Come sarà il mese di marzo? Ecco l'ultimo aggiornamento dal modello di riferimento di Meteored

Come ogni mese andiamo ad analizzare le ultime novità dai principali modelli meteorologici internazionali, riguardo le previsioni mensili a medio e lungo termine. Con l’arrivo del mese di marzo inizia, ufficialmente, la primavera meteorologica, la stagione più dinamica e volubile dell’anno.

Marzo
Analizzando le proiezioni del modello europeo ECMWF si evidenzia come l’inizio del mese di marzo possa essere caratterizzato da una certa dinamicità, con un flusso perturbato atlantico diretto sul Mediterraneo.

Come ogni mese andiamo ad analizzare le ultime novità dai principali modelli meteorologici internazionali, riguardo le previsioni mensili a medio e lungo termine. Con l’arrivo del mese di marzo inizia, ufficialmente, la primavera meteorologica, la stagione più dinamica e volubile dell’anno.

Prima di iniziare bisogna puntualizzare che le previsioni stagionali e sub-stagionali (da non confondere con le normali previsioni a breve scadenza che valgono fino e non oltre a 72 ore), o meglio “linee di tendenza”, sono sperimentali e presentano una importante incertezza, accentuata dalle discrepanze tra i modelli di riferimento.

In questo articolo cercheremo di analizzare, attraverso l’aiuto del modello di riferimento di Meteored, come sarà il mese di marzo sull’Italia, se sarà più o meno piovoso della media, E soprattutto se ci sarà la possibilità di vedere ondate di freddo tardive.

Cosa ci aspetta nella prima decade di marzo?

Analizzando le proiezioni del modello europeo ECMWF si evidenzia come l’inizio del mese di marzo possa essere caratterizzato da una certa dinamicità, causa la presenza di un flusso perturbato principale sempre più basso, capace di spingere le perturbazioni dentro l’area del bacino del Mediterraneo.

Le anomalie di temperature attese in questo mese di marzo, secondo il modello di riferimento di Meteored, basato sui dati ECMWF.

In pratica lo spostamento delle anomalie positive di pressione e di geopotenziale in quota sull’Europa settentrionale favorirà un aumento della piovosità su buona parte dell’area del Mediterraneo, per il passaggio di queste continue perturbazioni oceaniche e saccature, pronte ad andare in cut/off sui mari attorno l’Italia.

In Italia sono attese precipitazioni al di sopra della media climatologica, soprattutto sulle regioni centro-settentrionali, lungo le aree pedemontane di Alpi e Prealpi, e sulle coste tirreniche. Altrove avremo precipitazioni in linea con le medie, o poco al di sotto, sull’area ionica.

Seconda decade movimentata?

Nella seconda decade di marzo assisteremo ad una ondulazione del flusso perturbato atlantico sull’Europa, causa lo sviluppo di un robusto anticiclone fra il vicino Atlantico e l’Europa centro-settentrionale.

Generalmente questo tipo di configurazioni favoriscono una piovosità sopra la media sull’area del Mediterraneo centro-occidentale, e quindi anche su buona parte dell’Italia.

Questo perché le perturbazioni atlantiche riusciranno ad entrare sul Mediterraneo, dalla Spagna o dalla Francia, portando piogge e rovesci, specie sui settori meglio esposti ad occidente.

Ecco le precipitazioni attese in Italia nel mese di marzo, secondo il modello di riferimento di Meteored, basato sui dati di ECMWF.

L’arrivo di questi fronti innesca forti richiami sciroccali o di libeccio, con temporanei aumenti termici, soprattutto al Sud e sulle Isole Minori. Ciò contribuirà anche a mantenere i valori termici al di sopra delle medie.

Terza decade

Nonostante la notevole distanza temporale, per la terza decade di marzo il modello europeo prefigura un pattern di blocco, con un grosso anticiclone di blocco sull’Europa settentrionale, e un’anomalia di pressione e geopotenziale negativa sull’Europa meridionale, dove si potrebbero instaurare diversi regimi depressionari.

Tale assetto è compatibile per precipitazioni al di sopra della media climatologica, soprattutto sulle regioni del centro-nord. Un po’ meno altrove, ma lo sviluppo di minimi depressionari, fra le coste europee e l’Africa settentrionale, potrebbe produrre importanti fasi di maltempo, accompagnate pure da venti forti e mareggiate sulle coste esposte.