Meteo, possibile ondata di freddo e neve durante i Giorni della Merla?

Una discesa di aria artica marittima è attesa per il prossimo fine settimana, durante i cosiddetti giorni della Merla. Ecco gli aggiornamenti meteo!

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Una nuova ondata di freddo potrebbe interessare l'Italia durante i giorni della Merla.

L’ondata di freddo che ha prodotto spettacolari nevicate, anche sotto forma di rovesci e temporali, sulle Isole del mar Egeo e in Turchia, in queste ore, come previsto, sta interessando in maniera più marginale le nostre estreme regioni meridionali, causando delle nevicate fino a bassissima quota, soprattutto fra Puglia, Calabria e Sicilia nord-orientale. Gli ultimi impulsi freddi, nelle prossime ore, continueranno ad investire l’estremo sud e la Sicilia, dove sarà presente ancora un po’ di nuvolosità, con qualche residuo fenomeno, per lo più da attribuire al “forcing” orografico indotto dai rilievi nei confronti del flusso freddo da N-NE.

Da martedì 25 torna a spanciarsi l’anticiclone oceanico

Gli ultimi refoli di aria fredda anche domani continueranno ad interessare le regioni dell’estremo sud, mentre sul resto del Paese la situazione meteorologica continuerà a presentarsi ancora stabile, con un ulteriore stabilizzazione della colonna troposferica, a seguito dell’ennesima spinta, in direzione dell’Italia, dell’anticiclone delle Azzorre, che propagherà i propri massimi barici verso il bacino centro-occidentale del Mediterraneo.

L’anticiclone pero non garantirà ovunque cieli sereni o poco nuvolosi. Anzi, sulle pianure del nord e valli del centro, l’atmosfera spesso sarà uggiosa, per la presenza di nebbie e foschie mattutine, le quali diradandosi nel corso della giornata si solleveranno, producendo banchi di nubi basse (strati, stratocumuli).

Fra le giornate di mercoledì 26 e giovedì 27 gennaio 2022, inoltre, dal Mediterraneo centro-occidentale subentreranno delle infiltrazioni di aria umida, nei bassi strati, che potranno facilitare la formazione di nubi basse (stratocumuli) a ridosso delle coste tirreniche, dalla Toscana alla Campania. Queste nubi basse, tipiche del periodo, pur essendo del tutto innocue, potrebbero, soprattutto nella giornata di giovedì, arrecare qualche pioviggine sulle aree tirreniche. Mentre altrove persisteranno ampie schiarite e spazi di sole, eccetto la Pianura Padana e le vallate appenniniche, interessate da foschie e nebbie.

Temperature in aumento da metà settimana al centro-sud

La pulsazione anticiclonica verso il Mediterraneo centrale provocherà anche un graduale aumento delle temperature sulle regioni meridionali, con le massime che potrebbero raggiungere o superare i +15°C +16°C. L’anticiclone oceanico, difatti, convoglierà aria più mite d’estrazione temperata oceanica, che causerà questo progressivo aumento termico, già da mercoledì 26. Sulle regioni settentrionali, invece, le temperature non dovrebbero subire grosse variazioni di rilievo, grazie alla persistenza delle nebbie e foschie.

Possibile ondata di freddo durante i Giorni della Merla?

Questo particolare pattern barico che sta dominando la stagione invernale, entro il prossimo weekend potrebbe favorire la discesa di un nuovo impulso di aria fredda, d’estrazione artica marittima, che dalle alte latitudini del nord Europa, attraverso la Scandinavia, si verserà in direzione dell’Europa centro-orientale, andando ad interessare, in parte, pure l’Italia.

Secondo le ultime emissioni modellistiche parte di questo nuovo impulso freddo, fra le giornate di venerdì 28 e sabato 29 gennaio 2022, potrebbe interessare l’Italia, anche se in maniera piuttosto veloce, con la possibilità di isolamento di un minimo relativo sui mari italiani.

Se questa previsione troverà ulteriori conferme nei prossimi giorni, l’Italia si troverà a fare i conti con piogge e nevicate, fino a quote particolarmente basse, mentre le temperature subirebbero una drastica diminuzione proprio a cavallo dei Giorni della Merla. Ancora pero è troppo presto sbilanciarsi, visto che la predicibilità è al momento molto scarsa e i modelli devono ancora assimilare per bene i dati prima di simulare la possibile traiettoria di questo nuovo impulso di aria fredda, che in caso di un ulteriore spanciamento dell’anticiclone oceanico verso est, rischia di finire fra i Balcani e la Grecia, interessando di striscio solo i nostri settori adriatici e il sud.