Nuovo tentativo di medicane nel Mediterraneo occidentale?
Giovedì le Isole Baleari potrebbero ricevere una forte ondata di maltempo, per il colpo di coda della tempesta Blas, che minaccia nuovamente di effettuare una transizione subtropicale, trasformandosi in medicane. Lo farà questa volta?
Secondo le previsioni dei giorni scorsi la tempesta Blas, dopo aver provocato una forte tempesta di vento e alcune notevoli precipitazioni nelle Isole Baleari, Spagna, avrebbe dovuto dirigersi a sud-est, interessando la Sardegna e forse il nord dell'Algeria. Non era l'unico scenario possibile, ma era il più probabile. Esisteva anche una significativa probabilità che la perturbazione subisse una transizione subtropicale, cioè che la convezione al suo interno si sviluppasse sufficientemente per mantenere o approfondire il sistema fino a generare un medicane, o "uragano mediterraneo".
Il problema è che non ha fatto nessuna di queste due cose. Invece di seguire quella traiettoria, Blas ha compiuto un movimento irregolare a est delle Isole Baleari, interessando in particolare Minorca e il nord e l'est di Maiorca, con un flusso di venti del nord molto intenso. Il temporale si è occluso, maturando senza compiere alcun passaggio di struttura, mantenendo le caratteristiche extra-tropicali tipiche di un comune temporale, con nucleo leggermente caldo e asimmetrico nei livelli inferiori e senza quasi sviluppare convezione profonda al centro, almeno non in un modo sostenuto.
Nel modello qui sotto, che mostra le precipitazioni previste sull'Italia nei prossimi giorni, si apprezza l'area ciclonica nel Mediterraneo occidentale.
Tuttavia, la tempesta è ancora lì e nei prossimi giorni potrebbe approfondirsi nel Mediterraneo occidentale, oltre a muoversi in modo irregolare, colpendo direttamente le Isole Baleari. Il maltempo colpirà tutto l'arcipelago spagnolo con venti forti e sostenuti da nord-est di forza 7 (tra 50 e 60 km/h), con raffiche fino a 80 km/h nelle zone esposte della costa. Le piogge saranno anche generalizzate e occasionalmente forti, e potranno superare i 50 mm nell'arco della giornata.
Giovedì 11 il temporale continua ma la previsione è molto più incerta
Alcuni scenari, come quello posto dal modello ECMWF, mostrano che la tempesta potrebbe avvicinarsi ancora di più alle Isole Baleari giovedì e potrebbe persino attraversare il centro dell'arcipelago tra giovedì e venerdì. In tal caso, la distribuzione dei venti e delle precipitazioni sarà molto irregolare e soprattutto avversa, poiché non si prevede che la tempesta perda intensità, quindi la probabilità di raffiche di vento superiori a 80 km/h così come quella di precipitazioni abbondanti, con accumulato oltre 20 mm in 1 ora, continuerà ad essere elevato.
Soltanto nel fine settimana la tempesta Blas inizierà a perdere intensità e probabilmente si allontanerà dalle Isole Baleari. Una depressione d'alta quota superficiale ma stabile continuerà comunque ad esistere sul Mediterraneo occidentale, quindi non è prevista una stabilità completa dopo la fine di questa ondata di maltempo. La nuvolosità e gli acquazzoni potrebbero continuare a colpire con minore intensità le Isole Baleari e anche le zone della costa catalana e intorno al Golfo di Valencia e Cabo de la Nao.
Nuovo tentativo di medicane, ci riuscirà stavolta?
Questa è una delle possibilità più interessanti e incerte sull'evoluzione della tempesta: che acquisisca caratteristiche tropicali o subtropicali. In linea di massima era già possibile nei giorni scorsi, ma il sistema non è riuscito ad avviare la transizione verso un "uragano mediterraneo". Ora i modelli ripropongono che la convezione acquisisca risalto al centro e inizi a funzionare come un "motore" del sistema, conferendogli un nucleo caldo simmetrico ma non molto profondo, il che suggerisce un possibile sistema subtropicale.
Questa possibilità è interessante non solo per la rarità del fenomeno, ma anche perché la realizzazione o meno di questo passaggio dipende molto dall'intensità e dalla distribuzione del vento e della pioggia nelle Isole Baleari. Se ci riuscirà, si approfondirà a scapito del dissesto baroclino nell'area e anche la convezione che si sarebbe originata nel suo centro intensificherebbe notevolmente le piogge, che porterebbero a un temporale più intenso di quanto attualmente previsto. Se non ci riuscisse, in linea di massima il temporale occluso invecchierebbe, ancora con un leggero apporto energetico dovuto alla presenza di un certo contrasto termico in quota, ma senza aggravare il temporale più del previsto.