Meteo Italia: aria mite e sentori primaverili, torneranno freddo e neve?
In questi giorni si ha la netta sensazione di un inverno ormai ai titoli di chiusura e anche buona parte della prossima settimana sarà condizionata dall’altra pressione. Possibili sorprese fredde? E quando?
Cominciamo col ricordare che in effetti, secondo le convenzioni della Meteorologia, con il 28 febbraio si chiuderà la stagione invernale ed inizierà la primavera. È pur vero che anche la prima parte di marzo potrebbe riservare colpi di coda prettamente invernali e che quindi non possiamo dare per morto l’inverno con troppo anticipo.
Certo che veder salire i termometri su valori massimi ampiamente superiori ai 15 gradi in modo omogeneo da nord a sud nella giornata di mercoledì lascia abbastanza interdetti. Si sono toccati i 20 gradi in alcune località del nord e addirittura superati al centro! Siamo appena nella seconda decade di febbraio ma le temperature hanno raggiunto valori massimi più tipici di aprile.
Oltre alle temperature continuiamo a segnalare le miserrime precipitazioni che hanno finora contraddistinto il mese di febbraio nelle regioni settentrionali aggravando ulteriormente un lungo periodo siccitoso ereditato dal 2022.
La domanda sorge spontanea: davvero l’inverno è finito e, soprattutto, quanto tornerà a piovere e nevicare al nord visto che da parecchio tempo le perturbazioni, quelle che riescono a raggiungere l’Italia, sembrano prediligere il centro-sud?
Ecco cosa ci prospettano i nostri strumenti d’indagine alla luce degli ultimi aggiornamenti:
Alta pressione protagonista
Analizzando le carte meteorologiche non si notano sintomi di cambiamento sostanziale delle condizioni atmosferiche per l’Italia. Tuttalpiù ci si può attendere un temporaneo e lieve indebolimento dell’anticiclone tra domenica e lunedì prossimi seguito da una pronta ripresa con rinforzo di un promontorio sul mar Mediterraneo centroccidentale mari italiani compresi.
Si tratta ancora una volta di configurazioni anticicloniche a carattere caldo con valori termici in quota sempre superiori alle medie del periodo, in qualche caso di diversi gradi.
Inversioni termiche e smog nei bassi strati
La perdurante fase anticiclonica, unitamente al temporaneo calo dei geopotenziali in quota per effetto del transito di un debole fronte tra domenica e lunedì, determinerà un aumento dell’umidità nei bassi strati con formazione di banchi nuvolosi bassi, nebbie e foschie dense nei fondovalle, in alcuni settori della pianura Padana e dei litorali tirrenici.
Dato che poi l’alta pressione tornerà a rinforzarsi non ci sono buone notizie per quanto concerne la qualità dell’aria, in particolare nelle aree metropolitane del nord con probabili superamenti delle soglie di attenzione per le polveri sottili PM10 e PM2,5.
Il tempo fino a sabato 18 febbraio
Tempo stabile su tutte le regioni ma con formazione di parziali banchi nuvolosi bassi sulla Liguria, sui litorali delle regioni tirreniche, sulla Sicilia occidentale e su parte della pianura Padana a partire venerdì dalle regioni nordorientali. Qualche pioviggine non è da escludersi tra la Liguria di levante e l’alta Toscana tirrenica.
Temperature mediamente in lieve calo ma sempre ben sopra le medie del periodo. Laddove prevarranno nebbie e nubi basse valori minimi in crescita e massime invece più basse.
Le piogge sparse della domenica e del lunedì
Domenica, come anticipato, aumento della nuvolosità su tutte le regioni con possibilità di deboli piogge lungo il versante tirrenico tra la Liguria di levante e la Campania. Prevalenza di nuvolosità bassa sulle altre regioni in attesa di un peggioramento a nordest in serata quando deboli piogge potranno propagarsi dal Trentino Alto Adige al Veneto e al Friuli Venezia Giulia lambendo anche Emilia Romagna e Marche. Deboli nevicate sulle Alpi orientali sopra i 1100/1300 metri.
Lunedì notte qualche pioggia potrà cadere sulle regioni centrali adriatiche ed in giornata al sud ma si tratterà davvero di fenomeni modesti.
Tendenza: torna il freddo?
Appare molto poco probabile un’irruzione fredda fino alla metà della prossima settimana mentre crescono le quotazioni di una nuova rimonta anticiclonica che potrebbe interessare tutte le regioni tra martedì 21 e giovedì 23. A parte i fenomeni legati alle inversioni termiche non dovremmo quindi assistere a cambiamenti sostanziali del tempo.
I modelli sembrano invece “nasare” un cambio di circolazione tra il 24 ed il 26 del mese con possibile ingresso di correnti più fredde e, forse, di una circolazione depressionaria sui mari italiani. Tuttavia, questa evoluzione non è ancora supportata da basi solide, gli scenari Ensemble, ad esempio, non vedono una modifica chiara nel verso del freddo e delle precipitazioni.
Non rimane quindi che aspettare qualche giorno per capire gli sviluppi su scala sinottica successivi al 23 febbraio.