Le ultime previsioni aggiornate per il ponte di Ognissanti: Italia tra nebbia, smog e Sole: quando freddo e neve?
Alta pressione in gran parte d’Europa e d’Italia nel lungo ponte di Halloween, mentre la DANA sulla Spagna lentamente si esaurirà. Non ovunque però sarà bel tempo, con l’anticiclone ecco l’insidia della nebbia e l’aria inquinata. A quando i primi freddi e le prime vere nevicate?
Non si può fare a meno di iniziare a guardare la situazione meteo con un pensiero e sguardo alla Spagna e a Valencia. Col passare delle ore oltre alla conta drammatica di danni e vittime, spuntano dati sempre più impressionanti.
Una stazione meteo amatoriale in particolare, Toris – Canyapar della rete AVAMET (Associació Valenciana de Meteorologia) ha registrato l’impressionante dato di 630.6 mm in 24 ore, ovvero 630 litri su metro quadro, caduti in un’area a orografia complessa fortemente urbanizzata.
Venendo all’Italia, il satellite mostra finalmente una penisola libera completamente da nubi, si nota nelle immagini al visibile la nebbia lungo il fiume Po nonché una lunga striscia di nubi fra Sardegna e Sicilia, con locali rovesci. Sono i residui della circolazione della “DANA”, la goccia fredda in quota responsabile di tante alluvioni nel Mediterraneo nelle ultime settimane.
Situazione sinottica generale
Un vasto e robusto anticiclone europeo sta ulteriormente rafforzandosi e nei prossimi giorni coinvolgerà tutt’Italia in pieno. Col massimo di 1035 hPa previsto a nord delle Alpi, e pressione alta e livellata su tutte le nostre regioni, l’elemento principale saranno le inversioni termiche con nebbie al nord e pianure del centro e aumento dell’inquinamento urbano. Tale situazione pare stazionaria almeno fino a metà settimana, con masse d’aria peraltro piuttosto miti, anche se vista la stagione le temperature caleranno leggermente, resteremo sopra media a lungo.
Fuori dal Mediterraneo, notiamo la DANA o goccia fredda sulla Spagna colmarsi lentamente, ma ancora produrrà fenomeni molto intensi in alcune zone come la Catalogna. Sul nord Europa poi una tempesta con piogge straordinarie colpirà probabilmente la Norvegia.
Ponte di Ognissanti con tempo stabile
Poco da segnalare venerdì 1 ed anche sabato 2 e domenica 3 novembre. Al nord si intensificherà la nebbia, fitta e anche persistente in alcune zone, in diradamento diurno nelle aree urbane e costiere, ma a volte avremo strati bassi anche sul mare. Tempo splendido su Alpi e Appennino, freddo mattutino nelle valli ma molto mite in quota, lo zero termico sale a ben 4100 m, valore assurdo per novembre.
Al centro e al sud, belle giornate che invogliano a passeggiate specie lungo le spiagge, complice il mare troppo caldo, quasi favorevoli a bagni tardivi in alcune zone.
Temperature minime da 6-10°C al nord, a 14-16°C al sud, massime dai 18°C del nord dove si dirada la nebbia a 22-25°C al sud. Specie al nord, non è questo il clima che dovrebbe esserci a inizio novembre.
Pochi cambiamenti nella prima metà della settimana
Nulla cambia nella sostanza lunedì e martedì, il tempo resta stabile, non possiamo certo parlare di estate di San Martino, perché ormai è sempre più caldo del normale, in assenza di irruzioni fredde. Ciò nonostante calano le temperature, specie al nord complice l’accorciarsi delle giornate e le inversioni termiche i termometri al mattino scenderanno sui 4-5°C, ma non sono attese le prime gelate. Di giorno temperature ancora miti per la stagione in molte zone d’Italia, incluso le città del nord dove si arriverà a 15-16°C, al centro sui 20°c, al sud anche 24°C.
Scarsi cambiamenti anche mercoledì e giovedì, ma al sud potrebbero arrivare le prime nubi da est avvisaglia di un possibile cambiamento.
A fine settimana accenno di saccatura retrograda?
A metà settimana i modelli intravedono qualche cambiamento. Non arrivano certo le irruzioni precoci come capita talvolta a novembre, ma al centro sud una saccatura proveniente dall’est Europa e portare nubi e precipitazioni specie nelle regioni centro meridionali Adriatiche e quindi anche verso la Sicilia e Calabria. Ancora incerta nei dettagli e intensità, ma varrà la pena seguirla.
Questa situazione porterebbe con sé anche un calo più marcato di temperature al nord, dove ormai sarà difficile resistere senza accendere i riscaldamenti domestici.
A quando la prima irruzione fredda e le nevicate a bassa quota?
Freme l’attesa, specie nelle Alpi dove le principali stazioni sciistiche avrebbero in programma l’apertura a fine mese. Al momento, non sembrano arrivare almeno per la prima metà del mese nevicate a bassa quota al nord.
Riguardo la circolazione generale, sembra perdurare una circolazione di “blocking” ovvero con un robusto anticiclone sull’Europa centro settentrionale, che quanto meno dovrebbe portare aria un po’ più fredda verso le regioni orientali ma potrebbe anche alimentare nuove gocce fredde sul Mediterraneo centro meridionale.
Per massicce irruzioni fredde l’appuntamento è rimandato a data da destinarsi.