L'inverno sta per fare sul serio: imminenti tempeste di neve fra Paesi Baltici e Finlandia, attesi venti a 100 km/h

Con l’abbassamento di latitudine del vortice polare l’Europa si preparerà a vivere una severa fase di maltempo invernale, con il ritorno delle prime nevicate, fino al piano, su molti Paesi dell’Europa centrale, dalla Francia fino alle pianure dell’est.

inverno
Con l’abbassamento di latitudine del vortice polare l’Europa si preparerà a vivere una severa fase di maltempo invernale, con il ritorno delle prime nevicate, fino al piano, su molti Paesi dell’Europa centrale, dalla Francia fino alle pianure dell’est.

Con l’abbassamento di latitudine del vortice polare l’Europa si preparerà a vivere una severa fase di maltempo invernale, con il ritorno delle prime nevicate, fino al piano, su molti Paesi dell’Europa centrale, dalla Francia fino alle pianure dell’est.

Fra giovedì 21 e venerdì 22 novembre 2024 una profonda circolazione depressionaria, in formazione sul Nord della Germania, si sposterà verso i Paesi Baltici, approfondendosi sensibilmente, fino a raggiungere valori di 967 hPa sui Paesi Baltici.

Un ciclone sul modello “Shapiro-Keyser” verso le Repubbliche Baltiche

Questa depressione sembra seguire lo schema sul modello “Shapiro-Keyser”. Molti cicloni extratropicali che seguono lo sviluppo del modello “Shapiro-Keyser” mostrano un rapido approfondimento della superficie bassa durante la loro fase di sviluppo e possono quindi essere caratterizzati come una ciclogenesi rapida (come in questo caso). Come del resto anche in questo caso.

Tale circolazione depressionaria, risalendo verso il Baltico, si approfondirà sensibilmente, tanto da raggiungere le Repubbliche Baltiche, apportando una severa ondata di maltempo, dalle tipiche caratteristiche invernali, caratterizzata da piogge, nevicate e soprattutto venti molto forti, capaci di raggiungere i 90/100 km/h.

cicloni, venti forti
Tale circolazione depressionaria, risalendo verso il Baltico, si approfondirà sensibilmente, tanto da raggiungere le Repubbliche Baltiche, apportando una severa ondata di maltempo, dalle tipiche caratteristiche invernali, caratterizzata da piogge, nevicate e soprattutto venti molto forti, capaci di raggiungere i 90/100 km/h.

Tutte le Repubbliche Baltiche saranno sferzate da venti molto forti, inizialmente da E-SE e Sud-est, pronti a ruotare più da Sud e S-SO, una volta che il minimo trasla verso il Golfo di Finlandia.

Mentre sulla costa meridionale svedese, così come lungo tutto l’asse del Golfo di Botnia, spirerà una forte ventilazione da N-NE e Nord, con raffiche capaci di raggiungere punte di oltre 100 km/h che agiteranno la superficie del Baltico.

Rischio forti nevicate

Durante la risalita di questa profonda depressione sul Mar Baltico, l’interazione dell’aria più mite e umida in quota, legata al suddetto fronte caldo, con l’aria molto fredda di natura continentale pronta a tracimare dal nord della Russia europea, potrebbe dare la stura a nevicate anche piuttosto intense tra Finlandia, Paesi Baltici, Svezia meridionale e Danimarca settentrionale, soprattutto se in presenza di un flusso particolarmente umido nella media troposfera.

La neve potrebbe cadere abbondante soprattutto nelle aree più interne della Lituania, Lettonia, Estonia e nel Sud della Finlandia, con apporti anche localmente abbondanti in città come Helsinki, o nella vicina San Pietroburgo.

Le conseguenze di queste nevicate

Nel prossimo weekend l’estensione del manto nevoso, dalle pianure russe fino ai Paesi Baltici, favorirà un brusco raffreddamento dello strato d’aria prossimo al suolo.

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La neve potrebbe cadere abbondante soprattutto nelle aree più interne della Lituania, Lettonia, Estonia e nel Sud della Finlandia, con apporti anche localmente abbondanti in città come Helsinki, o nella vicina San Pietroburgo

I terreni innevati di fresco, causeranno un massiccio raffreddamento dello strato d’aria presente nei bassi strati, incrementando il forte raffreddamento che proprio in questo periodo caratterizza l’Eurasia, a seguito della diminuzione del soleggiamento diurno e dell’allungamento della notte sul giorno.

Di giorno agirà pure il cosiddetto effetto Albedo. In sostanza la neve avendo un colore bianco “brillante” è dotata di un forte “potere riflettente”. Essa riesce a riflettere quasi del tutto la luce che gli viene scaricata addosso dal sole.

Difatti in presenza di un manto nevoso piuttosto compatto e uniforme la luce solare viene quasi del tutto riflessa verso l’alto, comportandone anche la sua rapida dispersione verso l’atmosfera sovrastante.

Di conseguenza all’alto “potere riflettente” nei confronti dei raggi solari le temperature, nello strato d’aria prossimo al manto nevoso, tendono ad abbassarsi, anche su valori ben al di sotto dei +0°C in pieno giorno.

Inoltre il manto nevoso, di suo, isolando il terreno dallo strato d’aria sovrastante contribuisce a raffreddare notevolmente quest’ultimo, soprattutto durante le ore notturne, in presenza di nottate calme e serene, determinando dei bruschi cali termici, come quelli che si registrano sulle vaste aree continentali dell’Eurasia nelle lunghe notti invernali.