Meteo: il gelo lambisce l’Italia prima di ritirarsi a est

Masse d’aria gelida si accingono a raggiungere l’Italia nei prossimi giorni. Localmente si rivedrà la neve ma il vero protagonista questa volta sarà il freddo che si farà sentire soprattutto al nord e lungo il versante adriatico.

PREVISIONI METEO
Arriva il freddo sull'Italia! Anche qualche nevicata a quote basse al centrosud come sulla Sila tra venerdì e sabato

Mentre in Spagna si fanno ancora i conti con gli effetti delle poderose bordate che il generale inverno ha inferto nei giorni scorsi, l’attenzione si sposta sull’Europa centro-orientale e sull’Italia. Nei prossimi giorni, infatti, la dinamica della circolazione generale favorirà una fase di freddo intenso nei paesi dell’est che potrà riguardare anche parte dell’Europa centrale, l’Italia e la Grecia.

Il quartier generale del gelo si stabilità tra l’Ucraina e la Bielorussia ma le temperature scenderanno ampiamente sotto lo zero in paesi come la Germania, l’Austria, la Repubblica Ceca e la Romania.

Non si scherzerà neppure nella nostra penisola, in particolare nelle regioni settentrionali ed in quelle centromeridionali adriatiche più direttamente influenzate dalle masse gelide. Non si raggiungeranno, tuttavia, valori record o paragonabili ad altre severe ondate di gelo come quella del febbraio 2012 per fare un esempio.

Come arriverà il freddo sull’Italia?

Il braccio di ferro tra questi due giganti barici produrrà sull’Italia un flusso di correnti settentrionali molto fredde, secche al nord, più umide al centrosud

Il contrasto tra due grandi centri opposti di pressione sarà responsabile dell’arrivo di correnti fredde artico-continentali sull’Italia che interesseranno il paese tra venerdì 15 e martedì 19 gennaio.

L’alta pressione atlantica si svilupperà verso nord fino a sfiorare le isole Svalbard con le sue propaggini settentrionali, allo stesso tempo una vasta depressione graviterà sull’Europa centro-orientale con i suoi minimi in oscillazione tra Mar Baltico, Russia, Ucraina e Mar Nero. Il braccio di ferro tra questi due giganti barici produrrà sull’Italia un flusso di correnti settentrionali molto fredde, in generale più secche al nord, più umide in alcune aree del centro-sud.

Nevicate locali a quote molto basse ma soprattutto clima rigido

Il titolo sintetizza abbastanza bene quello che sarà il tempo a partire da venerdì 15 gennaio e nel corso del week-end. Dico subito che le precipitazioni non saranno il fattore più importante in questa ondata fredda, vediamo comunque dove e quando si potrebbero vedere i fiocchi a quote basse.

Nord quasi escluso da fenomeni al netto delle nevicate da stau lungo i rilievi confinari e temporanee nevicate sul basso Piemonte e a quote basse nell’entroterra Ligure tra la prossima notte e la prima mattina di venerdì per il rapido transito di un nucleo freddo in quota. Per il resto prevarranno condizioni di cielo tra poco nuvoloso e parzialmente nuvoloso fino a domenica con qualche maggiore addensamento sulla Liguria di levante domenica, forse associato a qualche debole pioggia e nevicata oltre i 500 metri. Domenica possibile anche qualche annuvolamento tra basso Veneto e Romagna, con radi fiocchi a tratti.

Il Centro sarà interessato marginalmente da una depressione in azione tra medio e basso Tirreno nella giornata di venerdì. Qualche pioggia è attesa tra Toscana e Lazio con neve sopra i 700 metri ma in rapida attenuazione. Sabato 16 gennaio saranno invece le zone adriatiche comprese tra Marche e Abruzzo a vedere qualche locale debole nevicata con fiocchi fino al litorale. Domenica non esclusa qualche precipitazione sul basso Lazio verso sera.

Precipitazioni anche nevose al sud

Al sud la depressione porterà piogge venerdì 15 sulle isole maggiori e su Campania e Calabria con quota neve attorno ai 700/800 metri in progressivo calo. Sabato 16 gennaio neve a quote molto basse su Aspromonte e Sila, locali deboli e brevi nevicate fino al piano sulla Puglia. Domenica nuovo peggioramento sulle regioni meridionali tirreniche verso sera.

Ultima parte di gennaio ancora gelida?

Parrebbe di no esaminando gli scenari Ensemble. Dal 20 gennaio il freddo sembra ritirarsi sempre più ad est a causa di una ritrovata spinta delle correnti occidentali alle nostre latitudini.

Questo possibile cambio della circolazione favorirebbe un ritorno alla normalità dal punto di vista termico e una maggiore propensione ai contributi più umidi atlantici e al transito di qualche fronte perturbato più organizzato.

Tuttavia, va ricordato che gli scenari relativi all’ultima decade del mese sono ampiamente divergenti con forte riduzione dell’affidabilità. Occorrerà quindi seguire le prossime uscite per avere conferme su questa eventuale evoluzione.