionali italiane dalla seconda decade di dicembre stanno cominciando a causare notevoli problemi. Oltre ai fiumi e ai laghi che mostrano la corda e agli ambienti alpini poveri di accumuli nevosi importanti, la fase di risveglio vegetativo appare particolarmente delicata e crescono le preoccupazioni del comparto agricolo. Una situazione di sofferenza che riguarda tutto il nord ma che nel settore di nordovest è particolarmente critica.
In questo senso l’analisi delle carte meteorologiche emesse dai principali centri modellistici mondiali ci regala oggi qualche speranza di modifiche in campo circolatorio più favorevoli al ritorno delle piogge nelle zone finora più penalizzate, le regioni settentrionali e le regioni centrali tirreniche. Ma bisognerà attendere la fine del mese.
Meteo weekend: variabilità e clima mite, piovaschi e di nuovo sabbia sahariana al centrosud
L’alta pressione manterrà condizioni di tempo soleggiato in tutte le regioni italiane fino a venerdì. Il cielo si presenterà ovunque sereno o poco nuvoloso con temperature di poco superiori a 20 gradi. Proprio venerdì si noterà, tuttavia, un certo aumento della nuvolosità medio alta a partire dalle isole maggiori e dal settore tirrenico del centronord.
Si tratterà dei primi segnali della maggiore influenza di una depressione attiva sul Mediterraneo occidentale che favorirà un certo aumento dell’instabilità atmosferica sabato su Sardegna e Sicilia e domenica sulle regioni centromeridionali continentali. Qualche pioggia più consistente è prevista dalla sera di domenica. Un altro effetto causato da questo pattern circolatorio mediterraneo sarà il massiccio trasferimento di pulviscolo e sabbia proveniente dal deserto del Sahara che potrà raggiungere le nostre isole maggiori e gran parte del sud Italia.
Nubi e qualche pioggia a partire dalla Sardegna
Sabato 26 cielo nuvoloso con piogge sparse sulla Sardegna, nubi irregolari sulla Sicilia e sulle regioni tirreniche da nord a sud. Sole pieno a nordest con temperature massime fino a 21/23 gradi. Dalla notte successiva piogge sparse possibili anche sulla Sicilia.
Domenica 27 cielo sereno sul nordest, tra poco nuvoloso e irregolarmente nuvoloso sul resto del nord e nelle regioni del versante adriatico. Maggiore nuvolosità sulle regioni centromeridionali tirreniche e sulle isole maggiori con piogge a carattere sparso, anche in forma di rovescio, un po’ più diffuse dalla sera nelle aree continentali. Nel corso del pomeriggio miglioramento sula Sardegna. Le temperature oscilleranno tra i 20/22 gradi del nord ed i 16/18 delle regioni meridionali.
Siccità nord: qualcosa si muove
Oggi concentriamo l’attenzione sulle probabili modifiche della circolazione atmosferica euro-atlantica che potrebbero riportare le tanto attese piogge sulle regioni settentrionali e sulle centrali tirreniche tra la fine di marzo e l’inizio di aprile.
Il fatto nuovo che fa ben sperare è che la vasta depressione con minimi in quota sulla Russia potrebbe connettersi con una depressione in avvicinamento alle coste del Portogallo tra lunedì 28 e martedì 29 marzo, complice la destrutturazione del campo anticiclonico sul continente europeo.
Si andrebbe così a costituire un’estesa saccatura depressionaria tra il Mare di Barents ed il Mediterraneo occidentale che attiverebbe un richiamo di correnti umide sud-occidentali verso l’Italia a partire da mercoledì 30. Il transito di quello che al momento appare come un sistema perturbato ben organizzato coinvolgerebbe in una fase di diffuso maltempo un po’ tutte le regioni italiane.
L’evento riporterebbe piogge significative e nevicate sui rilievi al nord con parziale attenuazione della grande sete tra il 30 marzo ed il primo di aprile. Va comunque detto che con questo tipo si evoluzione i maggiori apporti pluviometrici sarebbero destinati all’estremo nordest, alla Liguria di levante e all’alta Toscana. Per il nordovest non sarebbe ancora la situazione ideale per recuperare l’impressionante deficit pluviometrico in atto dalla seconda decade di dicembre.
Aprile: si riapre la porta occidentale?
Interessante più ingenerale la possibilità che, dopo una fase anticiclonica a seguito della perturbazione di fine marzo, possano instaurarsi regimi atmosferici che contemplino nuovamente i flussi occidentali oceanici. Questo potrebbe dare alla prima decade di aprile, in particolare dal giorno 5, una connotazione primaverile ma più umida con variabilità e occasione per piogge più regolari. Non ci resta che attendere gli sviluppi per le verifiche del caso.