Verso una nuova ondata di caldo estremo: come possiamo proteggerci?
Dopo alcuni giorni gradevoli il caldo bussa di nuovo alle porte. I modelli ipotizzano onde di calore estreme dalla Spagna all’Europa centrale e quindi anche in Italia. Verso nuovi record assoluti? Ecco cosa fare per convivere col gran caldo.
Alcuni giorni di respiro ci volevano proprio, ma ora il caldo torna a fare sul serio. A chiarezza di alcuni dubbi, la rinfrescata c’è stata. Le temperature massime di ieri sono state ben più basse di pochi giorni fa. Domenica nessuna stazione meteo della rete nazionale ha superato i 35°C.
Firenze e Decimomannu le più calde, con 34°C, 30-32°C le città del nord. Una settimana fa, come oggi, sempre a Firenze c’erano 39°C, ma anche al nord si arrivava a 37-38°C e le zone più calde superavano i fatici 40°C. Nel mezzo, giovedì appunto è affluita aria relativamente più fredda, col prezzo consueto di violenti temporali. Ora però l’anticiclone delle Azzorre cambia conformazione e il caldo arriva nel momento peggiore dell’anno.
Evoluzione: dall'anticiclone delle Azzorre all'Africano
L’anticiclone delle Azzorre si estende al suolo a gran parte dell’Europa e le perturbazioni atlantiche viaggiano molto a nord. La conformazione barica però va cambiando, con il consolidamento di alta pressione sul Mediterraneo e l’espansione, in quota, della classica cupola dell’anticiclone africano.
Questo dapprima porterà calore estremo sulla Spagna e quindi sulla Francia, poi probabilmente anche fino all’Inghilterra. L’isoterma di +20°C a 850 hPa si espanderà a queste zone da metà settimana e quindi anche all’Italia. Una zona con +25°C sempre a 850 hPa si porterà sulla Francia e poi su Europa centrale ed Italia.
Pur trattandosi di tendenza a 6-8 giorni, notiamo con preoccupazione che indici come EFI Extreme Forecast Index sono molto alti, segno che questa ondata è quasi certa. Restano da stabilire i dettagli e la durata.
Martedì leggera instabilità poi termometri in salita
Domani martedì nell’ambito di una giornata estiva in molte zone della penisola estiva, una leggera e ultima infiltrazione fresca porterà qualche rovescio segnatamente lungo la dorsale Appenninica e localmente nelle prealpi. In Appennino in particolare i rovesci saranno presenti nel pomeriggio sia in quello settentrionale che nel centrale e in parte anche nelle zone interne del sud. Scarsi, ma non esclusi, gli sconfinamenti in vicine zone di pianura. Giornata comunque calda con 30-32°C al nord e 33-35°C al centro, un po meno caldo al sud ma comunque valori estivi.
Mercoledì si stabilizza al nord e al centro, sole dominante tutto il giorno anche in montagna, attenzione però al mattino al sud, specie fra Campania meridionale e Calabria, in parte Basilicata. Possibile un veloce passaggio temporalesco ma anche molto intenso. Temperature in aumento ma ancora sopportabili.
Giovedì invece il caldo aumenta notevolmente, al nord e al centro massime fino a 35-37°C, con prime notti tropicali. Si forma smog fotochimico e aumenta il rischio incendi, città già con molto disagio da caldo. Qualche temporale di calore nel pomeriggio possibile sulle Alpi. Al sud un po’ meno intenso ma pur sempre caldo, 30-35°C.
Da venerdì caldo estremo in tutta Europa?
Se consultate le nostre previsioni automatiche, compaiono valori al limite dell’incredibile, con picchi di caldo prossimi o sopra i 40°C perfino a Londra, Parigi e Francoforte fra sabato e lunedì. In Italia da venerdì a domenica ondata di caldo molto intensa ma probabilmente non da record, con 36-38°C, comunque troppi per la stagione, troppo a lungo e soprattutto ripetuti di nuovo in questa estate sempre più simile al 2003. Rari i temporali di calore, ma intensi dove passano come al nordest alpino fra venerdì e sabato.
Diciamo che, al di là di possibili record, è necessario essere pronti, anche psicologicamente, a un periodo prolungato di caldo molto intenso.
Le conseguenze e come convivere col caldo
Le città saranno per molti giorni ai limiti dell’invivibile. Non è questione di semplici accorgimenti, tutti sappiamo che dobbiamo mangiare cose fresche e non uscire nelle ore più calde. Sono possibili disagi, a partire dai black out, nonché aumenterà il rischio incendi, non solo nei boschi. Probabile aggravamento della crisi idrica.
Va da se che occorre aumentare la propria resilienza, chi può è bene cerchi riparo, in una sorta di profugo climatico da caldo, andando in montagna o sulle coste.
In casa, seguite gli accorgimenti per ottimizzare l’aria condizionata, ma attrezzatevi anche con quanto può servire in caso di black out.
Evitare lavori pesanti all’aperto, dai cantieri ai lavori nei campi ma anche il bricolage. Altrettanto non saranno giornate da praticare sport all’aperto, salvo nelle ore di prima mattina mentre anche di sera sarà troppo caldo.