Oltre al grande caldo è in arrivo anche tanta polvere dal Sahara
Oltre al caldo anomalo nei prossimi giorni sull'Italia arriverà anche tanta polvere desertica dal cuore del deserto del Sahara. Attesi tramonti infuocati in varie regioni italiane.
Oltre al caldo piuttosto intenso, atteso nei prossimi giorni in molte regioni d’Italia, in particolare sulla Sardegna, dove si potranno sfiorare i +40°C nelle aree più interne dell’Isola, i venti dai quadranti meridionali che salgono dal Sahara algerino trasporteranno pure una nuova nuvola di pulviscolo desertico, che dalle alte dune dei deserti sabbiosi dell’Algeria orientale si sta spingendo verso il bacino centro-occidentale del Mediterraneo.
Nel corso dei prossimi giorni questa striscia di polvere desertica raggiungerà i cieli della Sardegna e della Sicilia, infuocando l’atmosfera e regalando tramonti davvero suggestivi, soprattutto lungo le coste tirreniche.
Le nuvole di polvere e pulviscolo desertico, come previsto, partiranno proprio dalla regione del Grande Erg (dune di sabbia) orientale. La presenza di queste ingenti quantitativi di polvere in sospensione segna anche il passaggio, nella media troposfera, di masse d’aria molto calde e secche, d’estrazione desertica, che tendono ad inibire qualsiasi tipo di moto convettivo.
La nuvola di polvere raggiungerà l’Italia
Come previsto dalle simulazioni dei modelli matematici la nuvola di pulviscolo desertico nei prossimi giorni, oltre ad invadere i cieli di Sardegna e Sicilia, si spingerà fino alla Francia sud-orientale, interessando pure parte delle regioni di nord-ovest e l’area tirrenica.
Il pulviscolo sahariano contribuirà a rendere il cielo lattiginoso, dando al sole quel tipico aspetto pallido. La polvere desertica stavolta rimarrà in sospensione a quote elevate, senza depositarsi al suolo, visto la mancanza di precipitazioni degne di nota, evitando di sporcare nuovamente auto, terrazzi e qualsiasi tipo di oggetto presente all’aperto.
Di solito le nuvole di polvere che provengono dalla regione del Grande Erg hanno un colore giallastro, tendente al marrone chiaro, e sono molto diverse dalla polvere rossa, proveniente dai deserti più interni della Cirenaica, che nel periodo autunnale ed in inverno sovente raggiunge le nostre regioni meridionali, sotto impetuosi flussi sciroccali che partono proprio dal deserto libico.
Ma quanto sono grandi i granelli di polvere desertica?
La granulometria delle polveri sottili sahariane in arrivo sulla nostra regione varia tra 0.4 e 40 μm (milionesimi di metro). Localmente anche particelle più grandi. Per quanto riguarda la composizione si sono effettuate diverse analisi chimiche delle polveri sahariane dalle quali si vede come prevalgano il silicio, gli ossidi di alluminio, calcio e ferro. Al loro interno si possono trovare anche vari tipi di batteri, che viaggiano con le polveri, in media troposfera.
Come si originano?
Le nuvole di polvere desertiche vengono prodotte da particolari condizioni meteorologiche, che prevedono venti piuttosto forti, con raffiche > 50/60 km/h, che soffiando su vaste aree desertiche sabbiose sollevano per aria ingenti quantità di polvere e pulviscolo desertico, producendo delle vere e proprie nuvole di polvere, sollevate verso la media troposfera da moti convettivi (correnti ascensionali) che favoriscono uno spostamento su grandi distanze.
Come arriva a depositarsi al suolo (o sulle nostre auto)?
I granelli di polvere desertica, che spesso sporcano le nostre auto e i nostri terrazzi o balconi, si possono depositare al suolo in due modi: tramite la “deposizione umida” e la “deposizione secca”.
Nella “deposizione umida” la gocciolina di pioggia, cadendo per gravità verso terra, assorbe le polveri presenti in sospensione in atmosfera, depositandole al suolo, o sulle nostre auto posteggiate all’aperto, creando delle macchioline di color giallo o marrone. Nella “deposizione secca” la polvere si accumula sul terreno per sedimentazione, lasciando piccoli accumuli, come capita sul davanzale di una finestra o nel tergicristallo della nostra auto.