Meteo: assaggi di primavera, tornerà il freddo a marzo?

L’anticiclone subtropicale ci condurrà fino a fine febbraio con giornate stabili e miti. Torna lo smog in Valpadana e nelle grandi città. Inverno finito o colpi di coda a marzo?

Tramonto rosso e romantico sul Lago Trasimeno. Nei prossimi giorni il mix di aria umida nelle pianure e conche e di inquinanti nelle città potrebbe rendere così il cielo nelle ore del crepuscolo..

Qualche giorno fa c’è chi era stupito del freddo e della neve. Qualcuno si chiedeva perfino se fosse sparito il riscaldamento globale. Ora la situazione, come spesso accade in questi anni, si capovolge.

Non deve stupire che anche in epoca di cambiamenti climatici arrivino ondate di freddo. Da un lato tempo e clima sono due aspetti diversi della stessa medaglia, e d’inverno può pur sempre far freddo, appunto. Dall’altro, vedi irruzione gelida negli Stati Uniti, gli squilibri termici del pianeta e il ritiro dei ghiacci artici marini hanno ripercussioni sulla corrente a getto.

Ancora una volta passiamo da un estremo all’altro, dalle gelate ai primi tepori che ci dicono che la primavera bussa alle porte. Tutto questo però avrà un prezzo, sotto forma di aumento dell’inquinamento nelle grandi città e su tutta la pianura padana. Con un timore, il caldo precoce risveglia la vegetazione, diamo dunque anche uno sguardo a cosa potrebbe succedere con l’inizio del prossimo mese.


Situazione sinottica

Prima di venire alle nostre zone, uno sguardo all’onda gelida negli USA, che si sposta verso la costa orientale. Oggi il fronte freddo porterà nuovamente la neve a New York, e nei prossimi giorni le temperature nella metropoli crolleranno fino a -10,-10°C. E’ questa la conseguenza del vortice polare che è sceso appunto negli USA centro orientali.

L’onda della corrente a getto si stabilirà poi sull’Atlantico, con una vasta e profonda depressione meridiana, mentre per opposto nel Mediterraneo si svilupperà sempre più una opposta onda a curvatura anticiclonica.

In superficie per alcuni giorni il massimo dell’alta pressione sarà sui Balcani, questo porterà aria umida nei bassi strati al nord, e richiamo caldo più accentuato in quota. La conseguenza saranno inversioni termiche e ristagno di inquinanti nelle grandi pianure e nelle città.

Fine settimana fra sole e grigiori

Alta pressione non sempre è bel tempo ovunque. Tanto sole ci sarà sulle Alpi, e quindi al sud e gran parte del centro, sia sabato che domenica. In pianura padana invece le foschie e strati di nubi basse, frammisti agli inquinanti, renderanno pallido o talora assente il sole, specie nella prima parte della mattina di entrambi i giorni.

Aumentano le concentrazioni di particolato, specie dei più dannosi PM 2.5, e di ossidi di azoto, inquinanti che sono chiaramente dovuti alle attività antropiche.

Aumentano le concentrazioni di particolato, specie dei più dannosi PM 2.5, e di ossidi di azoto, inquinanti che sono chiaramente dovuti alle attività antropiche.

Nubi più compatte si addenseranno, specie sabato, sulla Liguria e alta Toscana, con qualche debole pioggia.

Temperature in aumento, assenza di gelate con minime dai 4-6°C del nord a 8-12°C al centro. Di giorno termometro fino a 14-16°C al nord, 18-20°C al centro e sud, fino a 22°C in Sardegna.

Fine febbraio stabile, mite e inquinato

Capita poche volte di poter inquadrare un’intera settimana in poche righe e con lo stesso tempo o quasi tutti i giorni. L’ultima settimana di febbraio non vede, di fatto, alcuna pioggia prevista dal modello ECMWF, tutti i giorni le mappe di precipitazioni sulla nostra penisola indicano 0 mm da nord a sud.

Fatichiamo però a definire bel tempo la situazione al nord, dove il sole sarà sempre piuttosto pallido, a causa delle foschie, qualche banco di nebbia che si dissiperà al mattino e soprattutto dell’accumulo di inquinanti. Le temperature saranno superiori alla media, senza gelate notturne e miti di giorno. Splendido sole invece sulle Alpi, con quota di zero termico in rialzo a 3000-3500m.

Al centro e al sud, nonché in Sicilia e Sardegna, molto sole e aria ancor più marcata di primavera, con varie località che, specie da mercoledì, supereranno i 20°C, inclusa Roma.

Cambiamenti a inizio marzo?

Il caldo precoce espone maggiormente al rischio di gelate tardive, è successo spesso di recente, anche lo scorso anno, addirittura con gelate ai primi di aprile. Restiamo comunque entro i primi di marzo nella tendenza, molto indicativa.

Le mappe substagionali di ECMWF indicano la prima settimana di marzo come tendenzialmente mite, ma per opposto il modello operativo ipotizza infiltrazioni fredde a 240 ore, ovvero fra domenica 1 e lunedì 2 marzo. Fino a ieri anche GFS prospettava cambiamenti di circolazione, oggi invece non conferma questa ipotesi.

Insomma, l’evoluzione resta incerta molto incerta, per cui non ci sbilanciamo e vi rimandiamo ai prossimi articoli per dettagli e conferme.