Meteo: in arrivo i primi +30°C al sud, tanta polvere del deserto

Nei prossimi giorni sulle regioni meridionali si potranno toccare i primi +28°C +30°C di stagione con l'arrivo di aria ancora più calda dal Sahara. In arrivo anche tanta polvere del deserto.

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Il pulviscolo desertico in arrivo sulle regioni italiane si potrà, in parte, depositare al suolo attraverso le precipitazioni.

Dopo una buona parte di aprile dominato dalle fredde correnti dai quadranti settentrionali, che hanno mantenuto le temperature su valori largamente inferiori alle medie stagionali, la circolazione atmosferica sulle nostre regioni è drasticamente mutata, con il ritorno delle più calde correnti africane, in risalita dall’ormai “arroventato” deserto del Sahara.

Saccatura verso la Spagna richiama aria calda sull’Italia

L’affondo, in direzione della Spagna e del mare delle Baleari, di una saccatura atlantica, sta determinando la risalita di masse d’aria, decisamente più calde, ma anche umide, dall’entroterra desertico algerino e dalla Tunisia.

Risalendo verso nord, l’aria calda e inizialmente secca, d’estrazione subtropicale continentale, tende ad assorbire umidità, raggiungendo le nostre regioni settentrionali sotto forma di aria più temperata molto umida. Ciò origina annuvolamenti compatti, anche piuttosto estesi al centro-nord, che daranno luogo a piogge sparse, e persino a qualche rovescio o locale temporale sulle zone pedemontane.

28 aprile, ancora delle piogge al centro-nord

Mentre le regioni del sud vedranno solo velature e passaggi di nubi alte e sottili, sulle regioni settentrionali questo flusso di aria umida, in risalita dai quadranti meridionali, renderà i cieli perennemente nuvolosi, o molto nuvolosi, con possibilità di piogge sparse, maggiormente probabili sulle aree pedemontane di Alpi e Prealpi.

Nel corso della giornata un po' di instabilità si vedrà su alcune aree della Toscana, sull’alto Lazio, Umbria e sull’entroterra marchigiano, dove si origineranno degli annuvolamenti che potranno dare luogo a delle piogge sparse, miste a “pulviscolo sahariano” (le cosiddette piogge sporche), e persino a qualche locale rovescio di stampo temporalesco nel pomeriggio.

Sulle regioni meridionali e sulle Isole Maggiori tempo asciutto, con nubi stratificate di passaggio e tanto pulviscolo desertico in sospensione che velerà la volta celeste, dando al sole quell’aspetto pallido e lattiginoso.

Giovedì 29 nuovo peggioramento fra nord-ovest e alto Tirreno

Nella giornata di giovedì 29 aprile un nuovo guasto del tempo andrà ad interessare, fin dal mattino, le regioni di nord-ovest e le coste dell’alto Tirreno, per estendersi al resto del nord, entro il pomeriggio/sera. Le precipitazioni saranno più estese nelle zone a nord del corso del Po, con possibilità di vedere temporali sulle zone pedemontane, fra Lombardia, Veneto e Friuli.

Nel corso della giornata qualche pioggia raggiungerà pure buona parte del centro, soprattutto Toscana, Lazio e Umbria, mentre sul versante adriatico qualche sconfinamento si dovrebbe vedere sulle Marche. Delle piogge si vedranno pure sulla Sardegna, mentre sulle rimanenti regioni, a parte il passaggio di nubi alte e le solite velature del cielo, anche intense, non sono attesi fenomeni degni di nota.

Aria calda in arrivò al centro-sud, a rischio i primi +30°C di stagione

Se sulle regioni settentrionali arriveranno molte nuvole, e si verificheranno delle precipitazioni sparse, al sud l’elemento saliente sarà rappresentato dall’arrivo di aria piuttosto calda, di tipo subtropicale continentale, che dal deserto algerino si spingerà fino alla Puglia e allo Ionio, provocando una brusca “scaldata”.

Tanto che già giovedì 29 aprile si potranno misurare picchi di oltre +27°C +28°C sulle aree più interne della Sicilia e sul Tavoliere. Su molte località del sud i termometri potrebbero varcare valori compresi, fra i +22°C e i +26°C. Mentre fra venerdì 30 aprile e il weekend del 1 maggio il muro dei +30°C si potrebbe superare sulla Sicilia, specie lungo la costa tirrenica, sotto l’effetto “favonico” dei caldi venti di scirocco in discesa dai rilievi.

Questo perché i venti di scirocco, dopo aver oltrepassato il crinale montuoso, scivolando sul versante sottovento, in direzione della costa tirrenica, oltre a comprimere l’aria (già in origine molto calda) verso il basso, deumidificandola, determinano una sensibile scaldata (la massa d’aria scivolando dalle Madonie, Nebrodi e Peloritani verso la costa tirrenica, perdendo il carico di umidità, guadagna circa +1°C ogni 100 metri).

Ciò spiega perché sulle località tirreniche il termometro potrà, localmente, superare i +30°C, mentre nella costa ionica e meridionale dell’Isola il clima sarà decisamente più temperato, con nubi basse, specie nell’area del taorminese, che potranno produrre pure qualche piovasco.

Non solo caldo, ma anche tantissima polvere dal Sahara

Le masse d’aria calde in arrivo dall’Algeria porteranno con sé tantissima polvere desertica (non sabbia, ma si tratta di pulviscolo, particelle dell’ordine del micron) che dalle alte dune dei deserti sabbiosi dell’Algeria orientale si spingerà verso il Canale di Sardegna e la Sicilia, sotto la spinta dei venti da SO attivi nella media troposfera, fra le coste algerine e il Tirreno.

Di solito le nuvole di polvere che provengono dalla regione del Grande Erg orientale hanno un colore giallastro, tendente al marrone chiaro, e sono molto diverse dalla polvere rossa, proveniente dai deserti più interni della Cirenaica, che nel periodo autunnale ed in inverno sovente raggiunge le nostre regioni meridionali, sotto impetuosi flussi sciroccali che partono proprio dal deserto libico.

Queste nuvole di pulviscolo desertico, sollevate fino alla media troposfera (sopra i 5000-6000 metri) e agganciate dall’alito sahariano da SW che domina in alta quota, dopo aver sorvolato il Canale di Sardegna e il Canale di Sicilia, si spingeranno verso NE, offuscando i cieli in gran parte del territorio italiano, soprattutto al centro-sud.