Meteo: da domenica irruzione gelida sull’Italia in emergenza Covid-19
Dopo il clima da primavera inoltrata di questi giorni si profila a breve un ribaltone termico a partire da domenica. Si torna in inverno con aria gelida in arrivo dalla profonda Russia. Freddo e neve a quote basse.
Premetto che non è semplice parlare di previsioni meteorologiche in questi giorni di emergenza per il Covid-19. Può apparireun argomento leggero di fronte all'infinita sofferenza di tanta gente e alla forzata clausura che tutti stiamo vivendo. In fondo passiamo molto tempo in casa e, a parte i fortunati che hanno un giardino, le vicende atmosferiche ci toccano forse meno.
Non in questo caso, tuttavia! Quello che sta per accadere dal punto di vista meteorologico può avere delle ripercussioni anche sull’evoluzione di questa terribile epidemia e certamente sui problemi economici ad essa correlati, mi riferisco in particolare al comparto agricolo.
Lungi da me l’idea di aggiungere allarme ad allarme ma l’importante anticipo dei cicli vegetativi, evidente in tutta Italia, su cui si abbatterà l’ormai probabile ondata di freddo, qualche preoccupazione non può non destarla.
Il tempo prima dell’irruzione fredda
Fino a venerdì ci troveremo immersi in una sorta di quiete prima della tempesta, in parte anche sabato su gran parte della penisola. Sarà ancora l’alta pressione a garantire prevalenza di tempo soleggiato e caldo con temperature sempre vicine o un po’ superiori ai 20 gradi da nord a sud.
L’anticiclone tenderà però ad indebolirsi ed i primi segnali di cedimento li osserveremo sul nordovest già venerdì con un aumento della nuvolosità e la possibilità di qualche debole pioggia. Nel frattempo andrà rafforzandosi un’area anticiclonica sul nord Europa, con massimi in quota sabato sul Mare del Nord, e si deprimerà il campo di pressione sulla Penisola Iberica.
Questa evoluzione aprirà la strada alle prime avvisaglie dell’irruzione gelida sabato quando un primo fronte interesserà il Friuli Venezia Giulia con nubi, piogge in genere deboli e sparse e neve a quote progressivamente più basse sui rilievi. Contemporaneamente la depressione attiva sul Mediterraneo occidentale favorirà un aumento della nuvolosità sulle isole maggiori con qualche pioggia sulla Sicilia e la Sardegna meridionale.
Comincia l’ondata fredda
Possiamo considerare domenica 22 come il vero inizio della fase di stampo invernale che colpirà l’Italia per diversi giorni. Una depressione in quota si avvicinerà in moto retrogrado dall’Europa orientale ed entro martedì avrà raggiunto con i suoi minimi il nordest.
Domenica, dunque, tempo già più instabile su gran parte delle regioni con annuvolamenti parziali, a tratti intensi, e piogge sparse. Precipitazioni più probabili presso i rilievi alpini ed appenninici.
Attenzione verso sera! Possibile qualche debole nevicata fino a quote molto basse, forse localmente pianeggianti sulle regioni nordorientali, rinforzo dei venti da nordest su Alto Adriatico con Bora molto forte sul Golfo di Trieste. Temperature in sensibile diminuzione a partire dal nord e dalle regioni centrali adriatiche.
Neve a quote basse sulle regioni adriatiche
Mentre dilagherà l’aria gelida in quota le correnti più umide determineranno condizioni favorevoli a nevicate a quote basse lungo tutto il versante adriatico compreso tra le Marche ed il nord della Puglia tra lunedì e martedì. Piogge sono previste anche sul Lazio e sulla Calabria, sparse sulla Sicilia e sulla Sardegna.
Tempo in parziale miglioramento al nord ma sulla pianura Padana il rischio saranno le gelate notturne, più intense in caso di rasserenamenti ampi. Si prevedono al momento temperature minime notturne fino a -2/-5 gradi nei primi giorni della prossima settimana.
Evoluzione: ancora freddo e rischio neve
La fase fredda potrebbe durare per gran parte della prossima settimana, in particolare sono attese piogge abbondanti sul sud Italia mercoledì 25 con quota neve bassasui rilievi di Basilicata e Calabria. Nubi e neve più debole, forse a tratti fiocchi fino al litorale, potrebbero insistere anche tra Marche e Abruzzo.
Un possibile nuovo peggioramento, ma siamo davvero lontani e lo indico solo come ipotesi discretamente probabile, potrebbe manifestarsi venerdì 27 con l’avvento di una depressione sul centrosud associata a piogge diffuse e neve nuovamente a quote decisamente basse per il periodo, in molti casi da non escludersi su parte delle aree pianeggianti e costiere adriatiche.
Conclusioni
Certamente le basse temperature attese dopo il caldo di questi giorni rappresentano un rischio serio per alcune colture e alberi da frutta già fioriti.
Inoltre, alcuni studi indicano una maggiore sofferenza del virus SARS-CoV-2 in condizioni di clima caldo o molto freddo. Il freddo dei prossimi giorni sarà anomalo per il periodo e pericoloso per parte della vegetazione ma non sufficiente a mettere in crisi il nemico invisibile vista la fase stagionale. Se avremo minime in qualche caso negative i valori massimi saliranno comunque in zona 10 gradi.
Situazione di allerta da seguire con i prossimi aggiornamenti!