Meteo: altra neve in Appennino, arriverà la neve pianura?

Ancora molte incertezze sulle possibili nevicate in pianura. Ecco le nostre previsioni. Perché è così difficile prevedere la neve?

Grandi nevicate in Appennino tosco Emiliano. I carichi di neve sui tetti sono un pericoloso strutturale, in queste situazioni è necessario alleggerirli.

L’atmosfera è la fabbrica delle meraviglie, come sappiamo il semplice battito d’ali di una farfalla può far cambiare le carte meteorologiche in gioco.

Fino a pochi giorni fa i modelli lasciavano ben sperare per la neve in pianura al nord, ora le cose sono cambiate. Questo cambiamento non stupisce noi professionisti.

Il fronte agirà di più sul centro Italia, mentre al nord la neve sarà scarsa ed entrerà aria più fredda di quanto inizialmente previsto.

Situazione sinottica

L’evoluzione sinottica è complessa e inconsueta, proprio per questo è poco prevedibile. Fra il nord Atlantico e l’Europa centrale sono presenti anticicloni che convogliano aria fredda, non si tratta di aria artica o di gelo, ma di aria polare marittima. Una depressione dal medio Atlantico si muove sul bordo meridionale di questi anticicloni, e si porterà prima sulle Canarie, quindi allungherà il suo flusso da scirocco e attiverà nuovi minimi fra Baleari e Sardegna.

C’è ancora incertezza sulla posizione del minimo e del relativo fronte caldo, ancora oggi il modello americano GFS è a favore della neve al nord, mentre il modello europeo ECMWF è piuttosto avaro di precipitazioni. L’analisi dettagliata di prodotti tecnici ci fa propendere per questo secondo scenario.

Perché la previsione neve è difficile?

Se sono previste “precipitazioni con 10°C”, poco cambia se poi ci saranno 9, o anche 8°C, o 11-12°C. Pioverà comunque. Se si prevedono precipitazioni con 0°C, cambia ovviamente molto anche con solo mezzo gradi di differenza.

Se si prevedono precipitazioni con 0°C, cambia ovviamente molto anche con solo mezzo gradi di differenza

Altrettanto, uno spostamento di un minimo depressionario sul Tirreno di soli 100 km a nord o a sud, o a est o a ovest, sposta notevolmente la fascia di precipitazioni più intense.

Errori di questo ordine di grandezza sono inevitabili, per tanti motivi, dalla precisione delle osservazioni ai calcoli e approssimazione dei modelli.

Queste incertezze erano chiare da giorni in prodotti tecnici come gli ensemble. I modelli non hanno cambiato idea, ma hanno ricalcolato la previsione.

Sabato fitta nevicata in Appennino centrale

Sabato un lungo fronte caldo porterà la fascia di precipitazioni sul centro Italia e su parte del sud. Piogge e temporali, anche di una certa intensità, si avranno fra Lazio e Campania, con neve anche intesa sull’Appennino centrale oltre 500-800 m, neve anche sui colli del Gargano. Precipitazioni in Sardegna, con neve nell’interno. A sera attenuazione delle precipitazioni su queste zone, e nevicate sulle colline e montagne marchigiane e romagnole.

Al nord, molte nubi ma senza precipitazioni, spazi di sole sulle Alpi. Più a sud, fra Sicilia, Calabria Basilicata e Salento, piovaschi irregolari e rialzo termico anche marcato. Curiosità,

Domenica la neve ci prova al nord

Domenica 10 gennaio il nord sarà diviso in due. Dal Po alle prealpi nuvoloso , via via più soleggiato sulle Alpi, senza precipitazioni. Mattina gelida nelle valli Alpine, -10,-15°C a 1500 m, -3,-5°C in valpadana.

La Liguria vede zone di schiarite grazie alla fredda tramontana, mentre le nubi si addosseranno lungo l’Emilia Romagna e relativa dorsale Appenninica, dove nevicherà a tratti diffusamente. In pianura, fiocchi a tratti fino alle città lungo la Via Emilia, ma depositi scarsi o assenti.

In pianura, fiocchi a tratti fino alle città lungo la Via Emilia, ma depositi scarsi o assenti.

Al centro, piogge e rovesci su Sardegna, Toscana e Lazio, ancora neve in Appennino centrale, anche di una certa consistenza nei due giorni sull’Appennino abruzzese.

Il sud avrà rovesci e temporali fra Campania e Puglia settentrionale, tepore da inizio primavera fra Sicilia e Calabria, con 20-22°C e localmente coi venti di caduta fin verso 24-25°C. Curiosità, cielo giallo rossastro per polvere sahariana in sospensione, che si depositerà dove piove, ed estate in nord Africa, a Tripoli 30-31°C.

Lunedì nevoso al centro?

Lunedì mattina qualche nevicata non esclusa in Emilia orientale e Romagna, ma probabilmente piuttosto scarse, poi migliora in fretta. Parzialmente soleggiato sul resto del nord, bel tempo invernale e freddo sulle Alpi.

La neve potrebbe invece interessare molte zone della Toscana centro meridionale e l’Umbria anche in conche e pianure e le Marche oltre i 400-600 m. variabile perturbato con rovesci alternati a schiarite in Sardegna e al sud.

Da martedì correnti settentrionali

Con martedì 12 la circolazione cambia a partire dal nord. L’aria gelida si sposterà molto a est, e correnti da nord investiranno le Alpi, inducendo locali fenomeni di foehn e conseguente rialzo termico, specie in quota e nelle valli Alpine. Complici le inversioni termiche però al mattino ci saranno gelate, con -3,-5°C in valpadana, e aumenterà notevolmente l’inquinamento. Mercoledì e giovedì massime in rialzo anche fino 10-12°C. Grandi nevicate su Austria e Svizzera e fino al confine con l’Italia. Migliora anche al centro, ultimi rovesci al sud, quindi da metà settimana tempo stabile su quasi tutta la penisola.