Meteo, dopo il freddo e la neve cosa ci aspetta questa settimana?

Le temperature massime torneranno a salire, soprattutto sulle regioni settentrionali, dove si potranno oltrepassare i +20°C +22°C da giovedì. Dopo la parentesi invernale, torna la primavera? Gli aggiornamenti meteo.

Vista del giardino della splendida Isola Bella sul lago Maggiore

Dopo un weekend dal sapore tipicamente invernale, caratterizzato da un diffuso calo termico e dal ritorno della neve fino a quote collinari sulle regioni centro-settentrionali, nel corso della settimana assisteremo ad un graduale miglioramento delle condizioni meteorologiche su buona parte del Paese. Merito di una nuova spinta dell’anticiclone dinamico oceanico verso il bacino centrale del mar Mediterraneo, che garantirà una sostanziale stabilità del tempo, con il rialzo dei valori della pressione atmosferica. Oggi, peraltro, è il 4 di aprile, giorno del detto “Quattro aprilante, giorni quaranta”. Si tratta di un antichissimo detto popolare napoletano, secondo il quale in caso di pioggia nella giornata del 4 aprile, pioverà anche per i successi quaranta giorni.

Alta pressione in rimonta, residua variabilità al meridione

L’inizio della settimana vedrà una nuova rimonta, in direzione dell’Italia, dell’anticiclone oceanico, che garantirà un lento ripristino di condizioni di generale stabilità atmosferica, soprattutto ad iniziare dalla Sardegna e dalle regioni del centro-nord.

Solo sulle estreme regioni meridionali, e su parte dei settori tirrenici, avremo ancora qualche residuo annuvolamento, legato alla variabilità indotta dal flusso umido di correnti occidentali, provenienti dalle medie latitudini atlantiche. Queste nubi, per lo più innocue, potranno rendere nuvolosi i cieli attorno le coste del medio-basso Tirreno e sulla Sicilia, anche se non produrranno fenomeni precipitativi degni di nota. Le temperature, difatti, torneranno nuovamente a salire, a cominciare proprio dalle regioni del centro-nord, dove i cieli sereni o poco nuvolosi garantiranno un maggiore soleggiamento.

Cosa accadrà martedì 5 aprile?

Fin dal mattino di martedì 5 aprile avremo prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi su tutte le regioni del centro-nord. Qualche nube nel corso della giornata si potrebbe vedere sulle Alpi di confine. Prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi pure sul resto delle regioni centrali e meridionali, salvo qualche annuvolamento sulle coste tirreniche. Ancora un po’ di nuvole insisteranno sulle regioni meridionali e soprattutto fra Calabria e Sicilia tirrenica, ma saranno nuvole improduttive.

Il maggior soleggiamento garantirà anche un progressivo incremento dei valori delle temperature massime in tutta Italia, con punte di +18°C +19°C, localmente i termometri potrebbero varcare la soglia dei +20°C.

Mercoledì nubi in aumento fra Sardegna e centro-sud

Mentre sulle regioni settentrionali mercoledì il tempo si dovrebbe presentare stabile, mite e soleggiato, nel corso della giornata assisteremo ad un aumento della nuvolosità medio alta, ad iniziare dalla Sardegna e dalla Sicilia occidentale, in estensione alle regioni tirreniche del centro-sud.

Queste nubi rappresenteranno la parte più avanzata di un fronte caldo, legato ad una depressione in azione fra la Spagna e il bacino occidentale del mar Mediterraneo. Le nuvole, nel corso della giornata di mercoledì, porteranno delle piogge sparse fra Sardegna, e regioni del centro-sud peninsulare.

Qualche debole pioggia si potrebbe vedere pure in Sicilia. Entro sera la nuvolosità e le piogge si estenderanno anche alle coste adriatiche centrali. Da segnalare pure l’importante aumento delle temperature massime atteso al nord, con valori da primavera inoltrata su diverse regioni, con punte fino a +20°C +22°C in Pianura Padana.

Nel weekend possibile peggioramento al nord?

Se nel peggioramento di metà settimana il nord sarà saltato, non si potrà dire altrettanto per il weekend, quando una nuova perturbazione sembra possa coinvolgere più direttamente le regioni settentrionali, portando nuove piogge e nevicate sulle Alpi. Ancora, vista la distanza temporale, è troppo presto per entrare nei dettagli previsionali di questo peggioramento. Non ci resta che seguire gli aggiornamenti dei principali centri di calcolo internazionali.