Maggio in Italia: previsioni meteo a lungo termine. E giugno? Ecco cosa ci aspetta
Secondo l’analisi dei grandi centri di calcolo internazionali, fra cui la tendenza del modello europeo ECMWF, l’Italia, così come l’Europa centro-meridionale, continuerà ad essere interessata dal passaggio di diversi sistemi frontali e perturbazioni atlantiche.
Come abbiamo già visto il mese di maggio sarà caratterizzato ancora da fase d’instabilità, precipitazioni abbondanti, ben oltre la tipica media climatologica, e da temperature in linea con le medie, o addirittura poco sotto, specialmente al centro-sud.
Già nei prossimi giorni una nuova ondata di maltempo andrà ad investire buona parte del Bel Paese, causa l’isolamento di un vortice depressionario sui mari attorno l’Italia, pronto ad apportare precipitazioni, anche abbondanti e a carattere di rovescio o temporale, su gran parte delle nostre regioni.
Attenzione al forte maltempo del weekend
Tutto sarà causato dall’irrompere, sul bacino centrale del Mediterraneo, di una avvezione di aria fredda, d’estrazione polare marittima, che attraverso la Francia si verserà sui mari ad ovest della Penisola Italiana. Tale avvezione fredda in quota evolverà in una depressione extra-tropicale che dalle coste africane mediterranee risalirà verso l’Italia, apportando condizioni di maltempo diffuso nel prossimo weekend, con piogge abbondanti e rischio di forti temporali.
La formazione di questa bassa pressione, inoltre, causerà pure un notevole incremento dei venti sui mari che circondano l’Italia, tanto che soffieranno da tesi a forti, determinando anche un conseguente incremento del moto ondoso.
Come sarà la seconda parte di maggio?
Secondo l’analisi dei grandi centri di calcolo internazionali, fra cui la tendenza del modello europeo ECMWF, l’Italia, così come l’Europa centro-meridionale, continuerà ad essere interessata dal passaggio di diversi sistemi frontali e perturbazioni atlantiche. Insomma, maggio anche nelle prossime settimane proseguirà a mantenere il volto instabile e inaffidabile, con nuove ondate di maltempo e temperature sotto le medie.
L’ultimo aggiornamento del modello ECMWF evidenzia come, nonostante delle pause con tempo stabile e soleggiato, per temporanee risalite dell’anticiclone subtropicale, si avranno nuovi episodi di maltempo, anche piuttosto importanti.
In particolare nella prossima settimana una spettacolare depressione extratropicale, piuttosto profonda per il periodo, potrebbe interessare le regioni centro-meridionali e le due Isole Maggiori, causando una inusuale quanto intensa ondata di maltempo.
Questa struttura di bassa pressione rischia di produrre piogge veramente abbondanti, specie se sarà alimentata, lungo il suo bordo ascendente, da un “fiume atmosferico” proveniente dalle latitudini tropicali.
Clima piacevole
Dal punto di vista termico la seconda metà di maggio vedrà tutto sommato delle temperature molto piacevoli, causa l’arrivo di correnti temperate. In sostanza su gran parte del nostro territorio nazionale le temperature dovrebbero presentarsi tutto sommato in linea con le medie del periodo, o poco al di sotto delle medie, specialmente al meridione.
Inoltre, a differenza dello scorso anno, quest’anno sembra che sull’Italia, entro la fine del mese, non si dovrebbero verificare ondate di calore premature, che invece interesseranno più direttamente l’Europa sud-occidentale, in particolare Portogallo e Spagna.
Come potrebbe esordire giugno?
Nella prima parte del mese di giugno, secondo la linea di tendenza del modello europeo ECMWF, si assisterà ad un aumento dei valori di geopotenziale lungo tutta l’area mediterranea.
L’aumento del geopotenziale e della pressione al suolo aprirà la strada alle spinte dell’anticiclone delle Azzorre in direzione dell’Italia, sia dal vicino Atlantico, che dalla porta del Maghreb, attraverso la spinta del “getto subtropicale”.
Le uniche insidie instabili potrebbero riguardare dei veloci fronti freddi che dall’area alpina scivoleranno sui Balcani e la Grecia, lungo il bordo più orientale della figura anticiclonica, che potranno causare dei momentanei periodi di instabilità (temporali ad evoluzione diurna), soprattutto sulle regioni di nord-est, le coste adriatiche e parte del meridione.