Ultimi aggiornamenti meteo sul possibile ruggito invernale post Candelora
Oggi è il giorno della Candelora ed il tempo è buono in gran parte d’Italia. Primavera alle porte dunque? Non ancora, l’inverno si farà ancora sentire con un’irruzione fredda in tutte le regioni.
Oggi il sole splende su quasi tutto il territorio italiano e le temperature sono in aumento grazie ad all’anticiclone atlantico che portando i suoi massimi sul Golfo di Biscaglia tende a premere verso est coinvolgendo temporaneamente i mari italiani. Ma se la tradizione vuole la primavera vicina quando la Candelora si presenta soleggiata e asciutta i modelli numerici mostrano una tendenza diversa, orientata verso una recrudescenza dell’inverno a partire da domenica 4.
Quali saranno le caratteristiche di questo “ruggito” invernale? Premettiamo subito che ci sono ancora diversi tasselli da sistemare nella previsione di questo evento che potenzialmente potrebbe essere, dal punto di vista termico, il più rilevante della stagione.
I modelli non sono ancora del tutto coerenti sullo sviluppo della dinamica ma in generale gli scenari Ensemble, almeno fino ai giorni 6/7 febbraio, appaiono orientati verso una fase fredda con anomalie negative più marcate al sud rispetto al nord. Neve? Per ora ci sono segnali di una fase fredda ma in genere abbastanza asciutta pur con qualche distinguo che andiamo ad esaminare.
Evoluzione: freddo sì ma dinamica ancora incerta
Si nota una certa fretta nella comunicazione, la solita corsa a chi annuncia prima il gelo, la neve e l’immancabile Buran. Purtroppo però, in casi come quello attuale abbiamo a che fare con dinamiche capaci sempre di mettere in difficoltà i modelli numerici.
C’è in ballo un minimo depressionario in discesa lungo il bordo orientale dell’anticiclone, spinto da un flusso artico seguito da successiva irruzione retrograda di aria fredda di natura continentale in ingresso sul Mediterraneo centrorientale e sui mari italiani.
Inoltre, avendo a che fare in questo caso con aria continentale, al momento non abbiamo importanti serbatoi di aria gelida nei bassi strati tra i Balcani ed il Mar Nero e l’aria fredda al suolo si propagherà gradualmente dalle regioni nordorientali europee andando a sostituire quella più mite attualmente presente.
Un bel rompicapo o, quanto meno, il massimo della difficoltà per i più accreditati modelli numerici di cui disponiamo! Mi permetto quindi di suggerire prudenza e soprattutto, in questo caso, di limitare l’orizzonte della previsione a pochi giorni.
Candelora con sole e temperature in aumento
Prima dell’inizio della probabile irruzione fredda il tempo sull’Italia sarà regolato dall’alta pressione e da correnti settentrionali in quota, secche a sud delle Alpi.
Tra giovedì di Candelora e venerdì, a parte qualche nevicata a ridosso dei rilievi di confine delle Alpi centrorientali, il cielo si manterrà in genere poco nuvoloso su tutte le regioni salvo locali addensamenti più consistenti. Clima ancora relativamente mite con valori massimi compresi tra 9 e 14 gradi al nord e punte fino a 16 al centrosud. Possibilità comunque di gelate notturne in pianura Padana con importante escursione termica diurna.
Meteo weekend: Föhn a nordovest, peggioramento al sud
Sabato sereno e mite a nordovest per gli effetti dei venti settentrionali secchi in caduta dalle Alpi. Le temperature massime potrebbero localmente toccare o superare i 20 gradi tra Piemonte e Lombardia! Il clima sarà comunque mite anche nelle altre regioni con massime di 12/16 gradi al centronord e punte di 16/18 al sud. Nel corso della giornata aumento della nuvolosità sulle regioni meridionali adriatiche e ioniche con possibilità di deboli piogge a carattere sparso.
Domenica inizia l’irruzione fredda con temperature ovunque in diminuzione ma più avvertita al sud. Cielo ancora poco nuvoloso ma dal pomeriggio sarà possibile un rapido aumento della nuvolosità sul nordest associato dalla sera a precipitazioni sparse in transito da nord a sud, nevose a quote molto basse. Nubi parziali anche al centro sud nelle aree adriatiche e ioniche. Forti venti da nord-nordest sulla Puglia e la Calabria ionica.
Tendenza: freddo diffuso sì ma la neve?
Come anticipato, vista la complessità dell’evoluzione sinottica, difficile andare oltre il 6/7 del mese. Nella notte tra domenica e lunedì si dovrebbe formare un minimo depressionario in quota sul Golfo del Leone con corrispondente bassa pressione al suolo sulla Sardegna.
Questa dinamica favorirà almeno temporaneamente l’intensificazione del flusso di venti freddi orientali su tutte le regioni ma il maltempo lunedì dovrebbe essere limitato alla Sardegna con neve quasi al piano sul settore orientale, salvo deboli nevicate sparse fino a bassa quota se non al piano nelle ore notturne in rapido transito su Emilia Romagna, Toscana e basso Piemonte.
Martedì 7 potrebbe essere la volta della neve a quote molto basse in Sicilia, in particolare sul catanese. Sul resto d’Italia variabilità e freddo.
Ecco, oltre oggi non ci spingiamo, seguite i prossimi aggiornamenti!