Meteo, arriva la neve in pianura! Dove cadrà? Gli ultimi aggiornamenti
Il peggioramento atteso il giorno dell'Immacolata potrebbe riportare la neve fino a quote prossime al piano su alcune località del nord. Ecco dove!
Dicembre continuerà a presentare condizioni meteorologiche parecchio dinamiche, con il dominio del flusso perturbato atlantico, che a più riprese spingerà nuovi sistemi frontali, a carattere freddo, verso il nostro Paese, e il bacino centrale del Mediterraneo. Anche l’inizio della nuova settimana sarà condizionato da tempo spiccatamente instabile e dal ritorno del freddo e della neve, fino a bassissima quota al nord nel giorno dell’Immacolata.
Lunedì aria più fredda raggiungerà l’Italia
Il transito dell’ennesima perturbazione oceanica, in allontanamento verso i Balcani, “avvetterà” aria più fredda, d’estrazione polare marittima, verso l’Italia, interessando soprattutto il nord-est, le regioni adriatiche e il sud, dove avremo piogge, rovesci e temporali, con possibilità di nevicate fino a quote molto basse in Appennino. La neve tornerà ad imbiancare anche i monti delle regioni meridionali e delle Isole Maggiori.
Sulle regioni settentrionali, poste sottovento alla catena alpina, il tempo sarà prevalentemente soleggiato e asciutto, con nevicate solo sulle Alpi di confine. Qui pero le temperature, nel corso della notte, subiranno una drastica diminuzione, con possibili gelate diffuse sul catino padano, come in buona parte delle città del nord Italia, eccetto le località costiere. Quest’aria più fredda, e densa, che si depositerà sulla pianura Padana creerà i giusti presupposti per vedere delle nevicate, fino in prossimità del piano, sulle regioni di nord-ovest, il giorno dell’Immacolata.
Il peggioramento dell’Immacolata
Dopo la breve pausa soleggiata di martedì 7 dicembre 2021, con tempo tutto sommato buono su gran parte d’Italia, le condizioni meteorologiche inizieranno a peggiorare sulle regioni settentrionali il giorno dell’Immacolata, mercoledì 8 dicembre 2021, per l’irrompere da ovest di un intenso sistema frontale atlantico, preceduto da sostenute correnti dai quadranti meridionali.
Questo fronte, proprio giorno 8, potrebbe portare nevicate a bassissima quota, se non fino al piano su alcune regioni del nord Italia, come Piemonte, ovest dell’Emilia e Lombardia più occidentale.
Difatti, l’isolamento di un “cuscinetto di aria fredda”, nei bassi strati, sulla pianura Padana centro-occidentale, contribuirà, mercoledì, a produrre delle nevicate fino a bassissima quota, se non addirittura al piano, specialmente fra il basso Piemonte, parte della bassa Lombardia e l’Emilia occidentale, lì dove la “dama bianca”, in presenza di precipitazioni moderate, potrà riuscire a scendere fino alle pianure, lasciando anche degli accumuli di neve fresca sul terreno.
Dove sarà più probabile la neve al nord?
Dalle ultime analisi dei principali centri di calcolo internazionali emerge che, con molta probabilità, le nevicate si potranno spingere fino a quote prossime al piano anche sull’Emilia occidentale e lungo il confine fra Piemonte e Lombardia. Oltre che su Torino, la neve si potrebbe vedere anche in città come Novara, Vercelli, Piacenza e Parma, dove si potranno vedere pure degli accumuli, anche sui 5-8 cm.
Ma le nevicate più consistenti si verificheranno, come al solito, sul basso Piemonte, e a bassa quota pure sull’Appennino Ligure, dove in caso di “travaso” di aria fredda dal basso Piemonte, per mezzo della tramontana scura, i fiocchi di neve, durante le fasi precipitative più intense, si potranno spingere a quote bassissime, fino ai sobborghi collinari di Genova.
Un po’ più difficile, invece, vedere la neve in città come Milano, Bologna, visto che le correnti meridionali, richiamate sul nord Italia dalla stessa perturbazione, provvederanno, sin da subito a rovinare la colonna d’aria e a innalzare la quota dello “zero termico”, trasformando le eventuali precipitazioni nevose in pioggia. Infatti, su tutto il settore centro-orientale della pianura Padana, dalla Lombardia al Friuli, per questo motivo, avremo solo piogge, con la neve relegata a quote più alte sulle Prealpi e Alpi centro-orientali.