Meteo, forte maltempo per fine mese: pioggia e neve a quote basse?
Un nuovo peggioramento nel corso del prossimo fine settimana dovrebbe interessare l'Italia apportando piogge e nevicate fino a bassa quota.Ecco gli ultimi aggiornamenti su fine febbraio!
L’ultima settimana di febbraio sarà caratterizzata da una maggiore dinamicità atmosferica, con ben due peggioramenti che interesseranno gran parte delle nostre regioni, apportando piogge, rovesci, temporali e nevicate fino a bassa quota. Già in queste ore un fronte freddo, seguito da burrascosi venti di “maestrale”, sta per attraversare l’Italia, portandosi verso le regioni meridionali, dove assisteremo ad un rapido peggioramento del tempo nel corso delle prossime ore.
Aria fredda verso il sud Italia
Il fronte freddo, in discesa verso le regioni meridionali, sarà seguito da masse d’aria fredde, di origini polari marittime, che produrranno dell’instabilità, anche temporalesca, sulle regioni più meridionali, con il ritorno della neve sull’Appennino meridionale, fino a bassa quota.
Sulle regioni settentrionali, invece, si attiveranno venti di “fohn”, anche forti lungo lo sbocco delle principali vallate alpine di Piemonte e Lombardia, dove i cieli si presenteranno sereni. Nevicate, anche abbondanti, sono attese sulle Alpi di confine, con probabili sconfinamenti sulle valli più interne di Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia. L’ingresso dell’aria fredda sarà accompagnato da forti venti di maestrale che raggiungeranno “forza 7/8 Beaufort”, con raffiche capaci di raggiungere picchi di 90-100 km/h, specie fra Sardegna, isole del basso Tirreno, Salento e Ionio. In queste aree sarà necessario rinforzare gli ormeggi.
Domani ancora instabilità al sud
Mentre al nord e sulle regioni centrali il tempo andrà rapidamente a migliorare, al centro-sud e sulla Sicilia sarà presente dell’instabilità che causerà piogge e locali rovesci, anche di carattere temporalesco, su Puglia, Calabria e nord della Sicilia, con nevicate in Appennino, dai 900 metri, a quote un po’ più alte sui monti della Sicilia settentrionale.
Fra il tardo pomeriggio e la serata anche all’estremo sud il tempo andrà a migliorare, con residui fenomeni solo fra Calabria e Sicilia. I burrascosi venti di maestrale faranno diminuire le temperature, acuendo la sensazione di freddo percepito.
Attenzione pure ai mari che domani si presenteranno da molto mossi ad agitati al sud, localmente molto agitato il Canale di Sicilia e lo Ionio a largo, con onde che potrebbero raggiungere i 4 metri di altezza. Possibili mareggiate sulle coste del basso Tirreno e del Salento.
Nuovo intenso peggioramento sul finire di settimana?
Mercoledì 23 febbraio 2022 assisteremo ad una nuova rimonta dell’anticiclone oceanico, destinata a durare pero poche ore, visto che già dalla seconda parte di giovedì 24 febbraio 2022 una discesa di aria fredda, proveniente dalle latitudini artiche, raggiungerà il bacino centrale del Mediterraneo, evolvendo in una circolazione di bassa pressione a carattere freddo, pronta ad arrecare condizioni di tempo instabile e freddo sull’Italia. Difatti, proprio con l’arrivo del prossimo weekend, l’Italia diverrà sede di una circolazione depressionaria che causerebbe maltempo su gran parte delle nostre regioni, con il ritorno di piogge, nevicate fino a quote particolarmente basse sull’Appennino.
Cosa accadrà nel prossimo weekend?
Secondo le ultimissime tendenze dei modelli matematici nel corso dell’ultimo weekend di febbraio questo vortice di bassa pressione si abbasserà ulteriormente verso sud, con il minimo barico al suolo pronto ad isolarsi fra il basso Tirreno e lo Ionio.
Questa depressione, a carattere freddo, dovrebbe quindi causare condizioni di maltempo, dalle caratteristiche invernali, con piogge abbondanti, nevicate fino a bassa quota e temporali, anche di carattere grandinigeno, sulle coste del medio-basso Tirreno. Sulle regioni settentrionali e su buona parte di quelle centrali, invece, il tempo andrà a migliorare con l'inizio di marzo, con ampie schiarite e forti venti dai quadranti settentrionali che spireranno su tutte le regioni, non appena il minimo traslerà in direzione dello Ionio.