Meteo, torna la corrente a getto polare: irrompe aria fredda, e la neve?
Nevone, big snow, burian, gelo intenso. Queste le voci che circolano, ma cosa dicono realmente i modelli? Si avvicina aria fredda, ma la vera anomalia è il caldo di ieri al nord. La tendenza per la prossima settimana vede cambiamenti di massa d’aria, con conseguenze a sorpresa. Ecco dove cadrà la neve!
Prima di parlare del freddo in arrivo, è bene sottolineare la vera anomalia, il caldo di ieri. Complice il fenomeno del föhn, le temperature massime al nord sono risultate tipiche di fine marzo o primi aprile. Varie città del nord hanno toccato i 15-16°C, la più calda Bologna con 17°C, identica a Lampedusa che però si trova ben più a sud e vicina alle coste africane.
Vero, il föhn è sempre esistito, ma non si può fare a meno di osservare che queste anomalie calde sono ben più frequenti e intense delle anomalie fredde. E ora del freddo ne arriva, ma è bene far chiarezza e premettere subito che non è il caso di scomodare i veri mesi di febbraio gelidi e storici come quelli del 1956, 1991, 2012 e 2018.
La sinottica: anticiclone a nord e corrente a getto polare.
L’anticiclone che staziona fra medio Atlantico e centro Europa tende a rafforzarsi con massimo di 1045 hPa fra sud dell’UK e Polonia. Un suo promontorio si estenderà anche verso la Scandinavia, non intenso e molto diverso in conformazione dalle irruzioni storiche sopra citate.
Ad alta quota la corrente a getto polare si dispone con flussi nuovamente settentrionali verso le Alpi. Una piccola saccatura a onda corta si assocerà fra domenica e lunedì a un fronte freddo che porterà verso le nostre regioni aria in prevalenza polare marittima in parte contentale, mentre non sembra irrompere la vera aria artica.
Incertezza poi sugli scenari a medio termine, alcuni modelli propendono per situazioni retrogrede gelide e nevose. Gli indici ensamble ECMWF però fanno ritenere poco probabile questo scenario.
Sabato 4 febbraio, ancora vento Föhn al nordovest
Poco da dire per la giornata di sabato. Al nordovest ancora soffia il föhn anche se le massime sono meno alte, ma pur sempre sopra media in molte zone. Al nordest in parte nebbioso o nuvoloso per nubi basse causa effetti rotore e föhn sollevato (shallow). Sole e vento in quota sulle Alpi, neve portata da nord in alcune zone della cresta di confine.
Al centro qualche nube bassa fra Toscana e Umbria, maestrale moderato in Sardegna. Al sud variabilità con prevalenza di sole, ma in qualche zona della Calabria e del sud della Puglia addensamenti con locali deboli piogge.
Domenica 5 avvisaglie di normale inverno
Domenica 5 febbraio nubi medio alte in aumento al nord e al centro, verso sera qualche nevicata sulle Alpi e localmente precipitazioni al nord, con neve in calo a quote in parte basse, episodi comunque locali e temporanei.
Rovesci in prossimità delle coste della Toscana centro meridionale e alto Lazio nonché localmente in Sardegna.Al sud abbastanza soleggiato grazie alla tramontana.
Primi cenni di calo temperatura da sera, ma è improprio ancora parlare di freddo.
Inizio settimana con veloce passaggio frontale, neve in Sardegna
Lunedì il fronte freddo transitando prima al nord e poi al centro può dar luogo a locali episodi di neve “coreografica” a bassa quota, occasionalmente in pianura. Non ci sentiamo di parlare di nevicata, perché in fretta i venti settentrionali spazzeranno le nubi e specie al nordovest porteranno ampie schiarite e nuovamente föhn, ma su masse d’aria più fredde.
Qualche locale nevicata in Appennino centrale, mentre il tempo più perturbato pare sulla Sardegna, con rovesci su gran parte dell’isola e nevicate sull’alta collina e montagna dell’interno. La parte meridionale del fronte freddo poi potrebbe interessare con analoghi fenomeni la Sicilia, ma più fra lunedì sera e martedì, con nevicate a quote basse per la zona, nell’interno.
Il resto del sud lunedì e martedì vedrà tramontana con nubi irregolari ma scarsi fenomeni, limitati a qualche fiocco di neve nell’interno.
Cosa succederà verso metà settimana?
Titoli vari annunciano nevone al nord e gran gelo o perfino burian da mercoledì o giovedì. Smentiamo subito quest’ultima eventualità, il termine burian peraltro è improprio. E facciamo chiarezza sulle ipotesi di neve. Queste vengono ostinatamente proposte dal modello GFS americano, mentre a noi appare più realistico lo scenario proposto da ECMWF.
Ovvero giornate più fredde, ma non gelide, con qualche nevicata limitata alla dorsale Appenninica. Un apposito prodotto probabilistico sul tipo di precipitazione indica in appena il 10-15% il rischio (o speranza?) neve in pianura al nord.
Quanto alle temperature, attualmente si stimano minime sui -4,-5°C al nord, -1,-4°C al centro, fra +3 e +8°C al sud. Massime dai +6,+7°C del nord a 12-14°C al sud.
E’ decisamente improprio dunque parlare di gran gelo e non corretto professionalmente annunciare la neve a 5-6 giorni di distanza. Viste queste incertezze infine non è il caso spingerci oltre, ne riparleremo.