Maltempo, allerta rossa in Sicilia: quanto durerà? Le previsioni di Margherita Erriu per i prossimi giorni

Sull’Italia meridionale insistono condizioni di spiccato maltempo, ma quanto durerà ancora? Che tempo è previsto nei prossimi giorni e nel prossimo fine settimana? Scopriamolo insieme.

Ormai da giorni, dallo scorso fine settimana, l’Italia meridionale e le due isole maggiori sono interessate da tempo più instabile rispetto al resto della penisola. In realtà a causa di una debole perturbazione anche sulle regioni nord-occidentali si stanno verificando fenomeni sparsi con il ritorno della neve sulle Alpi.

Sicuramente soprattutto il territorio siciliano era particolarmente assetato, ma non dimentichiamoci che l’ideale non sarebbe avere lunghi periodi siccitosi per poi veder cadere ingenti precipitazioni concentrate in un breve lasso di tempo. Sarebbe sicuramente meglio avere piogge ben distribuite nel corso dell’anno ma purtroppo, a causa dei cambiamenti climatici, questa non è più la norma nel nostro paese.

Al momento quindi insistono rovesci e temporali, soprattutto sulla Sicilia, sulla Sardegna e sulla Calabria, tanto che il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale anche per oggi ha diramato numerose allerte.

Allerta rossa in Sicilia

Sui settori occidentali della Sardegna abbiamo l’allerta gialla per rischio idrogeologico, ovvero il rischio di avere frane o smottamenti, mentre in alcune zone di Calabria e Sicilia l’allerta gialla riguarda sia il rischio idrogeologico che quello idraulico, ossia il rischio di avere esondazioni e allagamenti, che quello per temporali.

Attenzione perché in Sicilia ci sono alcune zone dove l’allerta è arancione o addirittura rossa.

Nei prossimi giorni poi continueremo ad avere condizioni di generale instabilità atmosferica al sud, col maltempo che si spingerà anche verso le regioni centrali.

Per la seconda parte di questa giornata ci aspettiamo quindi nubi e precipitazioni sparse che interesseranno soprattutto i settori occidentali della Sardegna e quelli ionici di Calabria e Sicilia. Soprattutto in queste zone infatti ci aspettiamo precipitazioni a carattere di rovescio o temporale. Tuttavia anche il resto del sud Italia vedrà tempo instabile ma con fenomeni meno intensi.

Pioggia cumulata
Pioggia cumulata in Italia nel corso di questa settimana.

A seguire, domani, il nucleo di bassa pressione attualmente centrato nel Mar Tirreno si sposterà verso est andando ad interessare anche le regioni peninsulari, inizialmente quelle tirreniche come Lazio e Campania e poi anche quelle adriatiche, come Molise, Puglia e settori meridionali dell’Abruzzo.

Il maltempo poi perdurerà anche nel corso della giornata di giovedì. Avremo quindi ancora precipitazioni sparse, localmente ancora di moderata intensità e a carattere di rovescio o temporale, in special modo sui settori adriatici, ossia nelle Marche e in Abruzzo. Questo peggioramento meteo sarà legato anche a diffusi cali termici che riporteranno la neve anche sui maggiori rilievi appenninici.

Venerdì invece i fenomeni rimarranno confinati soprattutto sulle regioni meridionali, in particolare alla Sicilia, alla Calabria e alla Puglia. Qualche isolata precipitazione potrà interessare anche il sud della Sardegna e le coste adriatiche ma saranno in generale più deboli e brevi rispetto ai giorni precedenti.

Il tempo nel fine settimana

A seguire poi per il fine settimana ci aspettiamo una maggiore stabilità atmosferica. Sabato sono attese molte meno nubi sull’Italia con solo qualche nube sparsa al sud e con possibili nebbie e foschie sulla Pianura Padana. Anche i fenomeni saranno molto più sporadici e potranno interessare in particolare i settori costieri della Puglia, la Sardegna e le coste tirreniche centro-meridionali.

I fenomeni sulle coste di Liguria, Toscana e Lazio proseguiranno anche nel corso della giornata di domenica.

Per quanto riguarda le temperature possiamo dire che finalmente il caldo anomalo sembra finito, in Italia infatti sono previste temperature prevalentemente al di sotto della media per la metà di novembre, il che è un bene visto che fino a pochi giorni fa i termometri continuavano a registrare valori assolutamente non di stampo autunnale.