Epifania stabile, poi tornano pioggia e neve in montagna ma niente gelo
Dopo il lungo periodo di stasi atmosferica imposto dall’anticiclone subtropicale durante le festività natalizie si riapre la porta atlantica. In arrivo sull’Italia pioggia e neve in montagna ma nessuna ondata di gelo.
Qualcosa si muove dal punto di vista atmosferico, dopo l’Epifania qualche perturbazione riuscirà finalmente a raggiungere l’Italia riportando sul nostro territorio piogge e nevicate in montagna che mancano ormai da prima di Natale.
Tutto il periodo delle festività natalizie è stato e sarà ancora condizionato da un tenace anticiclone caldo di matrice subtropicale che ha di fatto scacciato l’inverno dall’Italia e da molti paesi europei. Oltre alla mancanza di piogge e alla persistente presenza di fenomeni legati all’inevitabile inversione termica si sono verificate temperature primaverili, in diversi casi da record per il periodo stagionale.
Alta africana, nubi basse, inquinamento
In molte zone del centronord italiano il cielo è rimasto grigio a causa di una copertura nuvolosa bassa spesso compatta.
Naturalmente non sono mancate le foschie e le nebbie, a volte delle deboli piogge, e soprattutto un netto peggioramento della qualità dell’aria.
Dove le nubi basse non hanno avuto la meglio l’abbinata tra l’aria calda africana, soleggiamento e, a volte, fenomeni di compressione, ha determinato valori di temperatura prossimi o superiori ai 20 gradi al centrosud e in vari paesi a nord delle Alpi.
Neve, impianti sciistici in sofferenza
Da tempo sappiamo che con il riscaldamento climatico in atto gli impianti sciistici sono destinati a soffrire, in particolare sotto i 1500 metri e gli scienziati confermano il trend medio per i prossimi decenni.
Così è stato anche nei giorni scorsi con molte località delle Alpi in crisi, specie a nordovest, e le località appenniniche alla canna del gas. La potente azione dell’anticiclone africano ha fatto salire la quota dello zero termico a livelli eccezionali favorendo una rapida fusione del manto nevoso, soprattutto nei versanti esposti al sole e sulla dorsale appenninica che di neve ne aveva vista poca già prima di Natale. Occorre davvero ripensare ai modelli di sviluppo turistico della nostra montagna.
Ciao ciao anticiclone africano ma niente gelo alle porte
La situazione sinottica è destinata a cambiare, l’anticiclone ha le giornate contate pur restando ancora saldo al comando per l’Epifania e, di fatto, fino a sabato 8.
Da domenica le correnti occidentali atlantiche riprenderanno ad interessare l’Italia con un primo fronte perturbato che entro lunedì 9 attraverserà tutta la penisola determinando un peggioramento del tempo ed un successivo graduale riavvicinamento delle temperature alle medie del periodo.
Dopo i transito della saccatura depressionaria in quota la pressione tenderà nuovamente ad aumentare e per vedere una nuova perturbazione all’opera sull’Italia bisognerà probabilmente attendere il 12 o 13 del mese.
Ondate di gelo alle porte? Non se ne parla, almeno fino a metà mese.
Meteo Epifania
Sia per la festa dell’Epifania che per sabato 7 le condizioni del tempo saranno ancora regolate dall’alta pressione. Il sole prevarrà sulle Alpi, sulle regioni centromeridionali e sulle isole maggiori con temperature ancora ben al di sopra della media. Banchi nuvolosi bassi e nebbie interesseranno molte zone della pianura Padana e parte delle regioni centrali, soprattutto del versante tirrenico. Possibili anche pioviggini o deboli piogge. Tempo migliore al sud con più sole su Sicilia e regioni adriatiche e ioniche.
Temperature massime fino a 16/18 gradi al sud, 14/16 al centro e 9/12 al nord.
Domenica si rivedono pioggia e neve
Rapido aumento della nuvolosità a partire dalle regioni occidentali con piogge al mattino sul nordovest, in estensione alle regioni nordorientali entro la sera. Entro sera piogge anche sulle regioni centrali e sulla Sardegna. Nevicate sulle Alpi a quote comprese tra 600 e 1200 metri, solo sopra i 1500 metri sui rilievi appenninici. Temperatura in graduale diminuzione.
Tendenza: piogge al sud poi miglioramento
Mentre al nord già lunedì il tempo tenderà a migliorare salvo che sul Friuli Venezia Giulia tra centro e sud la perturbazione favorirà ancora piogge, localmente abbondanti, soprattutto sul versante tirrenico. Neve sugli Appennini a quote elevate, in calo solo martedì sulle regioni meridionali fino a 600/800 metri. Tra mercoledì e giovedì bel tempo ovunque con temperature nella media o un po’ superiori. Possibile un nuovo peggioramento da venerdì 13.
Per eventuali ondate di freddo vi rimando ai prossimi aggiornamenti.