Ciclone Dennis sulle Isole Britanniche, cosa accadrà nel Mediterraneo?

Il nord Atlantico spazzato da un ciclone che sembra la tempesta perfetta, il Mediterraneo sotto dominio anticiclonico. Cosa sta succedendo alla circolazione atmosferica?

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Mappe meteo da tempesta perfetta nell'alto Atlantico e nel Pacifico settentrionale. Situazione opposta, anticiclonica ma con venti di maestrale e tramontana, nel Mediterraneo.

Grandi anomalie sono in corso nella circolazione generale dell’atmosfera in questi giorni. Sull’Atlantico imperversa, poderosa, la depressione islandese. Sul Canada e nord est degli Stati Uniti, è in atto una intensa discesa di aria fredda dall’artico Canadese. Nell’oceano indiano, si sta formando una tempesta tropicale, denominata Gabekile, che per fortuna resterà sul mare.

Ai tropici, solo da pochi giorni la ITCZ linea di convergenza intertropicale è scesa nei pressi dell’equatore, dopo che era rimasta più a nord del normale, fra Costa Rica e Panama portando inusuali piogge in piena stagione secca.

Grandi anomalie anche nel Mediterraneo, ecco cosa sta per succedere

Ciclone esplosivo sull’Atlantico

In concreto, ora battezzato Dennis, quello che si muove fra Islanda e Scandiavia è un ciclone esplosivo. Si definisce così un ciclone extratropicale in cui la pressione diminuisce di 24 hPa in 24 ore, ovvero 1 hPa/ora. Il minimo, che ieri era di 921 hPa, scenderà a valori barici storici, vicino ai record assoluti per il nord Atlantico.

Difficile che batta i 913 hPa dell’11 gennaio 1993, ma potrebbe diventare il secondo ciclone in assoluto più profondo e potente. Porterà tempeste enormi a quelle latitudini, con blizzard impetuoso sull’Islanda. Non interesserà invece direttamente l’Italia, e anzi i suoi effetti si concretizzarono in modo diametralmente opposto.

Maledetta primavera: anticiclone subtropicale precoce

Quando il vortice polare è compatto, profondo e a nord come ora, per opposto sul Mediterraneo viene favorita l’espansione dell’anticiclone subtropicale. Già ora sono presenti i suoi effetti, ma fra domenica 16 e martedì 18 febbraio assisteremo a una nuova ondata di caldo primaverile precoce.

Due i pattern sinottici che influenzeranno il tempo in modo mite primaverile sulla penisola. Al suolo, la pressione aumenterà, con un promontorio a nord delle Alpi e forte gradiente di pressione fra il versante nord e quello sud alpino. In quota, forti correnti nordoccidentali. A ciò aggiungiamo aria mite in quota, con zero termico in ulteriore rialzo anche a 3800 m sulla Valpadana. Risultato sarà un nuovo episodio di foehn con venti impetuosi nelle valli e rinforzi anche al centro nord, che favorirà un notevole aumento delle temperature e diminuzione dell’umidità.

Lunedì e martedì primavera da nord a sud

Ci siamo sbizzarriti nella descrizione tecnica sinottica perché meritava visto il contento, gli effetti invece si possono scrivere in poche righe.

Lunedì 17 sereno con nuvole di passaggio medio alte, nuovamente si formeranno alcune nubi lenticolari al nord, e transiteranno striature di cirri e cirrostrati al centro sud. E’ questa la firma del foehn e della corrente a getto in quota. Tempo proibitivo a media e alta quota sulle Alpi a causa dei venti di caduta e precipitazioni trasportate da nord. I termometri a massima salgono a 16-18°C al nord e 18-20°C al centro sud, i valori delle minime saranno ovunque sopra zero.

Martedì 18 ancora mite e variabile, con aumento delle nubi in giornata fra levante Ligure e toscana, e qualche piovasco.

Rinfrescata a metà settimana

Non ci sentiamo di usare il termine irruzione fredda, e diffidate di chi annuncia il gelo. Il fronte freddo che transiterà fra mercoledì e giovedì sarà un film già visto. Fugaci nevicate con vento forte sulla cresta Alpina, pianura padana saltata, effimera apparizione di neve al suo veloce passaggio lungo la dorsale Appenninica e giovedì se ne sarà già andato.

Insomma, non riuscirà nemmeno a riportare le temperature in media stagionale perché complice l’aria secca le massime resteranno a 12-14°C al nord e 14-16°C al centro sud. Aria frizzante al mattino con temperature prossime a zero gradi in Valpadana e pianure del centro, con venti di tramontana in rinforzo.

La primavera bussa alle porte

Rien ne va plus sulla ruota dell’inverno. Le mappe sfornano di continuo anticicloni, probabile una nuova fase anticiclonica e mite già nel fine settimana di Carnevale. Le tendenze non lasciano speranza di ritorno alla normalità. Di fatto siamo in una fase di subdolo inizio di periodo siccitoso, con la primavera che bussa alle porte in modo più deciso, ed anzi le ha già trovate aperte