L'uragano Isaac interagirà a breve con il getto polare e in Europa si noteranno le conseguenze: quali effetti in Italia?

Anche se è molto difficile che i cicloni tropicali raggiungano il nostro Paese, il loro movimento attraverso l'Atlantico e le loro extratropicalizzazioni scuotono solitamente il getto polare, condizionando la situazione meteorologica in Europa ed anche in Italia.

In questo periodo dell'anno l'Atlantico tropicale raggiunge il suo massimo di attività, ed è normale che alcuni cicloni interagiscano con il getto polare, cosa che si ripercuote sulla situazione meteorologica in Europa.

Si è parlato molto nei giorni scorsi del possibile arrivo del ciclone tropicale Isaac sulla Penisola Iberica, uno scenario molto improbabile come già avevamo avvertito su Meteored. Alla fine sembra che questo ciclone seguirà un percorso più consueto, spostandosi verso nord e interagendo con il getto polare, dando così inizio al processo di extratropicalizzazione del sistema.

Come può l'interazione di Isaac con il getto polare influenzare il tempo in Europa?

Anche se questi cicloni tropicali non raggiungono il nostro territorio, in questo periodo possono influenzare la circolazione alle medie latitudini, quando l'Atlantico è solitamente più attivo. Infatti, in questi processi di extratropicalizzazione tendono a scuotere la corrente a getto, generando varie onde che si propagano verso est, influenzando anche la situazione meteorologica in Europa, specie nel suo settore più occidentale.

Questo lo vedremo nei prossimi giorni con Isaac. Secondo le ultime previsioni del nostro modello di riferimento, a partire da domani il sistema interagirà con il getto polare, perdendo quasi tutte le sue caratteristiche tropicali nella prima metà della prossima settimana. Lo scenario più probabile prevede che perderà appena profondità, ampliando il suo raggio d'azione e lasciando venti intensi su un ampio settore del Nord Atlantico, a est di Terranova.

Isaac ha raggiunto lo status di uragano grazie alle acque anormalmente calde dell’Atlantico e potrebbe mantenere caratteristiche (sub)tropicali a latitudini relativamente elevate.

Naturalmente va chiarito che in Europa solo le Azzorre potranno notare gli effetti come ciclone (sub)tropicale. D’altro canto, questa prevedibile evoluzione di Isaac potrebbe favorire l’inclinazione della dorsale subtropicale sul sud-ovest del continente europeo, cosa che faciliterebbe lo strangolamento di una depressione nel Mediterraneo centrale, che darebbe origine a una goccia fredda.

Questo fenomeno porterebbe piogge anche intense in Italia, con fenomeni di spiccato maltempo. Su queste previsioni torneremo nelle prossime ore con nuovi articoli.

Quando si verifica questo processo di extratropicalizzazione, i cicloni cominciano ad avere una forte instabilità baroclina, cioè una regione in cui le condizioni di temperatura a tutti i livelli variano significativamente sul piano orizzontale. Con questa prospettiva, le temperature diminuirebbero.

Ecco cosa potrebbe succedere la prossima settimana

A lungo termine, e precisamente per la fine della prossima settimana, le mappe mostrano che un nuovo ciclone tropicale potrebbe sollevarsi sull'Atlantico, per interagire, come Isaac, con il getto polare, favorendo la propagazione delle onde verso est, fino ad interessare la Penisola Iberica e poi il resto del Mediterraneo.

Uno scenario comune è che questi vecchi uragani raggiungano il continente europeo sotto forma di tempeste alle medie latitudini, con il passaggio di fronti atlantici e forti venti occidentali. Anche se è molto raro che un ciclone si abbatta sull'Europa mantenendo alcune delle sue caratteristiche subtropicali, come vediamo, condiziona la situazione meteorologica dell'Europa più di quanto si possa pensare inizialmente. Vedremo quali sorprese ci riserveranno queste interazioni tra questi sistemi e il getto polare.