Maltempo, maggio movimentato in Italia: il nostro modello prevede ancora piogge e forti temporali
Anche nei prossimi giorni maggio proseguirà mostrando il suo volto instabile, con frequenti ondate di maltempo e fasi d’instabilità che regaleranno precipitazioni al di sopra della media climatologica su ampie aree del Paese.
Come abbiamo visto nell’articolo di ieri, il mese di maggio sta seguendo la stessa lunghezza d’onda vista ad aprile. Anche nelle prossime settimane maggio sarà caratterizzato ancora da fase d’instabilità, precipitazioni abbondanti, ben oltre la tipica media climatologica, e da temperature in linea con le medie, o addirittura poco sotto, specialmente al centro-sud.
Nei prossimi giorni una nuova ondata di maltempo andrà ad investire buona parte del Bel Paese, causa l’isolamento di un vortice depressionario sui mari attorno l’Italia, pronto ad apportare precipitazioni, anche abbondanti e a carattere di rovescio o temporale, su gran parte delle nostre regioni.
Ottime notizie sul fronte siccità
Questo nuovo pattern atmosferico è riuscito, finalmente, a smuovere un po' le acque, favorendo l’arrivo delle piovose perturbazioni anche sulle regioni settentrionali, durante colpite dalla siccità. Il transito di questi sistemi frontali ha prodotto le tanto invocate precipitazioni, utili a dare una boccata d’ossigeno ai terreni assettati, dopo mesi senza precipitazioni.
Questo importate cambiamento atmosferico è stato indotto da un rallentamento di velocità del flusso perturbato atlantico, sul nord Atlantico, che sta favorendo l’avvento di una circolazione lungo i meridiani, con frequenti scambi di calore fra il polo e le latitudini temperate e sub-tropicali.
In particolare fra il nord America, l’Atlantico e ora anche l’Europa, dove il flusso perturbato principale presenta delle ampie ondulazioni (denominate “onde di Rossby”) che dal continente nord-americano si muovono in direzione dell’Atlantico settentrionale e dell’Europa. In sostanza ciò significa che la differenza di pressione tra la depressione islandese e l’alta pressione delle Azzorre dovrebbe lentamente ridursi.
Cosa ci aspetta la prossima settimana
Anche nei prossimi giorni, come mostra il modello di ECMWF, maggio proseguirà mostrando il suo volto instabile, con frequenti ondate di maltempo e fasi d’instabilità che regaleranno precipitazioni al di sopra della media climatologica su ampie aree del Paese. Di sicuro una ottima notizia sul fronte della siccità.
Già dalla prossima settimana una profonda depressione potrebbe interessare le regioni centro-meridionali e le due Isole Maggiori, causando una inusuale quanto intensa ondata di maltempo. Questa struttura di bassa pressione rischia di produrre piogge veramente abbondanti, specie se sarà alimentata, lungo il suo bordo ascendente, da un “fiume atmosferico” proveniente dalle latitudini tropicali.
Ma piogge abbondanti potrebbero colpire pure le regioni del Nord e buona parte delle aree centrali del Paese, dove peraltro non mancheranno i fenomeni di natura convettiva, sotto forma di rovescio o temporale, che potranno originare anche importanti fasi di maltempo.
Le temperature inoltre, per buona parte della seconda metà di maggio, saranno molto piacevoli, causa l’arrivo di correnti temperate. In sostanza su gran parte del nostro territorio nazionale le temperature dovrebbero presentarsi tutto sommato in linea con le medie del periodo, o poco al di sotto delle medie, specialmente al meridione.
Cosa è successo in queste settimane?
L’avvento di questo tipo di dinamica atmosferica è stato causato da un significativo indebolimento del vortice polare troposferico, che ha avuto degli effetti a cascata sulla circolazione emisferica, lungo le medie latitudini. Come primo effetto abbiamo avuto un progressivo indebolimento del “gradiente termico orizzontale” (differenza termica) fra le latitudini polari e la fascia temperata, che tiene vivo il flusso zonale sul nord Atlantico, con correnti occidentali impetuose che dal nord degli USA e dal Canada orientale si dirigono a gran velocità verso l’Islanda, l’Europa occidentale.
All’interno di queste grandi onde planetarie (“onde di Rossby”) si vengono a instaurare delle circolazioni lungo i meridiani, con la discesa di ampie avvezioni di aria fredda, che dal mar Glaciale Artico si versano verso le medie latitudini, mentre ad est dell’avvezione fredda sovente si generano intense rimonte calde sub-tropicali, pronte a dirigersi fin sulla regione artica, con ripercussioni che possono avvertirsi pure sopra il mar Glaciale Artico.
Un esempio su tutti il caldo “eccezionale” che in queste ultime settimane si è abbattuto fra la Spagna, il Marocco e parte del Portogallo, mentre da noi in Italia il clima rimane decisamente più fresco e piacevole, con temperature sotto la media del periodo.